L’iniziativa Made In America dell’amministrazione Trump potrebbe portare Intel a vendere il 20% delle attività di fonderia a TSMC – Report

L’iniziativa Made In America dell’amministrazione Trump potrebbe portare Intel a vendere il 20% delle attività di fonderia a TSMC – Report

Questo non è un consiglio di investimento. L’autore non ha alcuna posizione in nessuno dei titoli menzionati.

Mentre si intensificano le discussioni su una possibile collaborazione tra Intel e TSMC, i media taiwanesi riferiscono che TSMC sta valutando l’acquisizione di una quota del 20% nell’attività Foundry di Intel. Questa mossa potrebbe fornire un percorso per Intel per utilizzare le capacità di fabbricazione di TSMC per produrre chip all’avanguardia a livello nazionale. Con le azioni Intel in aumento del 22, 5% in soli cinque giorni e in crescita del 16, 7% da inizio anno, lo slancio è in linea con le osservazioni del vicepresidente JD Vance a Parigi, che hanno sottolineato l’importanza della produzione avanzata di semiconduttori negli Stati Uniti.

Potenziale acquisizione di una quota di TSMC in Intel Foundry Services

Sebbene abbondino voci sulla possibile gestione da parte di TSMC delle strutture di fabbricazione di Intel, tale integrazione operativa potrebbe porre sfide significative. I processi di produzione dei semiconduttori possono variare notevolmente tra le aziende, complicando la potenziale cooperazione. Inoltre, qualsiasi alleanza formale tra Intel e TSMC probabilmente affronterà un ampio controllo normativo, sollevando preoccupazioni sulla monopolizzazione del mercato.

Il Taiwanese Economic Daily riporta che l’investimento di minoranza di TSMC in Intel non è l’unica chiave per questo potenziale accordo. Anche la collaborazione con importanti progettisti di chip statunitensi come Qualcomm e Broadcom potrebbe svolgere un ruolo fondamentale. Effettuando ordini con la nuova entità, queste aziende potrebbero facilitare una transizione più fluida verso lo stato operativo.

Il rapporto dell’Economic Daily suggerisce anche che l’iniziativa “Made in America” ​​dell’amministrazione Trump sta sostenendo l’interesse di TSMC nell’acquisire una quota di Foundry Services (IFS) di Intel. L’investimento potrebbe assumere la forma di un’iniezione diretta di denaro o di supporto tecnologico, anche se i dettagli restano non confermati.

Per aziende come Broadcom e Qualcomm, investire in IFS potrebbe migliorare il loro vantaggio competitivo rispetto a MediaTek, un formidabile rivale di Taiwan. A differenza del gigante cinese della tecnologia Huawei, che è ostacolato dalle restrizioni sull’approvvigionamento dei chip più avanzati, MediaTek è pronta a sfruttare le sue operazioni asiatiche per prezzi competitivi.

Le speculazioni su uno spin-off di Intel sono state persistenti sin dalle inaspettate dimissioni dell’ex CEO Patrick Gelsinger l’anno scorso. La tensione finanziaria per il mantenimento degli impianti di produzione di chip ha spinto Intel a licenziare numerosi dipendenti e a sospendere i pagamenti dei dividendi. Nonostante un aumento del 16, 7% del prezzo delle sue azioni quest’anno, le azioni Intel sono crollate del 46% nell’ultimo anno, mentre l’azienda si sforza di migliorare la sua offerta di prodotti e stabilizzare i processi di produzione con la sua tecnologia di produzione 18A.

La tecnologia di processo 18A sarà fondamentale per determinare i volumi di ordini che la nuova entità commerciale potrebbe assicurarsi. Intel ha fatto notizia per essere stata la prima ad acquisire macchine avanzate per la produzione di chip EUV ad alto NA dalla società olandese ASML. Tuttavia, la società ha comunque riportato un’altra perdita netta nel suo quarto trimestre e ha previsto ricavi inferiori alle aspettative del mercato.

Mentre gli sviluppi proseguono, l’industria dei semiconduttori osserva attentamente. L’investimento proposto da TSMC in Intel’s Foundry Services potrebbe rimodellare il panorama, offrendo nuove opportunità e affrontando complesse sfide normative.

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