Un uomo ebreo ha accusato il predicatore islamico Ali Dawah di incitamento alla violenza contro di lui allo Speaker’s Corner di Londra. Il video, caricato il 3 marzo, mostrava l’uomo ebreo che raccontava la sua esperienza di essere stato sputato addosso e aggredito da una folla che si formava intorno a lui.
Ali Dawah è un creatore di contenuti e uno YouTuber famoso per aver predicato sull’Islam nel tentativo di ispirare i giovani. È stato anche più volte al centro di controversie, inclusa la promozione della teoria del complotto secondo cui il partito nazionalista indù Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS) sarebbe stato pesantemente coinvolto nella tensione comunale di Leicester nel 2022.
Un video di Ali Dawah che si avvicina a un uomo ebreo e incita alla violenza della folla è diventato virale sui social media
Il 3 marzo, un video di un minuto di un uomo ebreo che parla della sua esperienza allo Speakers’ Corner di Londra, dove è stato avvicinato da una folla filo-palestinese guidata da Ali Dawah, è stato pubblicato da @SasanRebels su X. Il video ha raccolto quasi 100.000 visualizzazioni al momento della stesura di questo articolo.
Il video inizia con le persone che spingono intorno all’uomo, che era Joseph Cohen, il fondatore del Movimento per la difesa di Israele, mentre cantavano “Palestina libera, libera”. Parlando della sua esperienza, Cohen ha detto:
“Ieri sono stato attaccato da una folla di antisemiti. Mi hanno sputato addosso, mi hanno preso a calci, mi hanno spintonato e hanno cercato di picchiarmi con dei bastoni. La violenza è stata istigata da Ali Dawah, che ha incitato la folla ad attaccare”.
Man mano che il video avanza, si può vedere Dawah essere molto aggressivo nei confronti di Cohen, arrivandogli in faccia, definendolo una “feccia sionista” e dicendo “Questo non è Israele” mentre Cohen cercava di allontanare uno striscione dalla sua faccia. Mentre il video volge al termine, si può vedere Cohen dire:
“Ecco perché abbiamo bisogno di un Paese. Stanno solo dimostrando perché abbiamo bisogno di un paese. Immagina di vivere… immagina di vivere sotto queste persone”.
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