
Attenzione: spoiler importanti per Heart Eyes
L’ultima commedia horror di Josh Ruben, Heart Eyes, ha ricevuto grandi elogi per la sua riuscita fusione di generi. Tuttavia, la caratteristica più importante della sceneggiatura è il suo finale a sorpresa, che svela sia l’identità che le motivazioni dietro il famigerato Heart Eyes Killer. Mentre il film è pieno di scene cruente e omicidi creativi, bilancia in modo intrigante questa violenza con una toccante storia d’amore, il tutto integrando meta-commenti sulle commedie romantiche e un intelligente umorismo visivo. I critici hanno particolarmente sottolineato le performance degli attori principali, lodando la loro capacità di navigare la delicata linea tra horror e umorismo.
La trama ruota attorno ai nuovi dipendenti Jay (interpretato da Mason Gooding) e Ally (interpretata da Olivia Holt) mentre cercano di sfuggire a un implacabile killer mascherato il giorno di San Valentino a Seattle. In mezzo al caos, i personaggi riconoscono le loro diverse opinioni sull’amore, che portano a una storia d’amore in erba. Alla fine, riescono a sfuggire al killer abbastanza a lungo da permettere alla loro relazione di sbocciare, ma solo dopo aver scoperto la verità agghiacciante dietro l’identità del killer Heart Eyes.
L’origine e la storia del killer degli occhi a cuore
Il regno del terrore dell’HEK dura due anni


In un allontanamento dai tipici tropi slasher, Heart Eyes si apre con il pubblico già a conoscenza dell’Heart Eyes Killer, chiamato “HEK”.Il film ambienta la scena a Seattle, dove il pubblico riconosce HEK come un serial killer che ha brutalmente assassinato coppie il giorno di San Valentino negli ultimi due anni. Originariamente iniziato la sua serie di atti sulla costa orientale, con atti orribili a Boston e Philadelphia, fa il suo ritorno minaccioso a Seattle, dove reclama vittime in una cantina vinicola e in una spa.
Occhi a cuore – Dettagli chiave |
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Data di rilascio |
Direttore |
Durata |
Bilancio |
Punteggio RT Tomatometer |
Punteggio Metacritic |
7 febbraio 2025 |
Josh Ruben |
97 minuti |
18 milioni di dollari |
82% |
63 |
Il pubblico non solo è a conoscenza del volto di HEK, ma segue anche le sue macabre attività attraverso foto e filmati di sicurezza. Sorprendentemente, HEK ha raccolto una fanbase piuttosto inquietante, dove gli appassionati indossano maschere fatte in casa e lo seguono sui social media. Questo aspetto dei social media conferisce un realismo unico al film, riecheggiando il modo in cui la società contemporanea spesso idolatra personaggi noti.
Il primo killer con gli occhi a cuore: un fanboy devoto
Una recluta impaziente diventa il terzo killer di Heart Eyes

In un colpo di scena, i fan dell’Heart Eyes Killer contribuiscono attivamente al suo regno del terrore, con un personaggio di nome Eli, un “fanboy”, che ne assume il ruolo. Eli viene presentato all’inizio del film mentre partecipa alla brutale scena d’apertura nella cantina, mostrando la profondità della sua devozione. Spinto dall’ammirazione per HEK, Eli segue le orme dell’assassino, portando a una serie di eventi raccapriccianti durante tutto il film.
Mentre la narrazione si dipana, Eli emerge come l’antagonista che insegue Jay e Ally durante una sequenza drive-in evidenziata, solo per incontrare una fine tragica per mano loro. Il modo intelligente in cui il film orchestra i cambi di identità tra le diverse iterazioni dell’Heart Eyes Killer suggerisce che l’intuizione di Eli sulle tattiche dell’assassino abbia giocato un ruolo fondamentale nel suo reclutamento nell’orribile ciclo di violenza.
Detective Shaw e suo marito: i veri killer con gli occhi del cuore
Il ruolo ingannevole del detective Shaw nell’inseguimento dell’HEK

In seguito agli eventi che coinvolgono Eli, viene svelata la vera identità degli Heart Eyes Killers: una coppia, la detective Shaw (interpretata da Jordana Brewster) e suo marito David. Insieme al suo partner, il detective Hobbs (Devon Sawa), Shaw nasconde abilmente la sua vera natura agendo come un’investigatrice che insegue l’assassino. Durante tutto il film, sottili indizi, come l’anello nuziale abbinato scoperto nella cantina, prefigurano il suo oscuro legame con la serie di omicidi.
In un colpo di scena, Shaw e David catturano Jay, costringendo Ally a confrontarsi con i suoi sentimenti mentre la portano alla cappella di San Valentino dove affermano di essersi sposati anni prima. Tuttavia, Jay e Ally riescono a superare in astuzia i loro rapitori, con conseguente conclusione opportunamente violenta che rispecchia i temi del giorno.
La motivazione dietro gli omicidi di Heart Eyes
Una relazione costruita su un amore condiviso per l’omicidio

In un commento satirico sui tropi dei film horror, le motivazioni di David e del detective Shaw sono piacevolmente dirette. La loro relazione è nata in una chat room online, dove hanno scoperto un’attrazione reciproca per l’omicidio. Hanno persino affermato che l’omicidio è la loro forma distintiva di esprimere amore. Come accennato nel film attraverso vari dialoghi, tra cui la frase “Tutti hanno un feticcio”, il feticcio della coppia ruota attorno all’eliminazione delle coppie durante San Valentino.
Potenziale per un sequel: il ritorno del killer dagli occhi a cuore
È probabile che emerga un killer imitatore

Un possibile sequel di Heart Eyes potrebbe approfondire l’emergere di killer imitatori ispirati al precedentemente smascherato HEK, così come l’intricata cultura che circonda il suo fandom. Dato che Internet ha avuto un ruolo cruciale nel collegare Eli agli Shaw, è plausibile che potrebbero emergere nuovi imitatori, che emulano i metodi del famigerato killer.
Con le identità degli Shaw e di Eli svelate e le loro storie che raggiungono il pubblico, sembra altamente probabile che queste rivelazioni provocheranno un’ondata di imitazione e ispirazione. Un film di follow-up potrebbe esplorare creativamente questo fenomeno e approfondire i temi dell’ossessione, dell’idolatria e del fascino agghiacciante dei serial killer.
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