Warner Bros. Discovery fa causa a Midjourney per icone generate dall’intelligenza artificiale come Superman, Batman e Scooby-Doo

Warner Bros. Discovery fa causa a Midjourney per icone generate dall’intelligenza artificiale come Superman, Batman e Scooby-Doo

La rapida integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei processi quotidiani ha reso meno netti i confini tra i contenuti creativi generati dagli esseri umani e quelli prodotti dalle macchine. Questo cambiamento ha acceso dibattiti significativi su pratiche etiche e legalità, innescando nuove sfide legali. Un caso degno di nota è la causa intentata da Warner Bros.contro Midjourney, società di generazione di immagini basate sull’IA, accusata di violazione del copyright per aver consentito agli utenti di creare immagini di alcuni dei personaggi più amati della Warner Bros.

Warner Bros.fa causa a Midjourney

Warner Bros. Discovery ha recentemente avviato un’azione legale contro Midjourney, sostenendo che la piattaforma ha commesso diffuse violazioni del copyright. La causa sostiene che Midjourney abbia generato immagini e video con personaggi diventati icone culturali nel corso degli anni, tra cui Batman, Superman, Wonder Woman, Scooby-Doo e Bugs Bunny. Questi personaggi sono centrali nell’identità del marchio Warner Bros., il che sottolinea la gravità delle accuse.

La denuncia formale è stata depositata presso un tribunale federale di Los Angeles il 5 settembre 2025, come riportato da TechCrunch. Warner Bros.accusa Midjourney di aver consapevolmente consentito la produzione non autorizzata di contenuti e di aver tratto profitto dallo sfruttamento delle sue proprietà intellettuali. Lo studio ha sottolineato che, sebbene Midjourney avesse inizialmente implementato misure per prevenire l’uso improprio, tali restrizioni sarebbero state revocate, a dimostrazione di azioni deliberate intraprese per sfruttare questi personaggi.

Nella documentazione presentata al tribunale, il confronto tra le immagini generate dall’intelligenza artificiale e le creazioni originali rivela significative somiglianze, spingendo Warner Bros.a chiedere un risarcimento danni potenzialmente pari a 150.000 dollari per la violazione. Inoltre, il gigante dell’intrattenimento sta chiedendo un’ingiunzione per porre fine a simili violazioni in futuro. Questa causa fa parte di una tendenza più ampia, poiché anche altre importanti realtà dell’intrattenimento come Universal e Disney hanno mosso accuse contro Midjourney per violazioni simili che coinvolgono la loro proprietà intellettuale.

A sua difesa, Midjourney sostiene di operare secondo il principio del fair use trasformativo, suggerendo che la sua tecnologia non replica direttamente immagini esistenti, ma trae ispirazione da un vasto database di arti visive per creare nuove immagini. L’azienda sostiene che questa metodologia imita il modo in cui gli artisti umani traggono ispirazione e creano opere originali. Inoltre, Midjourney afferma che la responsabilità ricade sugli utenti che creano tali contenuti, in particolare quando i suoi termini di servizio ne vietano esplicitamente l’uso non autorizzato.

La risoluzione di questo caso ha implicazioni significative per i futuri procedimenti legali e probabilmente influenzerà il modo in cui vengono definiti responsabilità e proprietà in un panorama sempre più digitale. Mentre le autorità si impegnano a navigare in queste acque inesplorate, l’esito potrebbe creare precedenti vitali in materia di diritti di proprietà intellettuale nel contesto dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

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