
Il chipset XRING 01 di Xiaomi è stato oggetto di un ampio sviluppo, con il qualificato team di ingegneri dell’azienda impegnato a creare un’alternativa competitiva al silicio leader sul mercato. Un aspetto chiave di questa strategia ha comportato l’utilizzo dell’avanzato processo produttivo a 3 nm di seconda generazione di TSMC. Tuttavia, un’analisi più approfondita suggerisce che la scelta della fonderia non è stata l’unico fattore a influenzare le prestazioni. In particolare, l’XRING 01 non integra la tecnologia SLC (Synchronous Level Cache), il che comporta sia vantaggi che svantaggi, come approfondiremo di seguito.
Miglioramento delle prestazioni con maggiore spazio nella cache
Per mitigare il potenziale impatto sulle prestazioni dovuto all’assenza di cache SLC, Xiaomi ha apportato miglioramenti strategici alle configurazioni di CPU, GPU e cache NPU dell’XRING 01. Questo chipset presenta un cluster CPU a 10 core, completo di ben 16 MB di cache L3.È importante notare che le dimensioni del die dell’XRING 01 sono inferiori a quelle dei suoi concorrenti, inclusi Snapdragon 8 Elite, Dimensity 9400 e A18 Pro, una scelta progettuale volta a minimizzare i costi e massimizzare l’efficienza. A ciascun core Cortex-X925 sono assegnati 2 MB di cache L2, mentre i core Cortex-A725 e Cortex-A520 ne ricevono rispettivamente 1 MB e 512 KB.

L’XRING 01 vanta anche una potente GPU ARM Immortalis-G925 a 16 core, dotata di 4 MB di cache L2, insieme a una NPU personalizzata a 6 core di Xiaomi con ben 10 MB di cache. Un’analisi del canale YouTube Geekerwan ha evidenziato l’assenza di cache SLC nell’XRING 01, il che implica che questa omissione potrebbe comportare un calo delle prestazioni. In alternativa, è possibile che la decisione di Xiaomi derivi dal desiderio di ottimizzare l’efficienza energetica durante le attività meno impegnative, poiché l’implementazione della cache SLC potrebbe aumentare il consumo energetico quando il chipset non è sottoposto a carichi elevati.

Rinunciando all’integrazione della cache SLC, Xiaomi sembra aver privilegiato l’efficienza rispetto alle massime prestazioni potenziali, potenziando invece le risorse di cache complessive di CPU, GPU e NPU. Questa scelta strategica si riflette anche nella decisione di implementare un’architettura a 10 core, discostandosi dal design convenzionale a 8 core. Come risultato di queste decisioni, i benchmark delle prestazioni indicano che l’XRING 01 offre prestazioni paragonabili allo Snapdragon 8 Elite nei test multi-core, secondo i dati di Geekbench 6.

Nonostante Xiaomi abbia affermato che l’XRING 01 avrebbe raggiunto un punteggio AnTuTu di 3 milioni, test indipendenti hanno rivelato un punteggio di prestazioni inferiore del 13% rispetto alle previsioni. Resta da vedere se l’assenza della cache SLC sia un fattore determinante. Tuttavia, nei confronti diretti con il Tensor di Google e il Kirin di Huawei, l’XRING 01 supera nettamente questi chipset personalizzati, segnando un risultato encomiabile per Xiaomi.
Fonte: Geekerwan
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