I 10 migliori film così brutti da essere belli degli anni 2010

I 10 migliori film così brutti da essere belli degli anni 2010

Gli anni 2010 sono spesso passati inosservati per aver prodotto film che si dilettano nei propri fallimenti, contribuendo a un sottogenere unico di film che sono irresistibilmente piacevoli nonostante, o forse proprio a causa, dei loro difetti. Mentre gli anni ’90 e i primi anni 2000 sono solitamente associati a titoli iconici “così brutti che sono belli” come Troll 2 e The Room , l’ultimo decennio ha offerto una pletora di passi falsi cinematografici contemporanei che meritano di essere riconosciuti. Chiaramente, il fascino di una cinematografia mal concepita rimane un aspetto fiorente di Hollywood.

I film più ridicoli del decennio possono essere classificati in due stili principali: grandi produzioni da studio che hanno mancato il bersaglio e film indipendenti che esistono in un regno di assurdità propria. Ogni tipo presenta un sapore unico di disastro, dalle decisioni sconcertanti prese da dirigenti ad alto budget alle visioni bizzarramente fuorvianti di creatori indipendenti che rivaleggiano con gente come Tommy Wiseau. Per coloro che si dilettano negli errori cinematografici, gli anni 2010 si distinguono come un tesoro di performance indimenticabili e narrazioni imbarazzanti.

10. Corazzata

Pubblicato nel 2012

La formula per un adattamento fantascientifico e grintoso di un classico gioco per bambini potrebbe sembrare una parodia presa direttamente da uno sketch comico, eppure quel concetto ha trovato realizzazione in Battleship . Questo film interpreta liberamente l’essenza dell’amato gioco di indovinelli, tracciando lo scontro della Marina degli Stati Uniti con gli invasori extraterrestri. Il risultato, tuttavia, è paradossalmente meno coinvolgente del semplice gioco da tavolo in sé.

Eppure, in mezzo a questo caos cinematografico si nasconde un tesoro di umorismo involontario. Alexander Skarsgård offre una performance solenne esilarante, mentre Taylor Kitsch e Rihanna aggiungono strati di energia e imbarazzo che accrescono il potenziale comico del film. La forte dipendenza del film dalla CGI non fa che accrescere l’assurdità, rendendolo uno spettacolo indimenticabile di disavventure.

9. Gatti

Pubblicato nel 2019

Mentre recenti adattamenti di musical, come Wicked: Part One , hanno ottenuto un notevole successo, Cats funge da racconto ammonitore sull’adattamento di materiale originale privo di coerenza. Il film presenta un cast stellare trasformato in bizzarre creature CGI, con il risultato di un’esperienza cinematografica davvero da incubo.

Dal surreale volto baffuto di Dame Judi Dench alle inquietanti immagini di scarafaggi danzanti, Cats è diverso da qualsiasi altro film. La sua trama incomprensibile è incentrata su una tribù di felini sgargianti che competono per la possibilità di ascendere al “Cielo Celeste”. Questa narrazione senza senso, unita alle voci di un cosiddetto “taglio del buco del culo”, non fa che aumentare il fascino sconcertante del film.

8. Birdemic: shock e terrore

Pubblicato nel 2010

Il genere horror spesso abbraccia film oltraggiosi, ma Birdemic: Shock and Terror riesce a catturare l’attenzione attraverso la sua interpretazione sincera ma atroce. Questo film, con un budget minuscolo che non basterebbe ad acquistare un’auto usata, trae spunto dal classico di Alfred Hitchcock Gli uccelli , offrendo al contempo la sua personale svolta unica.

Il suo stile cinematografico da guerriglia risplende con la recitazione amatoriale, gli effetti speciali ridicoli e le location pubbliche per le riprese senza licenza. Ciò che ne accresce il fascino è un tentativo piuttosto serio di trasmettere un messaggio politico sul cambiamento climatico, anche se in modo contorto. Guardare Birdemic con gli amici suscita un’ondata di risate e commenti critici, consolidando il suo status di classico di culto.

7. L’uomo che dice addio

Pubblicato nel 2017

The Bye Bye Man, pur vantando un budget maggiore di Birdemic , vacilla notevolmente nell’esecuzione. La trama segue tre studenti universitari che scoprono una maledizione inquietante che li conduce lungo un oscuro sentiero di follia e omicidio. Sfortunatamente, i tentativi di orrore del film si dissolvono in una serie di momenti ridicoli.

Con una premessa stravagante e un antagonista dal nome inverosimile, il film diventa involontariamente comico. Aggiungete a ciò la totale mancanza di alchimia tra i protagonisti, e non si può fare a meno di crogiolarsi nei fallimenti del film. Il suo slogan, “Non pensarlo, non dirlo”, diventa più assurdamente ironico man mano che il film si svolge.

6. Il fanatico

Pubblicato nel 2019

Un altro flop notevole con John Travolta, The Fanatic , segue Moose, un fan eccessivamente devoto di un attore. Questo thriller fuorviante non solo si muove attraverso territori scomodi riguardanti la salute mentale, ma mette anche in mostra la disastrosa interpretazione del personaggio da parte di Travolta. Diretto da Fred Durst dei Limp Bizkit, il film diventa uno spettacolo assurdo di per sé.

Invece di raggiungere la tensione voluta, si trasforma in una commedia involontaria con una serie di scelte disastrose. La bizzarra rappresentazione di Moose da parte di Travolta, completa di un taglio di capelli poco lusinghiero, giustapposta alla goffa regia di Durst, rende questo film una visione indimenticabile, anche se imbarazzante.

5. Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Pubblicato nel 2019

Il capitolo conclusivo della trilogia sequel di Star Wars ha sprecato ogni buona volontà dai suoi predecessori in The Rise of Skywalker . Seguendo la natura divisiva di The Last Jedi , questo film ha tentato di correggere la rotta, ma è inciampato in un pantano di narrazioni e buchi di trama.

Dal momento in cui introduce la frase ridicola “In qualche modo, Palpatine è tornato”, il film fa deragliare qualsiasi narrazione coerente. Il ricorso a richiami nostalgici uniti a elementi di trama vuoti rende il film un esercizio di frustrazione, rendendolo un candidato ideale per essere così brutto da essere bello.

4. La razza umana

Pubblicato nel 2013

Un gioiello indie, The Human Race mescola concetti ambiziosi con un’esecuzione selvaggiamente orrenda. È incentrato su un gruppo arbitrario di individui strappati alle loro vite e gettati in un gioco mortale, dove solo coloro che continuano a correre possono sopravvivere.

La qualità amatoriale della produzione traspare da interpretazioni bizzarre e colpi di scena assurdi e bizzarri, consolidando il suo posto nella categoria dei così brutti da essere belli. La narrazione caotica culmina in un colpo di scena sconvolgente, rendendo quasi impossibile non apprezzarne la totale assurdità.

3. Battaglia di cibo!

Pubblicato nel 2012

Trovare un film d’animazione veramente ridicolo è una rarità, ma Foodfight! infrange questa convinzione. Con Charlie Sheen nel ruolo di Dex Dogtective, questa narrazione contorta ruota attorno alla battaglia contro Brand X, un’entità malvagia che minaccia il mondo delle mascotte alimentari.

L’animazione stridente e i dialoghi stridenti contribuiscono a un’esperienza visiva che oscilla tra lo sconcertante e l’esilarante. Foodfight! mette in mostra una peculiare miscela di commercialismo e ridicolo slapstick, consolidando la sua reputazione come uno dei peggiori film mai realizzati.

2. Guidare arrabbiato

Pubblicato nel 2011

Nessuna discussione sui film così brutti da essere belli può trascurare Nicolas Cage, la cui interpretazione in Drive Angry esemplifica la sua inclinazione per la gloriosa assurdità. Cage interpreta John Milton, un eroe maniaco in missione per salvare la figlia da una setta satanica, posizionandolo in scenari che sfidano la realtà.

Il film si crogiola nella sua violenza esagerata e nelle situazioni assurde, consolidando il suo posto come capolavoro involontario del cinema d’azione. Le gesta di Cage trasformano quello che dovrebbe essere un film horror-action standard in uno spettacolo oltraggioso.

1. Papà non sa ballare

Pubblicato nel 2012

Per i veri intenditori di brutti film, Daddy Can’t Dance presenta un’esperienza unica e imbarazzante che ora è relegata alle vendite di DVD oscure tramite il sito web del suo creatore. La trama segue un padre anziano che partecipa a una gara di breakdance per finanziare le cure mediche della figlia, dando vita a innumerevoli momenti bizzarri e imbarazzanti.

Questo film combina bizzarre scelte narrative con un umorismo arcaico e un focus sul progetto preferito del regista, un portabicchieri portatile, rendendolo una rappresentazione per eccellenza di come non fare un film. La sua totale mancanza di autocoscienza lo eleva a brillantezza, rendendolo un must per coloro che sono interessati al regno del cinema tristemente fuorviante.

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