Il controverso remake di Tim Burton, risalente a 20 anni fa, ottiene un successo in streaming, mantenendo record unici dopo tre film con scarsi risultati

Il controverso remake di Tim Burton, risalente a 20 anni fa, ottiene un successo in streaming, mantenendo record unici dopo tre film con scarsi risultati

Charlie and the Chocolate Factory di Tim Burton ha recentemente sperimentato una rinascita sulle piattaforme di streaming, consolidando il suo status di uno dei suoi film più amati nonostante abbia ricevuto un mix di recensioni negative. L’adattamento del classico racconto di Roald Dahl è da tempo un argomento di discussione a causa dell’estetica gotica di Burton e delle scelte narrative non convenzionali. Il successo continuo di questo film su Max spinge a un esame più attento della sua eredità, del suo impatto e delle opinioni divisive che continua a evocare.

L’interpretazione unica di Burton dei racconti classici spesso suscita polemiche; ha realizzato due remake live-action per la Disney, uno dei quali ha raggiunto un livello di acclamazione che potrebbe essere ineguagliato nella sua carriera. Tuttavia, nel suo ampio portfolio, Charlie and the Chocolate Factory si distingue come un’opera innegabilmente “burtoniana”, che mette in mostra il talento distintivo del regista. Mentre un altro titolo si unisce alle fila dei suoi film disponibili su Max, è evidente che le audaci decisioni artistiche di Burton riecheggiano tra il pubblico, sia che risuonino positivamente o negativamente.

La fabbrica di cioccolato di Charlie: il remake più votato di Tim Burton

I punteggi dei critici di Charlie e la fabbrica di cioccolato si avvicinano alle sue opere originali

L'attore Johnny Depp nel ruolo di Willy Wonka in La fabbrica di cioccolato.

Nella vasta filmografia di Tim Burton, i suoi remake occupano una categoria distinta. Sebbene questi adattamenti possano non raggiungere le vette delle sue creazioni originali, in genere meritano una visione. In particolare, escludendo progetti come Frankenweenie e Batman, che variano per natura, Charlie and the Chocolate Factory vanta un impressionante punteggio di Rotten Tomatoes dell’83%, rendendolo il remake di Burton con il punteggio più alto.

Punteggi RT dei remake di Tim Burton

Titolo Punteggio dei critici Punteggio del pubblico Botteghino in tutto il mondo Bilancio
Il pianeta delle scimmie (2001) 43% 27% $362.211.740 100.000.000 di dollari
La fabbrica di cioccolato di Charlie (2005) 83% 51% $474.968.763 150.000.000 di dollari
Alice nel paese delle meraviglie (2010) 50% 55% $ 1.025.467.110 150.000.000 di dollari
Ombre scure (2012) 35% 46% $245.527.149 150.000.000 di dollari
Il ritorno del re (2019) 46% 47% $353.284.621 150.000.000 di dollari

L’adattamento del 2005 eclissa significativamente altri remake di oltre 30 punti percentuali, superando persino Alice nel paese delle meraviglie, che rimane il più alto incasso al botteghino di Burton. Mentre i punteggi dei critici si allineano più da vicino con i film originali di Burton come La sposa cadavere, Beetlejuice e Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, il suo punteggio del pubblico è notevolmente più basso, oscillando tra la risposta della critica dei suoi altri adattamenti, in particolare vicino al famigerato Dumbo. Questa divergenza tra le prospettive dei critici e del pubblico evidenzia sia i punti di forza che le debolezze dell’adattamento.

Comprendere la polarizzazione delle recensioni di Charlie e la fabbrica di cioccolato

La visione oscura e artistica di Tim Burton: una fonte di divisione

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Una delle discussioni principali che circondano l’adattamento di Burton verte sulle sue differenze rispetto all’iconico film del 1971. I fan di Gene Wilder, la cui interpretazione di Wonka trasudava fascino e un pizzico di malizia, spesso faticano ad accettare l’interpretazione eccentrica e goffa di Johnny Depp. Inoltre, mentre l’originale Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è intriso di meraviglia e cuore, la versione di Burton si addentra in un regno più oscuro che può sembrare brusco e eccessivamente esplicativo, soprattutto per quanto riguarda la storia passata di Wonka.

I critici in genere applaudono l’adattamento di Burton per la sua fedeltà al materiale originale e per la sua distintiva influenza artistica.È interessante notare che lo stesso Roald Dahl fu critico nei confronti della rappresentazione di Wilder, sostenendo che il film del 1971 era eccessivamente sentimentale, il che avrebbe potenzialmente convalidato l’interpretazione più cupa di Burton. In definitiva, similmente all’imprevedibile successo di Alice nel paese delle meraviglie, i fan di Charlie e la fabbrica di cioccolato apprezzano le immagini gotiche e oniriche di Burton, che servono anche come base per il disprezzo degli altri.

Il prossimo progetto di Tim Burton: un ritorno speranzoso al favore di critica e pubblico

Dopo Beetlejuice 2, la prossima avventura di Burton potrebbe essere un entusiasmante remake di fantascienza

Tim Burton, Nancy di L'attacco dei giganti e Beetlejuice
Immagine personalizzata di Sophie Evans

Con il successo di Beetlejuice, il ritorno di Burton al cinema ha scatenato discussioni sulla possibilità di replicare il trionfo al botteghino dei suoi primi lavori come Batman. Tuttavia, il suo prossimo progetto è destinato ad affrontare la sfida di conquistare ancora una volta sia la critica che il pubblico. Mentre contempla il rifacimento del classico cult Attack of the 50ft Woman, potrebbe avere l’opportunità di trasformare la sua recente serie di remake meno favorevoli in un successo, soprattutto attingendo a un genere che risuona profondamente con lui.

Sebbene Burton non abbia ancora confermato del tutto i suoi piani, la prospettiva di rivisitare questo tesoro di fantascienza degli anni ’50 potrebbe dargli l’opportunità di produrre un film che riscuota successo sia dalla critica che dal pubblico, simile all’inaspettato successo di La fabbrica di cioccolato di Charlie.

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