Perché Amazon non richiede un universo condiviso per James Bond

Perché Amazon non richiede un universo condiviso per James Bond

Panoramica della nuova era di James Bond

  • L’acquisizione del franchise di James Bond da parte di Amazon annuncia un periodo di trasformazione post-Daniel Craig.
  • Si teme che potenziali spin-off e universi espansi possano indebolire l’eredità dell’iconico marchio Bond.
  • I fan esprimono preoccupazione per il passaggio della supervisione creativa ad Amazon e per le implicazioni che ciò avrebbe sul fascino duraturo del franchise.

Per i fan di lunga data della serie di James Bond, la notizia che 007 è pronto a “vivere per morire un altro giorno” non è inaspettata. Con la conclusione dell’era di Daniel Craig in No Time To Die, le basi per la prossima puntata della saga di James Bond sono iniziate anche prima della sua partenza dal ruolo. Ora, mentre il franchise entra in un nuovo capitolo, cresce l’attesa per ciò che attende la leggendaria spia.

Tradizionalmente, la Eon Productions ha esercitato uno stretto controllo sui diritti cinematografici di Bond sin dall’uscita di Dr. No nel 1962, con Albert “Cubby” Broccoli al timone per decenni. Seguendo la sua eredità, la figlia e il figliastro hanno preso il comando a partire dal 1995. Tra le voci che girano sulla produzione di Bond 26, sembra che Barbara Broccoli e Michael G. Wilson stiano cedendo le redini a una nuova leadership.

Il nuovo capitolo di Amazon per Bond

Daniel Craig nei panni di James Bond in No Time to Die

In una mossa sorprendente, Amazon MGM ha dichiarato di possedere ora l’autorità creativa sull’eredità di James Bond. Questo cambiamento arriva dopo un periodo di stagnazione in seguito all’uscita di No Time To Die. Un articolo del Wall Street Journal indicava che Barbara Broccoli si sentiva a disagio nel sentirsi riferire a Bond come a un semplice “contenuto” da Jennifer Salke di Amazon Studios.

I precedenti di Amazon con franchise come The Lord of the Rings e spin-off come The Boys dimostrano il suo impegno nell’evoluzione e nell’espansione delle proprietà intellettuali. Ci sono anche discussioni riguardanti un universo interconnesso per la sua serie Tomb Raider, che allude a più ampie ambizioni per i crossover.

Nonostante le conversazioni passate su un universo condiviso di James Bond e potenziali spin-off, l’accordo con Amazon solleva preoccupazioni tra gli appassionati di Bond sulla diluizione dell’essenza del franchise attraverso progetti ausiliari o origini incentrate sui personaggi che potrebbero non coinvolgere Bond stesso. L’attore veterano di Bond Timothy Dalton, parlando con The Telegraph, ha condiviso in modo toccante le sue apprensioni:

“Non ho idea di cosa ne farebbe Amazon, e non ho idea di quale sarà il rapporto tra Amazon e i Broccoli. Ma è una serie di film dannatamente bella. La guardavo quando ero giovane, lo eravamo tutti. Ha fatto parte delle nostre vite, quindi qualsiasi cosa la minacci è un po’ triste.”

Dalton ha sottolineato che la stabilità del franchise si è basata su una leadership esperta, anche se non tutte le puntate hanno incontrato i gusti diversi del suo pubblico.

Esplorazione dei precedenti tentativi di un universo obbligazionario condiviso

David Niven in Casinò Royale 1967

Sebbene Amazon MGM non abbia divulgato piani specifici per il franchise di 007, non è la prima volta che emerge l’idea di un “Bondiverse” condiviso. I tentativi precedenti hanno incontrato la resistenza della famiglia Broccoli, ma il panorama potrebbe cambiare. Nel 2021, Shawn Robbins, Chief Analyst di Boxoffice Pro, ha espresso il crescente interesse per un universo cinematografico:

“La serie di James Bond rimane sotto il controllo della famiglia Broccoli, che ha già confermato che rimarrà una proprietà destinata principalmente al cinema in futuro. Fare qualcosa di diverso comprometterebbe gravemente il valore di 007. Amazon potrebbe, tuttavia, espandere il marchio in potenziali rami di streaming che si collegano al più ampio universo cinematografico”.

L’entusiasmo del fondatore di Amazon Jeff Bezos per i “contenuti” è stato evidente subito dopo l’annuncio dell’accordo, quando ha coinvolto i fan sui social media per discutere le loro idee per il prossimo Bond. Un simile approccio solleva interrogativi sull’influenza dei fan sulla serie, discostandosi dalla tradizionale gestione protettiva del franchise da parte della famiglia Broccoli.

Storicamente, Bond ha visto varie iterazioni e spin-off, con attori di spicco come Sean Connery, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig che hanno contribuito alla sua ricca eredità. Inoltre, la versione del 1967 di Casino Royale con David Niven ha evidenziato le lotte aziendali per assicurarsi i diritti di Bond, mentre i tentativi di lanciare film su personaggi come Jinx di Halle Berry sono stati ripetutamente oscurati dai reboot dei franchise.

C’è una riserva inutilizzata di opere letterarie di James Bond che potrebbe essere esplorata, tra cui romanzi come The Moneypenny Diaries e la serie Young Bond di Charlie Higson. Con l’imminente The Q Mysteries la cui uscita è prevista per l’autunno 2025, suggerisce opportunità per nuove narrazioni oltre ai film tradizionali.

È interessante notare che Ian Fleming una volta propose una serie televisiva intitolata Murder on Wheels. Sebbene non si sia mai concretizzata, la sua premessa alla fine trovò vita nel romanzo del 2015 di Anthony Horowitz Trigger Mortis.

Amazon si è già cimentata in spin-off in passato, come nel caso di Brian Cox che ha condotto 007: Road to a Million, un’interpretazione unica dell’universo di Bond che alcuni ritengono potrebbe presentare Cox per un potenziale ruolo futuro come M. La prospettiva di far rivivere James Bond Jr., ispirato alle tendenze contemporanee, potrebbe anche coinvolgere un pubblico più giovane mantenendo vivace il franchise.

Mentre il franchise si prepara a cambiamenti significativi, resta da vedere come Bond evolverà sotto la nuova gestione. Barbara Broccoli ha lasciato intendere che il prossimo attore di 007 dovrebbe avere 30 anni, in grado di portare avanti il ​​ruolo per il prossimo decennio. Tuttavia, con il suo controllo in calo, tali parametri potrebbero cambiare. Potremmo assistere a una rinascita dell’idea che “James Bond” sia più di un semplice nome, ma un’eredità tramandata di generazione in generazione? Qualunque sia l’esito, con il 2025 destinato a essere il più lungo intervallo tra i film di Bond, i fan attenderanno con ansia l’arrivo iconico di nuovo sugli schermi.

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