
A settembre 2023, sono emerse ingenti fughe di notizie dall’attuale contenzioso FTC contro Microsoft, che ha rivelato al pubblico numerosi documenti riservati. Tra queste rivelazioni c’era una bozza di progetti che Bethesda stava sviluppando prima della sua acquisizione da parte di Microsoft. L’elenco includeva un previsto remaster di Fallout 3 programmato per il 2024, un prequel di Doom la cui uscita era prevista per il 2023 e un remaster di Elder Scrolls 4: Oblivion previsto per il 2022. Sebbene siano passati anni da quando questi progetti sarebbero iniziati, i fan continuano a sperare in un remaster di Oblivion, soprattutto con l’imminente uscita del prequel di Doom, intitolato Doom: The Dark Ages, prevista per maggio.
L’eccitazione che circonda un potenziale remaster di Oblivion si è solo intensificata negli ultimi mesi. Numerosi addetti ai lavori del settore hanno suggerito che le voci di un remake o remaster per Oblivion sono valide e ancora in cantiere. Sebbene alcuni appassionati abbiano ipotizzato che questo remaster tanto atteso sarebbe stato svelato durante il recente evento Developer Direct di Xbox, rimane ottimismo per una rivelazione alla prossima vetrina estiva.
Le ragioni per cui è opportuno rifare la serie The Elder Scrolls sin dal suo inizio






I remake di Arena e Daggerfall potrebbero creare la più grande esperienza sandbox di sempre
The Elder Scrolls: Arena e Daggerfall, pubblicati nel 1994 e nel 1996, restano due dei titoli più grandi nella storia del franchise. Arena consente ai giocatori di attraversare liberamente tutta Tamriel, mentre Daggerfall, sebbene limitato a High Rock e Hammerfell, vanta un numero impressionante di oltre 15.000 città, paesi e dungeon.
Per ottenere questo vasto contenuto negli anni ’90, Bethesda ha dovuto impiegare tecniche avanzate di generazione procedurale per la maggior parte delle missioni e dei dungeon. Un remake moderno di questi titoli potrebbe sfruttare le tecnologie di generazione procedurale contemporanee, affrontando i problemi degli originali, come missioni incomplete e design contorti dei dungeon.
Un remake di Morrowind potrebbe arrivare nel momento ideale
Negli ultimi anni, The Elder Scrolls 3: Morrowind ha guadagnato una notevole popolarità tra i fan, in gran parte grazie al suo gameplay immersivo che incoraggia l’esplorazione senza la guida di indicatori di missione espliciti. I giocatori interagiscono con i PNG per raccogliere informazioni, offrendo una libertà di scelta che molti sperano di vedere riproposta nei futuri giochi di Elder Scrolls. Un remake di Morrowind potrebbe racchiudere magnificamente questa esperienza immersiva.
Il momento per un remake di Morrowind sembra opportuno, poiché la recente uscita di Indiana Jones and the Great Circle ha introdotto un nuovo pubblico al genere di simulazione immersiva. Di conseguenza, i nuovi giocatori potrebbero essere più ricettivi alle intricate meccaniche di gioco e alla natura esplorativa di Morrowind. Mentre la comunità di modding dedicata ha notevolmente migliorato Morrowind in molti modi, un remake ad alto budget e completamente realizzato da Bethesda potrebbe offrire un’esperienza senza pari, a patto che mantenga le amate funzionalità che hanno reso l’originale così eccezionale.
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