
Nota: questo articolo contiene SPOILER su Scarlet Witch #8 (2025).
L’universo Marvel continua ad espandersi con l’introduzione di un personaggio significativo di una leggenda amata. Nell’ultimo capitolo della saga di Scarlet Witch, l’eroina titolare e il suo apprendista magico appena nominato intraprendono una missione per spezzare una maledizione duratura che affligge una città bloccata nel ghiaccio perpetuo. Il loro viaggio li porta a scoprire una forza divina responsabile dell’inverno eterno, rivelando infine un collegamento con una delle mitologie più antiche dell’umanità.
In Scarlet Witch #8, creato dal talentuoso trio Steve Orlando, Lorenzo Tammetta e Ruth Redmond, Wanda Maximoff guida la sua apprendista Amaranth attraverso la mistica Ultima Porta. Questo portale incantato li porta in una città intrappolata dal gelo primordiale e terrorizzata da enormi creature magiche simili a vermi che prosperano nella disperazione della città.

Al centro di questo luogo maledetto si trova la fonte dell’inverno: un’enigmatica figura addormentata. Quando Wanda lo sveglia, lui si identifica come “Jack Frost”, il che la spinge a scavare più a fondo nella sua psiche per rivelare la sua vera identità.
Jack Frost: prozio di Thor

Determinata a invertire la maledizione che affligge la città e l’uomo invischiato nel caos, Wanda lancia un potente incantesimo che frammenta i ricordi di Jack. In quel momento, ricorda il suo passato come “Jack Frost” e ricorda le passate scappatelle con eroi come Capitan America, incluso un terrificante incontro con i voraci Ice Worms.
Tuttavia, mentre i ricordi di Jack cominciano a ricucirsi, scopre una verità più profonda: la sua identità originale era Isabrot Burison, una figura importante nella tradizione asgardiana, in quanto figlio illegittimo di Re Buri, il che lo rendeva così il prozio di Thor. Sorprendentemente, Isabrot e Thor si sono incrociati, entrambi ignari del loro legame familiare.
Nella sua vita precedente, Isabrot, noto come Ice Breaker e “Patrono del disgelo primaverile e sentinella dei Dieci Regni”, si impegnò in una battaglia implacabile contro il gigante di ghiaccio Ymir e la sua orda di vermi di ghiaccio. Come figlio di Re Buri e di un gigante del gelo, dedicò secoli a proteggere i regni finché Ymir non lo colpì sulla Terra, dove Isabrot alla fine perse i suoi ricordi e riemerse come Jack Frost.
L’albero genealogico di Thor: unire due pantheon
Il Dio del Tuono: una Ricca Eredità





La discendenza di Thor è già intricata, a causa del fatto che sua madre, Gea, è una delle prime divinità anziane della Terra. Questa connessione lo collega a divinità ancora più lontane come Khonshu e Bast.
Data questa intricata eredità, non sorprende che un altro personaggio divino sia stato integrato nella narrazione della famiglia di Thor. Le complessità delle relazioni divine sono ben documentate nella mitologia norrena, estendendo ulteriormente la discendenza di Thor. Attraverso sua madre Gea, condivide un legame fraterno con il Titano greco Crono, rafforzando lo status di Thor come entità di spicco sia nella mitologia norrena che in quella greca. Con la rivelazione di Jack Frost, è chiaro che questa non è l’ultima aggiunta all’ampio albero genealogico divino di Thor.
Scarlet Witch #8 è ora disponibile per la Marvel Comics, offrendo ai fan un’affascinante panoramica sull’evoluzione della mitologia dell’universo Marvel.
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