La presentazione da parte di Apple dell’attesissima serie iPhone 17 è ormai alle porte, con lancio previsto per settembre. Come parte dei preparativi, il colosso della tecnologia sta testando attivamente vari prototipi, soprattutto in luoghi pubblici, per perfezionarne le caratteristiche, in particolare le fotocamere. Tuttavia, in un colpo di scena piuttosto spiacevole, un dispositivo di prova, presumibilmente un iPhone 17 Pro o un iPhone 17 Pro Max, è stato avvistato per le strade di San Francisco, sollevando dubbi sulla mancata riservatezza delle informazioni.
Prototipi coperti per prevenire perdite di progettazione
Durante una recente uscita a Union Square, un utente Twitter noto come @Skyfops ha catturato le immagini di due modelli di iPhone di prossima uscita, che mostravano la tripla fotocamera caratteristica dell’iPhone 17 Pro o dell’iPhone 17 Pro Max. Sebbene questi dispositivi fossero racchiusi in custodie protettive destinate a mascherarne il design, questa misura di sicurezza si è rivelata inefficace poiché le immagini sono state successivamente condivise sui social media. Una fotografia in particolare ha rivelato che il personale di sicurezza nelle vicinanze non era posizionato in modo efficace per proteggere la privacy dei dispositivi.
Il layout della fotocamera presenta ritagli precisi per le fotocamere, il flash e il sensore LiDAR, rispecchiando il design previsto per i prossimi modelli. Nel thread sui social media, sono emerse speculazioni su potenziali conseguenze legali per @Skyfops. Tuttavia, dato che le fotografie sono state scattate in un’area pubblica, sembra improbabile che Apple adotti misure severe. Al massimo, l’azienda potrebbe richiedere la cancellazione delle immagini.
Sebbene la violazione della privacy da parte del tester e della guardia giurata metta a repentaglio la sicurezza del loro posto di lavoro, è importante notare che Apple ha la reputazione di affrontare con fermezza le violazioni del protocollo. Se dovessero sorgere provvedimenti disciplinari, è probabile che il personale addetto alla sicurezza ne pagherebbe le conseguenze, poiché il tester si concentrava sulla valutazione dei prototipi piuttosto che sul monitoraggio dell’ambiente.
Per aggiornamenti e altre informazioni su questa storia in continua evoluzione, segui @Skyfops su Twitter.
Fonte: @Skyfops
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