Gli Stati Uniti valutano la possibile cancellazione delle esenzioni per le apparecchiature a chip per gli stabilimenti TSMC, Samsung e SK Hynix in Cina

Gli Stati Uniti valutano la possibile cancellazione delle esenzioni per le apparecchiature a chip per gli stabilimenti TSMC, Samsung e SK Hynix in Cina

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Il Dipartimento del Commercio valuta la possibilità di limitare le esportazioni di apparecchiature per la produzione di chip in Cina

Nel tentativo di frenare il trasferimento di tecnologie avanzate in Cina, il Bureau for Industry and Security (BIS), del Dipartimento del Commercio, sta valutando la possibilità di revocare le deroghe che hanno consentito alle aziende americane di esportare determinate apparecchiature per la produzione di chip ai produttori cinesi di semiconduttori. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal e da Reuters, Jeffrey Kessler, Sottosegretario per l’Industria e la Sicurezza, è in prima linea in questa iniziativa.

Potenziali restrizioni sugli strumenti essenziali per la produzione di semiconduttori

La produzione di semiconduttori all’avanguardia si basa principalmente su apparecchiature litografiche avanzate, come quelle prodotte dall’azienda olandese ASML. Tuttavia, le generazioni precedenti di chip continuano a essere prodotte utilizzando la tecnologia litografica a ultravioletti profondi (DUV).Inoltre, la litografia è solo la fase iniziale del complesso processo di fabbricazione dei semiconduttori, che coinvolge in modo significativo aziende come Lam Research e KLA Corp, che forniscono strumenti di produzione essenziali.

Queste tre aziende dispongono di impianti di produzione di memorie e nodi maturi in Cina e hanno beneficiato di ampie deroghe che consentono loro di importare macchinari americani senza licenze governative. Di recente, Kessler avrebbe espresso interesse a revocare queste deroghe, modificando così potenzialmente il panorama operativo delle aziende americane in Cina.

Piattaforma Sense.i di Lam Research per l'incisione al plasma.
Piattaforma Sense.i di Lam Research per l’incisione al plasma. Immagine: Lam Research

Negoziare con la Cina: un contesto commerciale complesso

Sebbene siano in corso discussioni sulla cancellazione di queste deroghe, non è stata ancora intrapresa alcuna azione formale. L’obiettivo più ampio sembra essere quello di livellare il campo di gioco contro le restrizioni cinesi in materia di licenze per l’esportazione di terre rare, un punto di frizione costante nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. In particolare, la Cina ha imposto una scadenza di sei mesi alle sue licenze di esportazione di minerali di terre rare, mentre funzionari statunitensi, tra cui l’ex presidente Trump, hanno suggerito che la Cina dovrebbe fornire in anticipo tutte le terre rare richieste come parte del loro accordo commerciale.

Il Wall Street Journal evidenzia le preoccupazioni dei funzionari governativi riguardo alle potenziali conseguenze indesiderate di eccessive restrizioni alle vendite di apparecchiature per la produzione di chip statunitensi in Cina. Tali limitazioni potrebbero inavvertitamente rafforzare l’industria nazionale cinese dei semiconduttori, che già presenta minori vincoli su alcuni processi produttivi rispetto agli scanner EUV di fascia alta.

L’ascesa della produzione nazionale di chip in Cina

Le aziende cinesi che operano nel settore delle apparecchiature per la produzione di chip, come ACM Research e Advanced Micro-Fabrication Equipment Inc.(AMEC), hanno registrato una crescita sostanziale del fatturato, con incrementi fino al 45% nel 2024. Questa impennata corrisponde a una maggiore spinta dei produttori locali a competere con giganti del settore come la Semiconductor Manufacturing International Corporation (SMIC).

Secondo un funzionario della Casa Bianca citato da Reuters, non ci sono piani immediati per revocare le deroghe. Un’azione del genere potrebbe complicare i già delicati negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, incidendo anche sui rapporti con alleati come Corea del Sud e Taiwan.

Nel corso di una recente riunione della sottocommissione della Camera, Kessler ha illustrato le complessità delle partnership degli Stati Uniti con le nazioni alleate, sottolineando che le attuali alleanze presentano carenze in settori cruciali, il che in definitiva offre agli avversari maggiori opportunità di ottenere progressi tecnologici.

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