Cosa può imparare Mike Flanagan da The Monkey sull’adattamento delle opere di Stephen King

Cosa può imparare Mike Flanagan da The Monkey sull’adattamento delle opere di Stephen King

Riepilogo

  • L’adattamento cinematografico di The Monkey si discostava notevolmente dal materiale originale, con conseguente discrepanza di toni che deluse molti spettatori.
  • Mike Flanagan deve osservare gli errori commessi in The Monkey per catturare efficacemente la voce unica di Stephen King nei suoi adattamenti.
  • È fondamentale che Flanagan renda omaggio allo stile narrativo e alla profondità tematica di King nel suo prossimo adattamento de La torre nera.

Il rinomato regista Mike Flanagan ha ricevuto elogi per la sua abile gestione delle narrazioni di Stephen King, portando con successo profondità e complessità psicologiche sullo schermo in opere come Doctor Sleep e Gerald’s Game. Tuttavia, mentre intraprende l’ambizioso progetto di adattare The Dark Tower, si trova di fronte a una lezione critica tratta da un recente passo falso: The Monkey.

La scimmia è andata nella direzione sbagliata

La scimmia - Theo James
Il poster del film La scimmia
La scimmia è ancora
La scimmia - Tatiana Maslany
La scena della scimmia

Questo adattamento avrebbe dovuto scavare a fondo nell’horror, incapsulando temi di terrore soprannaturale e terrore psicologico. Tuttavia, sotto la direzione di Osgood Perkins, il film ha deviato dal suo percorso. Invece di abbracciare le sue radici agghiaccianti, la narrazione si è trasformata in una confusa miscela di assurdità, humor nero e sangue eccessivo.

Nonostante il precedente successo di Perkins con inquietanti film horror come I Am the Pretty Thing That Lives in the House e Gretel & Hansel, il suo approccio a The Monkey ha lasciato perplessi molti spettatori. Il film infondeva umorismo e interazioni bizzarre tra i personaggi che erano profondamente in contrasto con gli elementi horror sorprendenti della storia originale.

La conclusione è chiara: alterare eccessivamente il tono in un adattamento di Stephen King può portare a passi falsi significativi. I fan bramano la profondità psicologica, la tensione crescente e un autentico senso dell’orrore. The Monkey funge da racconto ammonitore: allontanarsi troppo da questi aspetti fondamentali può portare al fallimento.

Inoltre, il ritmo e la coerenza narrativa del film hanno lasciato il pubblico insoddisfatto. A differenza del graduale accumulo di orrore del racconto originale, questo adattamento ha mostrato una narrazione irregolare, che spesso interrompeva la suspense con intermezzi comici che distoglievano dalla paura voluta.

Uno screenshot di The Monkey

Flanagan, che ha già dimostrato di comprendere gli elementi tematici di King, deve riflettere sulle carenze di The Monkey mentre si prepara per The Dark Tower. Questo adattamento si erge come una delle sue imprese più audaci, in particolare perché la vasta saga fantasy-horror di King ha a lungo ostacolato la traduzione di successo nei media visivi.

Diretto da Osgood Perkins
Sceneggiatura di Osgood Perkins
Protagonista Attori: Theo James, Tatiana Maslany, Christian Convery, Colin O’Brien, Rohan Campbell, Sarah Levy, Adam Scott, Elijah Wood

Flanagan ha ottenuto un grande successo con Doctor Sleep rispettando abilmente sia il romanzo di King che The Shining di Stanley Kubrick, creando una fusione che ha onorato entrambe le storie, infondendo al contempo il suo stile registico unico. Deve adottare una strategia simile con The Dark Tower, bilanciando l’adattabilità creativa nel formato televisivo con la fedeltà all’intricata costruzione del mondo e allo sviluppo dei personaggi di King.

Se The Monkey esemplifica cosa evitare, Doctor Sleep dimostra come gestire efficacemente gli adattamenti. Invece di distorcere gli elementi principali di The Dark Tower, Flanagan dovrebbe addentrarsi nella ricca tradizione della serie, nella sua interazione unica tra horror e fantasy e nel profondo viaggio del suo protagonista, Roland Deschain. I fan di The Dark Tower hanno una profonda familiarità con la visione di King e difficilmente accetteranno una netta deviazione da ciò che rende la narrazione così avvincente.

La tiepida accoglienza di The Monkey serve da potente promemoria: il pubblico di Stephen King è sia devoto che esigente, e si aspetta di vedere le sue storie rappresentate autenticamente sullo schermo. Rendere un adattamento “proprio” non è un approccio praticabile in questo ambito. Flanagan, armato di una vasta esperienza e di un talento evidente, deve assicurarsi che i suoi adattamenti onorino il tono e i temi che sono essenziali per la narrazione di King.

In definitiva, sembra che The Monkey possa rappresentare una scelta artistica sbagliata, come si evince dai suoi indici di ascolto. Flanagan ora ha l’inestimabile possibilità di imparare dagli errori di calcolo di Perkins. Preservando il peso emotivo insito nelle narrazioni di King, può evitare le insidie ​​che hanno ostacolato Perkins, aprendo la strada ad adattamenti di successo che rendono giustizia alle opere del maestro narratore. Con The Dark Tower e altri progetti all’orizzonte, Flanagan ha il potenziale per diventare uno dei registi più importanti nel regno degli adattamenti di Stephen King, a patto che rispetti costantemente i punti di forza del materiale originale.

Fonte e immagini

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