
Il film horror-commedia del 2012 The Cabin in the Woods vanta un notevole punteggio del 92% su Rotten Tomatoes e possiede il potenziale per essere un franchise horror leader, se non il migliore di tutti i tempi. Seguendo le avventure di cinque giovani adulti che si ritirano nella baita del titolo, la storia si intensifica rapidamente quando vengono coinvolti in un rituale progettato per placare gli Antichi e scongiurare un’imminente apocalisse. Questa miscela unica di emozioni e umorismo ha trasformato The Cabin in the Woods in un classico di culto, grazie alla sua premessa coinvolgente, al cast stellare e a una conclusione indimenticabile.
Nonostante i numerosi tentativi di replicare il fascino del film, nessuno è riuscito, rafforzando lo status del film come capolavoro autonomo. Dati i suoi ricchi elementi, i registi hanno la possibilità di rivisitare il suo mondo e sviluppare una nuova serie di film che si basano sui temi e l’estetica dell’originale.
La capanna nel bosco: possibili spin-off su una lavagna





Mentre la struttura si prepara a scatenare il suo mostruoso attacco contro gli ignari frequentatori della cabina, i dipendenti si impegnano in un gioco di scommesse informale su quale creatura da incubo il gruppo libererà inavvertitamente. Questa giocosa battuta mette in mostra la natura oscuramente comica del film e, mentre la Zombie Redneck Torture Family è una delle opzioni note, un totale di 32 mostri aggiuntivi sono documentati sulla lavagna della struttura. Tra queste potenziali minacce ci sono:
- Lupo mannaro
- Bestia aliena
- Mutanti
- Spettri
- Zombi
- Rettile
- Pagliacci
- Streghe
- Streghe sexy
- Demoni
- Signori dell’inferno
- Alberi molesti e arrabbiati
- Serpente gigante
- Morti
- Kevin
- Mummia
- La sposa
- Il popolo degli spaventapasseri
- Pupazzo di neve
- Dragopipistrello
- Vampiri
- Goblin smembrati
- Fata confetto
- Tritone
- Il rianimato
- Unicorno
- Urone
- Sasquatch/Wendigo/Yeti
- Bambole
- Jack O’Lantern
- Giganti
- Gemelli
Oltre a questi, ben altri 47 mostri possono essere individuati durante il caos della sequenza Purge in Cabin in the Woods. Queste entità esistenti potrebbero fungere da formidabili antagonisti in potenziali sequel, risparmiando così agli sceneggiatori il compito di inventare creature completamente nuove. Tuttavia, personaggi come i Deadites e le entità ispirate a Left 4 Dead potrebbero dover affrontare complicazioni di licenza, sebbene altri personaggi sembrino abbastanza unici da evitare tali problemi.
Quando si considera quali mostri potrebbero tornare, molto dipende dalla direzione creativa scelta. Per un approccio incentrato sui fan, creature amate come l’unicorno, il robot assassino e l’uomo-tritone potrebbero essere avversari entusiasmanti. Se l’obiettivo è attingere alle tendenze contemporanee, usare la fata confetto o il lupo mannaro potrebbe avere successo con il pubblico. Inoltre, rimane l’opportunità di chiarire alcuni degli intriganti misteri dei mostri del film originale, come far luce sui dottori, sul pupazzo di neve o sull’enigmatico Kevin, ordinarie complessità del potenziale umano che meritano di essere esplorate.
Il punto di vista di Drew Goddard su un possibile sequel

Nonostante il ricco potenziale di espansione del film, Drew Goddard, uno dei creatori, ha espresso esitazione nel perseguire un sequel. In una recente intervista con Fandango, Goddard ha spiegato le sfide che affrontano nel procedere.
Ha sottolineato che il finale a sorpresa del film ha creato un dilemma narrativo, affermando: “Non è una cosa che richiede un sequel facile, te lo dico.” Inoltre, Goddard ha espresso preoccupazioni circa la diluizione del potente messaggio trasmesso dalla fatidica scelta di Dana e Marty di consentire agli Antichi di scatenare la distruzione sul mondo. Né lui né il co-creatore Joss Whedon hanno alcuna intenzione di creare un sequel solo per guadagni commerciali.
Tuttavia, i fan possono trovare conforto nel fatto che Goddard rimane aperto alla possibilità, osservando, “Voglio dire, guarda, nemmeno io dico mai mai”.Grazie alla natura speculativa della storia, c’è tutto il tempo per i registi di esplorare sequel, prequel o spin-off senza necessariamente riportare indietro Dana e Marty.
Possibili direzioni per un franchising di Cabin in the Woods

Con la rivelazione degli Antichi che minacciano di porre fine all’umanità, creare una continuazione della storia potrebbe sembrare impegnativo. Invece, un prequel potrebbe effettivamente immergersi più a fondo nell’origine degli Antichi e nel background dei vari mostri presenti nella Struttura. Questo approccio potrebbe esplorare i rituali del passato e l’intricata tradizione dietro di essi, che, sebbene potenzialmente cupa, farebbe affidamento sulla forte abilità narrativa di Goddard e Whedon.
In alternativa, i registi potrebbero prendere in considerazione un formato antologico che mostri come i rituali differiscono in tutto il mondo. Come accennato nel film originale, i rituali di diverse culture potrebbero fungere da sfondo emozionante per i franchise futuri. Se lo si desidera, questo metodo potrebbe persino evolversi in un universo mostruoso coeso simile ai Classic Monsters della Universal, arricchito da arguzia e satira taglienti.
Il momento giusto per un sequel: adesso o mai più

Il momento non potrebbe essere più opportuno per il debutto di Cabin in the Woods 2. Dopo la pandemia di COVID-19, c’è stata una notevole impennata di popolarità delle commedie horror, con film come M3GAN, Companion, Lisa Frankenstein e Heart Eyes che hanno catturato efficacemente l’attenzione del pubblico.
Inoltre, l’esclusivo Cabin in the Woods ha assistito a una crescita enorme della sua fanbase, alimentata in parte dalla condivisione diffusa del meme della lavagna, che ha guadagnato terreno durante la pandemia. Questo meme, insieme ad altre sensazioni virali come il meme di Pepe Sylvia associato a It’s Always Sunny in Philadelphia, può essere determinante nell’attrarre ancora più spettatori per un sequel e riaccendere l’interesse per il franchise.
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