Attenzione! Questo articolo contiene SPOILER per l’episodio 7 di Star Wars: Skeleton Crew. L’ultima puntata dell’emozionante serie di Star Wars, Star Wars: Skeleton Crew , introduce intriganti strati di mistero che circondano l’enigmatico “Supervisore” di At Attin. La mia teoria suggerisce un collegamento potenzialmente significativo con il famigerato Ordine 66. Nel corso della serie, Skeleton Crew dimostra costantemente la sua abilità nell’intrecciare misteri nella narrazione. Mentre le origini di At Attin e l’identità del personaggio di Jude Law, Jod Na Nawood, hanno suscitato molte speculazioni, l’identità del Supervisore rimane un segreto profondamente avvolto.
Come evidenziato di recente nell’episodio 7, l’influenza e il potere del Supervisore sono inequivocabili. La deliberata occultazione della sua identità allude a una rivelazione potenzialmente drammatica. La mia ipotesi è che il Supervisore potrebbe condividere intriganti parallelismi con Jod, forse esercitando capacità ancora maggiori di quelle riconosciute in precedenza, capacità che potrebbero presto essere rivelate al pubblico.
Il supervisore dovrebbe essere in grado di competere alla pari con Jod
Ha bisogno di qualcuno che sia all’altezza del suo livello di minaccia
La conclusione drammatica dell’episodio 7 di Skeleton Crew offre un’atmosfera agghiacciante, mettendo in pericolo i quattro bambini principali e i loro genitori per mano di Jod, che brandisce la spada laser del capitano Tak Rennod ottenuta da Lanupa. Lo status di Jod come utilizzatore della Forza rappresenta una minaccia significativa, anche se i suoi poteri sembrano limitati a funzioni di base come il recupero di oggetti e la liberazione dalle restrizioni. Tuttavia, la sua presenza è molto più pericolosa su At Attin ora che ha una spada laser.
La chiave per contrastare Jod e il suo seguito di pirati risiede nel Supervisore. Gli abitanti di At Attin sembrano in gran parte inesperti nel combattimento o nell’autodifesa, essendo stati isolati dalla violenza della galassia, rendendo l’intervento del Supervisore ancora più cruciale. La loro capacità potrebbe sorprendere man mano che la serie procede.
La spada laser di Jod/Rennod potrebbe essere appartenuta al Supervisore
Le sue origini sono ancora sconosciute
Se la spada laser ora in possesso di Jod appartenesse davvero al Supervisore, allora questo potrebbe creare un feroce scontro tra i due. Le misteriose origini di questa spada laser sollevano interrogativi, poiché presenta un design non riconosciuto e potrebbe plausibilmente essere stata recuperata da Rennod su At Attin. Potrebbe averla ottenuta tramite furto al Supervisore o tramite qualche forma di scambio o accordo. In ogni caso, rimane la possibilità che quest’arma fosse originariamente impugnata dal Supervisore.
In particolare, il design dell’elsa ricorda le spade laser usate dagli Jedi durante l’era dell’Alta Repubblica, caratterizzate dai loro elaborati abbellimenti dorati. Ciò porta alla domanda chiave: perché il Supervisore dovrebbe possedere un’arma del genere? Le origini di Attin potrebbero risalire all’Alta Repubblica, un’epoca in cui gli Jedi prosperarono in tutta la galassia, segnando un’era potente.
Se il Supervisore avesse effettivamente prestato servizio come Jedi dell’Alta Repubblica, questo rappresenterebbe un collegamento esaltante con la più ampia narrazione di Star Wars.
Il supervisore potrebbe essere uno Jedi che si nasconde dall’Ordine 66
Ad Attin sarebbe il posto più sicuro dove stare nascosto
Tutti i Jedi affrontano la mortalità, comprese figure venerabili come Yoda. Ciò solleva la possibilità di una stirpe di Jedi che ricoprono il ruolo di Supervisori su At Attin, incaricati dalla Repubblica per le loro capacità e autorità. Se così fosse, il Supervisore durante l’Ordine 66 avrebbe assistito alla caduta dei propri compagni e probabilmente avrebbe sperimentato una paranoia acuta riguardo alla propria sicurezza.
Ciò potrebbe chiarire le rigide normative sulle comunicazioni e sui viaggi all’interno di At Attin, suggerendo una risposta guidata dalla paura da parte di un leader Jedi che cerca di eludere il rilevamento. Il Supervisore ha probabilmente implementato queste misure estreme, tra cui lo stordimento dei genitori tramite l’invio di un singolo comunicatore, per proteggersi dall’ombra incombente dell’Ordine 66. L’isolamento di At Attin potrebbe rappresentare un nascondiglio ottimale da un evento così catastrofico.
L’introduzione di un altro sopravvissuto alla tragedia dell’Ordine 66 nella tradizione di Star Wars non sarebbe certamente senza precedenti. Ciò potrebbe fornire un formidabile contrappeso a Jod, poiché nessun altro personaggio potrebbe avere una possibilità contro di lui. Una battaglia culminante tra Jod e un potenziale avversario Jedi potrebbe svelare rivelazioni critiche, in particolare per quanto riguarda la vera identità di Jod. Con solo un episodio di Skeleton Crew rimasto, l’impazienza di scoprire l’identità del Supervisore, e se sia davvero uno Jedi, è palpabile.
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