
Impatto delle politiche tariffarie di Trump sul settore tecnologico
L’imposizione di tariffe è emersa come un pilastro centrale della strategia economica del Presidente Trump per il suo mandato in corso. Di recente, la Casa Bianca ha annunciato l’implementazione di una tariffa “di base” del 10% sui beni importati a livello globale negli Stati Uniti, con tariffe nettamente più elevate che prendono di mira paesi specifici. In particolare, le importazioni dalla Cina, un attore cruciale nelle catene di fornitura di molte aziende statunitensi, saranno soggette a una sbalorditiva tariffa del 54%.
Conseguenze per il settore tecnologico
Si prevede che le nuove tariffe di Trump avranno ripercussioni su vari settori, colpendo in particolare le aziende Big Tech che dipendono fortemente dalle catene di fornitura in Cina e Messico. Apple, il più grande produttore di smartphone negli Stati Uniti, potrebbe avere difficoltà a mantenere prezzi competitivi per i suoi iPhone una volta che queste tariffe saranno applicate.
Aumenti di prezzo previsti per gli iPhone
Secondo l’analisi di Rosenblatt Securities, Apple potrebbe essere costretta ad aumentare significativamente i prezzi degli iPhone, fino al 43%, per mitigare i costi aumentati associati alle nuove tariffe. Questo scenario implica che gli iPhone importati dalla Cina dovranno affrontare la scoraggiante tariffa del 54%.

Potenziali nuovi prezzi
Per illustrare il potenziale impatto finanziario, l’iPhone 16 standard, che attualmente costa 799 $, potrebbe vedere il suo costo salire a circa 1.142 $.L’iPhone 16 Pro Max potrebbe aumentare da 1.599 $ a circa 2.300 $, mentre persino il modello economico, l’iPhone 16e, potrebbe aumentare da 599 $ a circa 856 $.
Tempistiche degli adeguamenti dei prezzi
Un analista di Rosenblatt Securities ha commentato: “Ci aspettiamo che Apple rinvii qualsiasi aumento importante sui telefoni fino a questo autunno, quando è previsto il lancio del suo iPhone 17, poiché è in genere così che gestisce gli aumenti di prezzo pianificati”.Questo approccio cauto riflette la strategia dell’azienda nel navigare nelle condizioni di mercato in mezzo alle pressioni tariffarie.
Cambiamento delle strategie di produzione
Nonostante gli sforzi di Apple per diversificare la sua base manifatturiera trasferendo parte della produzione in India e Vietnam, queste mosse non garantiranno l’immunità dalle tariffe. L’India attualmente affronta una tariffa del 27% e il Vietnam è soggetto a una tariffa del 46% sulle importazioni, che potrebbe comunque comportare costi significativi per l’azienda.
Conclusione: la strada incerta che ci aspetta
Allo stato attuale, non è ancora chiaro se Apple possa ottenere delle esenzioni da queste tariffe. Se la società non riuscisse a ottenere un’agevolazione, le implicazioni per le sue vendite di iPhone negli Stati Uniti potrebbero essere gravi.
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