
La Disney si è affermata come leader nel regno dei film animati, offrendo al pubblico esperienze indimenticabili attraverso una varietà di personaggi e trame amati. Tra il tesoro dei lungometraggi animati, un film rimane notevolmente sottovalutato anche dopo quasi 20 anni: Meet the Robinsons. Dall’uscita del film nel 2007, si è guadagnato la reputazione di racconto animato innovativo, ma non ha mai ricevuto un sequel, cosa che molti fan ritengono meriti.
Meet The Robinsons: un classico sottovalutato
Diretto da Stephen Anderson e liberamente ispirato al libro per bambini di William Joyce, A Day with Wilbur Robinson, Meet the Robinsons è incentrato su Lewis, un orfano precoce e aspirante inventore doppiato da Jordan Fey e Daniel Hansen. In difficoltà nel trovare potenziali famiglie adottive a causa delle sue bizzarre invenzioni, la vita di Lewis prende una piega avventurosa quando incontra Wilbur Robinson, doppiato da Wesley Singerman. Wilbur, un viaggiatore del tempo, trasporta Lewis nel futuro in una missione per ostacolare il malvagio Bowler Hat Guy, le cui azioni nefaste minacciano di cambiare il destino di Lewis. Nonostante abbia ricevuto elogi dalla critica e un sostanzioso punteggio del 68% su Rotten Tomatoes, il film non ha ricevuto il riconoscimento che merita.
Narrazione unica e profondità emotiva
Ciò che distingue Meet the Robinsons dalle tipiche narrazioni Disney è il suo intricato mix di dinamiche familiari, avventure e risonanza emotiva. La storia non solo segue il viaggio di Lewis nel tempo, ma esplora anche il significato dei legami familiari. Mentre Lewis svela la sua storia, scopre la speranza sia per le sue ambizioni personali che per la sua ricerca di una famiglia amorevole. Inoltre, il film collega abilmente la vita di Lewis con quella di Bowler Hat Guy, creando una narrazione in cui Lewis può effettivamente rimodellare il suo futuro in meglio.
Perché non è mai stato realizzato un sequel
Sebbene la Disney sia rinomata per i suoi accattivanti lungometraggi animati, è anche nota per aver prodotto una serie di sequel direct-to-video attraverso i suoi ormai defunti Disneytoon Studios. Sebbene alcuni di questi sequel abbiano avuto successo, molti non hanno soddisfatto le aspettative del pubblico in termini di qualità. Dopo l’acquisizione della Pixar da parte della Disney nel 2006, John Lasseter, che è diventato il direttore creativo, ha annullato tutta la produzione presso i Disneytoon Studios, che includeva un sequel proposto provvisoriamente intitolato Meet the Robinsons 2: First Date.
L’inafferrabile sequel
I dettagli che circondano il sequel cancellato restano scarsi, ma sembrava incentrato sul primo appuntamento di Lewis con Franny. Sfortunatamente, con la chiusura dei Disneytoon Studios, l’attesa che circondava questo sequel è svanita insieme a esso, lasciando i fan a chiedersi cosa avrebbe potuto essere.
Il lato positivo di un film indipendente
Nonostante il fascino di un sequel, l’assenza di uno potrebbe in ultima analisi giovare a Meet the Robinsons. Mentre i Disneytoon Studios hanno prodotto alcuni contenuti piacevoli, la loro capacità di mantenere profondità narrativa e animazione di qualità è spesso messa in discussione. Data la tiepida accoglienza da parte di alcuni critici allo stile di animazione del film originale, un sequel avrebbe potuto deludere le aspettative e potenzialmente offuscare l’acclamazione dell’originale.
Inoltre, lo status di Meet the Robinsons come gioiello sottovalutato potrebbe essere preservato dalla sua singolarità. Un sequel scadente avrebbe potuto mettere in ombra l’integrità narrativa e la potenza emotiva del film, riducendone in ultima analisi l’attrattiva. Così com’è, il film rimane un racconto toccante che continua a risuonare negli spettatori.
In definitiva, I Robinson – Una famiglia spaziale rappresenta un capitolo unico nella filmografia animata della Disney, fondendo una narrazione fantasiosa con temi sentiti come la famiglia e la scoperta di sé.
Fonte: Jim Hill Media.
Lascia un commento