Perché gli anni ’90 sono stati un’epoca d’oro per gli X-Men: 10 supereroi iconici che lo dimostrano

Perché gli anni ’90 sono stati un’epoca d’oro per gli X-Men: 10 supereroi iconici che lo dimostrano

Sulla scia della Classe Originale e dei Nuovi Mutanti, gli anni ’90 hanno segnato una svolta per la Marvel Comics, dando vita a una pletora di personaggi iconici degli X-Men. Queste figure cromate e armate di pistola hanno lasciato il segno su un’intera generazione, emergendo attraverso racconti intrisi di sangue e proiettili per diventare alcuni degli eroi più memorabili del loro tempo. Anche tre decenni dopo, questo gruppo di mutanti continua a risuonare con il pubblico ed evoca un senso di nostalgia.

Gli anni ’90 hanno inaugurato un’era entusiasmante, ricca di narrazioni innovative e di un drammatico cambiamento nella cultura pop. L’ascesa dell’estetica fantascientifica grintosa ha preso il centro della scena mentre la Marvel ha spinto i confini, consentendo livelli maggiori di violenza e nervosismo nelle sue narrazioni. Molti personaggi classici degli X-Men sono emersi da questo approccio audace, affermandosi come icone senza tempo. Il decennio è stato innegabilmente un’età dell’oro per gli X-Men e i seguenti dieci mutanti Marvel esemplificano questa affermazione.

1. Deadpool (Wade Wilson)

Debuttato in: New Mutants #98 (1990) di Fabian Nicieza e Rob Liefeld

Deadpool con i soldi

L’ascesa di Deadpool negli anni ’90 esemplifica lo spirito audace dell’epoca. Sebbene tecnicamente non sia un mutante, Deadpool ha consolidato il suo status di membro onorario degli X-Men, ricevendo persino un biglietto per la nazione mutante di Krakoa. Questo antieroe scandaloso è caratterizzato dal suo comportamento imprevedibile e dalla sua inclinazione alla violenza esplosiva, stabilendo un nuovo precedente infrangendo le norme convenzionali degli eroi.

In un panorama costellato di personaggi affermati come The Punisher, la violenza comica di Deadpool e le sue buffonate da rottura della quarta parete spiccavano, rendendolo un’aggiunta unica all’universo Marvel. La sua popolarità è aumentata quando i fan hanno abbracciato la sua assurdità, assicurando che Deadpool continui a essere una presenza formidabile nell’odierno Marvel Cinematic Universe (MCU).

2. Gambetto (Remy LeBeau)

Debuttato in: Uncanny X-Men #266 (1990) di Chris Claremont e Mike Collins

Gambetto con carte da gioco

Essendo probabilmente il mutante più hot dell’universo Marvel, Gambit ha prosperato sia come ladro che come eroe negli ultimi tre decenni. Nato in una famiglia di ladri provetti, la storia di Gambit è una storia di redenzione, a partire da un tragico passato che lo ha messo sulla strada dell’eroismo dopo aver salvato la vita di Storm. La sua natura affascinante ma furba lo rende una parte essenziale del roster degli X-Men.

Gambit si distingue non solo per il suo carisma, ma anche per i suoi poteri formidabili. Può caricare cineticamente gli oggetti, in particolare le carte, creando risultati esplosivi. Il suo fascino del sud aggiunge un livello intrigante, dimostrando che gli anni ’90 hanno offerto sia stile che sostanza quando si è trattato di sviluppo del personaggio.

3. Cavo (Nathaniel Grey)

Debuttato in: New Mutants #87 (1990) di Louise Simonson e Rob Liefeld

Cavo della Marvel Comics

Cable, la potenza semi-cibernetica che viaggia nel tempo, esemplifica tutto ciò che riguarda l’era dei fumetti degli anni ’90. Progettato da Rob Liefeld, Cable vanta un fisico imponente e incarna il tropo fantascientifico ispirato al grunge che ha dominato il decennio. La sua complessa storia di fondo, piena di temi distopici e narrazioni avventurose, rispecchia la trasformazione degli atteggiamenti sociali verso l’eroismo con un tocco più oscuro.

Mentre l’aspetto rude e il comportamento serio di Cable indicano un guerriero indurito, è anche una figura premurosa la cui eredità continua a ispirare speranza in mezzo al caos. Il suo personaggio risuona con il pubblico, rendendolo rilevante oggi come lo era all’inizio.

4. Vescovo (Lucas Bishop)

Debuttato in: Uncanny X-Men #283 (1991) di John Byrne e Whilce Portacio

Il vescovo porta Nathan Summers nel futuro

Bishop proviene da un cupo futuro alternativo devastato dalle Sentinelle, dove ha superato le avversità per unirsi agli Xavier Security Enforcers. Il suo viaggio nel presente ha mostrato non solo le sue abilità di combattimento, ma anche un impegno nel proteggere l’umanità e la razza mutante. Crescendo attraverso le sue prove nella *Guerra del Messia*, Bishop è emerso con una rabbia profonda contro l’oppressione, che rimane rilevante nel clima odierno.

Nonostante i diversi focus narrativi, la preminenza di Bishop nell’universo degli X-Men non è diminuita. Prima che si svolgessero gli eventi che circondavano Krakoa, Bishop si è guadagnato il riconoscimento come uno dei leader militari della nuova nazione mutante, dimostrando la sua importanza duratura come personaggio.

5. Shatterstar (Gaveedra Sette)

Debuttato in: New Mutants #99 (1991) di Rob Liefeld e Fabian Nicieza

Shatterstar nell'arena dei gladiatori

Shatterstar emerge come una figura enigmatica piena di contraddizioni. Sebbene inizialmente appaia come un guerriero temprato dalla battaglia, possiede una profondità emotiva che lo allontana dalla tipica personalità macho associata agli eroi degli anni ’90. La sua importanza è stata consolidata dalla collaborazione con la X-Force di Cable, che ha segnato un momento cruciale durante l’ascesa delle narrazioni incentrate sui mutanti.

Shatterstar ha ereditato poteri unici che gli consentono di scatenare vibrazioni attraverso le sue spade, abbinati a capacità di teletrasporto che sono centrali per il suo personaggio. Mentre aspettiamo il suo ritorno nei fumetti futuri, la sua storia passata promette di incuriosire ulteriormente i lettori.

6. Domino (Neena Thurman)

Debuttato in: X-Force #8 (1992) di Fabian Nicieza e Rob Liefeld

Domino con le pistole

Al suo debutto come mercenaria nella X-Force di Cable, il percorso di Domino è stato tutt’altro che prevedibile. Questa antieroina, come tante negli anni ’90, si mantiene ai margini della moralità, spesso perseguendo i propri interessi. La sua natura imprevedibile è parallela ai suoi poteri unici, che implicano l’alterazione delle probabilità per garantire risultati favorevoli per sé e sfavorevoli per i suoi avversari.

Spesso considerata un jolly, la capacità di Domino di manipolare il destino le ha fatto guadagnare ammirazione nel corso degli anni, consolidandola nel cuore dei fan come una delle mutanti più complesse introdotte durante questo decennio di trasformazione.

7. Camera (Jono Starsmore)

Debuttato in: Generation X #1 (1994) di Scott Lobdell e Chris Bachalo

Camera degli X-Men

La metà degli anni Novanta ha annunciato l’arrivo del gruppo di mutanti della “Generazione X”, e Chamber si distingue come un’aggiunta avvincente e sensibile. Il suo potere unico avvolge la parte inferiore del suo viso e il suo torso in fiamme psioniche, portandolo a fare affidamento sulla telepatia per comunicare, un aspetto che lo isola all’interno delle dinamiche sociali dei suoi pari.

Trovando una comunità adatta tra i Morlock, la storia di Chamber mette in luce le difficoltà affrontate dai mutanti con poteri difficili, sottolineando al contempo i temi dell’accettazione e della resilienza che sono continuati per tutto il decennio.

8. Omega Rosso (Arkady Rossovich)

Debuttato in: X-Men #4 (1991) di John Byrne e Jim Lee

Omega Red nei fumetti Marvel

Etichettare Omega Red come un supereroe sembra fuorviante. Allevato nel programma di super-soldato del KGB dell’Unione Sovietica, Arkady Rossovich impiega i suoi tentacoli che prosciugano la vita per sopravvivere, posizionandosi più come un antagonista che come un eroe convenzionale. Anche nei suoi ruoli da cattivo, Omega Red mostra una complessità che risuona con i fan; è raffigurato come qualcuno che lotta per una connessione che vada oltre la violenza.

Nonostante il suo ruolo spesso antagonista di fronte agli X-Men, la collaborazione di Omega Red con personaggi come Deadpool illustra le linee sfocate che si trovano nell’universo morale dei fumetti degli anni ’90. Il personaggio, sebbene spesso associato all’oscurità, continua ad incuriosire i lettori attraverso la sua narrazione stratificata.

9. L’uomo X (Nate Grey)

Debuttato in: X-Man #1 (1995) di Jeph Loeb e Steve Skroce

Nate Grey, detto X-Man

Nate Grey, un prodotto della linea temporale dell’Età di Apocalisse, possiede poteri psionici quasi insondabili. Creato per essere un mutante definitivo, supera persino i suoi genitori, Ciclope e Jean Grey, in termini di potenziale grezzo. La sua narrazione spesso lo posiziona come una figura simile a Cristo, alle prese con le sue immense responsabilità e imperativi morali.

Sebbene popolare negli anni ’90, la complessità narrativa e di caratterizzazione di X-Man ha rappresentato una sfida per gli sceneggiatori, poiché il personaggio doveva gestire le sue capacità pressoché illimitate, rendendolo una forza intrigante ma dinamica nel panorama mutante.

10. M (Monet di Santa Croce)

Debuttato in: Generation X #1 (1994) di Scott Lobdell e Chris Bachalo

Penitenza in X-Men

Inizialmente presentato come “Penance”, il personaggio di Monet St. Croix si è evoluto in una figura di intrigo e complessità. Parte di una famiglia di mutanti con poteri unici, lo sviluppo di Monet l’ha vista passare da un personaggio tormentato a uno che mostra un immenso potenziale insieme alle sue sorelle in battaglia.

Dotata di un arsenale di abilità, tra cui telepatia e potenziamenti sovrumani, Monet incarna forza e resilienza. Il suo viaggio riflette l’enfasi del decennio su personaggi che hanno affrontato definizione e ridefinizione, simboleggiando l’emancipazione in mezzo alle avversità.

Fonte e immagini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *