
Questo non costituisce un consiglio di investimento. L’autore non detiene alcuna posizione in nessuno dei titoli azionari menzionati.
Impatto delle nuove tariffe sulle aziende di semiconduttori
Mentre i giganti globali dei semiconduttori affrontano le nuove tariffe drastiche proposte sui chip al silicio, sta diventando evidente che solo un numero limitato di aziende potrebbe effettivamente dover affrontare queste sanzioni finanziarie. Recenti annunci indicano un approccio strategico da parte dell’amministrazione Trump, volto a esentare specifiche aziende da questi dazi.
Panoramica delle proposte tariffarie
L’ultimo piano del Presidente Trump, presentato oggi, introduce dazi significativi pensati appositamente per il settore dei semiconduttori. Tuttavia, l’amministrazione ha scelto di mitigare questi impatti prevedendo esenzioni per le entità attivamente coinvolte nella creazione o nell’espansione di impianti di produzione di chip negli Stati Uniti.
Esenzioni concesse ai giocatori chiave
In seguito all’annuncio, è stato confermato che i leader del settore NVIDIA e Apple avrebbero entrambi beneficiato dello status di esenzione, principalmente grazie ai loro ingenti investimenti concentrati sulle operazioni negli Stati Uniti.
L’importante impegno di investimento di Apple
In una mossa coraggiosa per potenziare la sua base produttiva negli Stati Uniti, Apple ha dichiarato l’intenzione di investire la sbalorditiva cifra di 600 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. Questo investimento mira a creare una catena di fornitura completa che abbracci ogni aspetto dei suoi complessi processi produttivi, dalla produzione di wafer di silicio all’assemblaggio di prodotti finiti come iPhone e Mac. Apple intende collaborare con stabilimenti nazionali come GlobalWafers America, TSMC, Texas Instruments e Applied Materials per raggiungere questo obiettivo.
— First Squawk (@FirstSquawk) 7 agosto 2025
Giocatori emergenti e sfide rimanenti
Spostando l’attenzione su altri attori del settore, Samsung ha fatto notizia anche per il suo impegno a investire 45 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Questo investimento sosterrà la creazione di due stabilimenti di fabbricazione di chip, un centro di ricerca e sviluppo e un impianto di confezionamento entro il 2030, rafforzando la posizione dell’azienda nel settore dei semiconduttori.
Considerati i rigorosi requisiti legati ai dazi sui semiconduttori di Trump, sembra che solo aziende come SMIC, UMC e Rapidus saranno probabilmente quelle che dovranno affrontare il peso di queste sanzioni, in quanto non hanno sostanziali attività di produzione negli Stati Uniti.
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