
Un portale tra i mondi : questa è l’impressione che ho avuto dopo una prova di 30 minuti con l’attesissimo JRPG di Bandai Namco dedicato all’addestramento dei mostri, Digimon Story: Time Stranger. La mia familiarità con la serie è limitata all’originale Digimon Story: Cyber Sleuth per PlayStation Vita, ma Bandai Namco ha rassicurato i fan che quest’ultimo capitolo è un capitolo a sé stante, proprio come gli altri della serie.

Immergendomi in Digimon Story: Time Stranger, le prime cose che hanno catturato la mia attenzione sono state la grafica e il character design. Con il ritorno del celebre artista Suzuhito Yasuda come character designer, il gioco presenta ritratti animati e profili dei personaggi che rappresentano la massima qualità dei suoi precedenti lavori con Bandai Namco. I modelli dei personaggi risaltano vividamente contro le tonalità tenui del paesaggio digitale, conferendo al JRPG un’estetica unica. In particolare, l’introduzione degli incontri simbolici permette ai giocatori di vedere i Digimon nemici sul campo di battaglia, consentendo selezioni strategiche in battaglia anziché affidarsi a incontri casuali.
La narrazione del gioco si intreccia intricatamente tra le ambientazioni reali del Giappone – principalmente Shinjuku e Akihabara – e il vasto regno digitale abitato dai Digimon, ambientato circa otto anni nel passato. Sebbene la mia anteprima si concentrasse sul regno digitale, Bandai Namco ha accennato a una progressione dinamica della storia che permette ai giocatori di attraversare i due mondi. La possibilità di eventi legati al tempo e le loro conseguenze sono allettantemente ambigue, ma un recente trailer narrativo che mostra un’esplosione che coinvolge l’intera città suggerisce sviluppi significativi che riporteranno i giocatori nel mondo reale.




Ogni capitolo della serie Digimon introduce elementi di gameplay unici. I giocatori che hanno familiarità con Digimon Survive ricorderanno il suo mix di narrazione da visual novel e combattimenti strategici a griglia. Al contrario, Digimon Story: Time Stranger si attiene ai classici combattimenti a turni visti nei titoli precedenti. Qui, i giocatori possono schierare fino a quattro Digimon contemporaneamente, insieme a personaggi ospiti, creando la necessità di una pianificazione tattica. Fortunatamente, nelle fasi iniziali del gioco, la gestione delle abilità dei Digimon è semplificata; ognuno ha un set di abilità in linea con il suo tipo elementale, inclusi attacco, buff e debuff. In particolare, i giocatori possono usare oggetti prima di eseguire azioni, consentendo una maggiore flessibilità strategica.
Con una varietà di quasi una dozzina di elementi e sette attributi – sebbene Bandai Namco abbia mostrato solo Dati, Vaccino e Virus durante la demo – il sistema di combattimento del gioco presenta numerose variabili strategiche. I giocatori dovranno testare diversi attacchi sui nemici per scoprirne le affinità elementali, determinando se un attacco sia semplicemente efficace o devastantemente potente, a seconda delle debolezze del bersaglio.
Con un roster di oltre 450 mostri digitali, Digimon Story: Time Stranger promette una miriade di scoperte sia per i neofiti che per i veterani del franchise. Una caratteristica distintiva dei giochi Digimon sono le catene evolutive non lineari, che permettono a giocatori diversi di assemblare gruppi significativamente diversi.
Segnatelo sul calendario: Digimon Story: Time Stranger uscirà su PlayStation 5, Xbox Series S|X e PC il 3 ottobre 2025.
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