L’ultima fuga di notizie rivela il primo SoC per computer basato su ARM di Huawei: l’X90, anche se le specifiche e la tempistica del lancio rimangono non confermate

L’ultima fuga di notizie rivela il primo SoC per computer basato su ARM di Huawei: l’X90, anche se le specifiche e la tempistica del lancio rimangono non confermate

Huawei è impegnata in un importante viaggio per produrre il suo primo chipset per PC basato su ARM, che mira a ridurre la sua dipendenza da attori importanti come Intel e Microsoft. Nonostante le numerose sfide, l’azienda sta facendo passi avanti verso la fornitura di una soluzione interna per un’ampia gamma di dispositivi. Rapporti dettagliati precedenti hanno indicato che il System on Chip (SoC) personalizzato di Huawei presenterà core Kunpeng-920 integrati con tecnologia DeepSeek. Recenti fughe di notizie suggeriscono che questo nuovo silicio si chiamerà X90, sebbene i dettagli sulle sue specifiche o sulla tempistica del lancio rimangano non confermati.

Vincoli di produzione e prospettive future

Al momento, non c’è chiarezza riguardo al processo di produzione del chipset X90 di Huawei. Tuttavia, le sanzioni statunitensi imposte all’azienda probabilmente limitano le sue opzioni, costringendola a fare affidamento sulla tecnologia a 7 nm di SMIC. I piani iniziali per introdurre il chipset basato su ARM erano stati fissati per l’anno scorso, ma fonti aggiornate ora ipotizzano che l’X90 potrebbe essere svelato nel primo trimestre del 2025. Un recente tweet di @Jukanlosreve ha ulteriormente acceso l’interesse, mostrando immagini di vari silicio sviluppati da Huawei, con l’X90 distinto come un potenziale primo per l’azienda nell’adottare questa tecnologia in una moltitudine di prodotti.

Le sfide poste dalle restrizioni commerciali degli Stati Uniti hanno impedito a Huawei di accedere a tecnologie all’avanguardia, il che potrebbe spiegare la dipendenza del suo chipset Kirin 9020, utilizzato nella serie Mate 70, dal processo a 7 nm di SMIC. Rapporti recenti evidenziano anche l’aggressiva ricerca della Cina di sviluppare macchinari per la litografia EUV (ultravioletto estremo) per ridurre la dipendenza da entità internazionali come ASML, un’azienda olandese che opera sotto l’influenza degli Stati Uniti. Se l’X90 dovesse effettivamente essere lanciato entro questo trimestre, Huawei potrebbe non avere altra scelta che continuare a utilizzare la litografia a 7 nm di SMIC, con conseguenti metriche di prestazioni potenzialmente inferiori a quelle dei concorrenti come i nuovi chip M4 di Apple o le serie Snapdragon X Elite e Snapdragon X Plus di Qualcomm.

HarmonyOS NEXT e architettura unificata

Huawei ha l’opportunità di sfruttare il suo HarmonyOS NEXT, un sistema che si suppone utilizzi meno risorse di Android. Questa capacità implica che i dispositivi alimentati dal chipset X90, nonostante le loro previste limitazioni nella potenza di elaborazione, dovrebbero comunque funzionare senza problemi. Inoltre, l’azienda starebbe prendendo in considerazione un’architettura RAM unificata simile ai chip della serie M di Apple. Mentre questo potrebbe impedire agli utenti di aggiornare la memoria sui dispositivi che utilizzano l’X90, promette una maggiore larghezza di banda e un’efficienza complessiva, elementi essenziali per ottimizzare le prestazioni.

Man mano che gli sviluppi si sviluppano, terremo aggiornato il nostro pubblico su questo significativo progresso nella tecnologia Huawei. Restate sintonizzati per le ultime novità riguardanti l’X90 e le sue implicazioni per il settore tecnologico.

Fonte della notizia: @Jukanlosreve

Fonte e immagini

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