
Panoramica
- Watchmen: Chapter II è ampiamente considerato l’adattamento più fedele dell’iconica graphic novel.
- Il suo stile di animazione evoca l’essenza dei fumetti, anche se alcuni critici gli attribuiscono un’estetica retrò.
- La narrazione rimane fedele ai temi del romanzo originale, in particolare ai suoi toni politici e filosofici.
Il 17 febbraio, i fan di Alan Moore si ritroveranno nuovamente coinvolti nel dibattito di lunga data sull’adattamento definitivo di Watchmen, con Watchmen: Chapter II che debutterà su Max. L’opera originale di Moore e Dave Gibbons è considerata l’apice della graphic novel, ambientata in un distopico 1980 in cui i vigilanti sono fuorilegge e lo spettro del conflitto nucleare incombe. Nonostante il suo successo, adattare questa complessa narrazione si è rivelato impegnativo.
Il viaggio è iniziato nel 1990 con Watchmen: Motion Comic, seguito da tre grandi adattamenti: il film live-action di Zack Snyder del 2009, l’acclamata serie sequel della HBO del 2019 e l’ultima serie animata in due parti diretta da Brandon Vietti: Watchmen: Chapter I & II. Ogni iterazione porta la sua interpretazione unica, invitando al dibattito su quale sia l’adattamento definitivo.
Capire Watchmen: Capitolo II
Una narrazione non convenzionale sui “supereroi”
Watchmen: Chapter II prosegue la narrazione del Capitolo I, seguendo l’indagine inflessibile di Rorschach (doppiato da Titus Welliver) sull’enigmatico Edward Morgan Blake (The Comedian, doppiato da Rick Wasserman).Nonostante la sua intensa ossessione, i veterani combattenti del crimine, Dan Dreiberg (Nite Owl II, doppiato da Matthew Rhys), Laurie Juspeczyk (Silk Spectre II, doppiato da Katee Sackoff) e il Dottor Manhattan, spesso ignorano la sua urgenza. Rorschach si ritrova incastrato per l’omicidio di un ex supercriminale.
La storia inizia con Rorschach incarcerato e sottoposto a valutazione psicologica dal dottor Malcolm Long. Con l’avanzare della trama, Dreiberg e Juspeczyk tornano a ricoprire i loro ruoli di eroi successori. Contemporaneamente, gli Stati Uniti, sotto Richard Nixon, affrontano crescenti tensioni con l’Unione Sovietica. In mezzo a questo tumulto, il dottor Manhattan lotta con la sua esistenza disconnessa, paradossalmente fungendo da unica speranza dell’umanità contro l’annientamento.
Adrian Veidt (Ozymandias, doppiato da Troy Baker), il brillante ma moralmente ambiguo stratega, escogita un piano raccapricciante che coinvolge un calamaro gigante geneticamente modificato per simulare un’invasione aliena a New York City. Questo atto catastrofico provoca milioni di vittime ma è inteso come un sacrificio necessario per promuovere l’unità globale contro un nemico comune. Rorschach, governato dal suo intransigente codice morale, giura di smascherare questa cospirazione ma affronta terribili conseguenze quando il dottor Manhattan alla fine lo disintegra per mantenere la fragile pace. Tuttavia, il diario di Rorschach, contenente rivelazioni esplosive sul complotto di Veidt, raggiunge una piccola casa editrice, lasciando il suo impatto irrisolto.
Informazioni sullo streaming per Watchmen: Capitolo II





A partire dal 17 febbraio, gli abbonati a Max avranno l’opportunità di provare Watchmen: Chapter II, seguendo la narrazione stabilita nel Chapter I già disponibile sulla piattaforma. Questo adattamento immerge gli spettatori nell’intricato panorama geopolitico dell’era della Guerra Fredda, dove vigilanti mascherati ed entità sovrumane si confrontano con i loro ruoli nel dettare il futuro dell’umanità. La serie approfondisce temi pesanti riguardanti l’essenza dell’umanità e il caro prezzo della pace, incorporando intense sequenze d’azione vietate ai minori che giustificano la discrezione degli spettatori, in particolare per il pubblico più giovane.
Per chi non conoscesse l’opera originale di Moore e Gibbons, è essenziale notare che Watchmen si discosta dalle tradizionali narrazioni sui supereroi: non ci sono veri supereroi, a parte il Dr. Manhattan. I personaggi sono esseri umani fondamentalmente imperfetti, adornati di costumi. Inoltre, a differenza dei tipici adattamenti a fumetti, questa serie dà priorità al discorso filosofico e politico rispetto alle scene d’azione espansive.
Cosa distingue Watchmen: Chapter II dagli adattamenti precedenti?
I critici lo stimano come un adattamento fedele

Watchmen: Chapter II è ampiamente considerato la rappresentazione più autentica del graphic novel seminale di Moore e Gibbons. Mentre il film del 2009 di Zack Snyder è riuscito a risuonare visivamente, molti puristi hanno ritenuto che si allontanasse dall’azione sobria del romanzo e si basasse pesantemente sullo slow-motion, elementi che sono apparsi anche nei lavori successivi di Snyder. In particolare, Snyder ha scelto di sostituire l’intricato calamaro alieno del graphic novel con esplosive esplosioni di energia, un allontanamento significativo dal materiale originale.
Inoltre, lo stile di animazione CGI e 3D di Watchmen: Chapter II ha suscitato reazioni contrastanti. Sebbene catturi con successo un’atmosfera da fumetto, alcuni critici sostengono che a volte assomigli alla CGI obsoleta vista nei film degli anni ’70. Ciò che distingue questo adattamento è il suo incrollabile impegno per l’integrità della narrazione, in particolare l’attacco vitale del calamaro, un dettaglio che Snyder ha omesso. Nonostante la sua fedeltà alla visione di Moore, i fan continuano a sperare in un adattamento che realizzi appieno la profondità e le sfumature del Watchmen originale.
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