The Walking Dead: una rappresentazione realistica della risposta dell’umanità al collasso della civiltà

The Walking Dead: una rappresentazione realistica della risposta dell’umanità al collasso della civiltà

Al centro delle scelte narrative di Robert Kirkman nella serie a fumetti The Walking Dead c’è una profonda indagine filosofica sulla natura e la civiltà umana. Questo dilemma ha occupato i pensatori nel corso della storia. Kirkman ha affermato che la premessa della serie ruota attorno all’idea che, in caso di collasso sociale, “l’umanità si rivolterebbe l’una contro l’altra”.

Copertina variante di Walking Dead Deluxe #105, Negan invita il lettore in una stanza dove sta torturando un uomo

Kirkman impiega ingegnosamente il concetto di zombie come catalizzatore per il crollo della civiltà, consentendogli di esplorare il modo in cui i suoi personaggi affrontano un caos straordinario. Mentre i risultati sono prevalentemente cupi, Kirkman ha anche espresso il desiderio di coltivare una prospettiva più ottimistica.

L’intuizione filosofica di Kirkman nelle pagine delle lettere di “TWD”: la natura dell’umanità

Copertina variante di Walking Dead Deluxe #105, Carl Grimes urla e punta una pistola

Nella sezione delle lettere di Walking Dead #105, Kirkman elabora le sue opinioni sulla risposta dell’umanità a situazioni catastrofiche. Le sue frequenti discussioni con Scott Gimple, lo showrunner dell’adattamento televisivo di AMC, hanno fornito una piattaforma per esplorare queste questioni importanti. Kirkman ha osservato:

Ne parlo spesso con Scott Gimple nella writer’s room di The Walking Dead. Molto di ciò che accade in questo libro è dovuto alla mia convinzione che se la civiltà dovesse crollare, non ci uniremmo, ci rivolteremmo l’uno contro l’altro. Il che, per estensione, sembra significare che credo che le persone siano intrinsecamente cattive e che la civiltà le tenga a bada. Non credo di crederci davvero; penso piuttosto che sia POSSIBILMENTE vero. Sono grato quando sento storie di persone che si uniscono per affrontare [l’uragano] Sandy, perché sembra che io mi sbagli.

Questa prospettiva offre spunti su come The Walking Dead affronti questioni essenziali sull’esperienza umana, rendendolo un’opera letteraria di pregio.

La narrazione di Kirkman incarna una prospettiva hobbesiana, soprattutto perché la serie si evolve per concentrarsi sulla ricostruzione del “contratto sociale”. I pensieri espressi da Kirkman riecheggiano teorie risalenti a millenni fa, in particolare articolate da Thomas Hobbes che ha caratterizzato lo stato di natura come “cattivo, brutale e breve”, una condizione che la civiltà cerca di mitigare. Le lotte affrontate dai personaggi di The Walking Dead illustrano proprio questa filosofia, particolarmente evidente nei capitoli successivi in ​​cui un rinnovato ordine sociale è al centro della scena.

Negan: un riflesso della dualità dell’umanità nella visione di Kirkman

La doppia natura di Negan: un riflesso della natura umana

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L’esplorazione filosofica di Kirkman è esemplificata dalla sua decisione di illustrare che, sebbene gli zombie rappresentino una minaccia persistente, non sono il pericolo più significativo in questo mondo in frantumi. L’attenzione su antagonisti umani sempre più malevoli non serve solo come espediente narrativo, ma anche come commento sulla discesa morale dell’umanità. Negan, introdotto in Walking Dead #100, incarna la visione pessimistica di Kirkman della natura umana, ma in seguito si evolve in un personaggio che rappresenta il potenziale di redenzione, sottolineando che l’umanità può riprendersi e ricostruire anche dai suoi momenti più bui.

La narrazione attenta di Kirkman contribuisce alla risonanza duratura del fumetto

The Walking Dead Deluxe #105 – Copertina principale di David Finch e Dave McCaig

Copertina principale di Walking Dead Deluxe #105, Carl con la ferita all'occhio non fasciata, faccia a faccia con Negan

Concludendo le sue osservazioni in Walking Dead #105, Kirkman ha riflettuto sulle risposte alle crisi contemporanee, come l’uragano Sandy, sottolineando la sua gratitudine per gli esempi che sfidano le sue visioni pessimistiche sulla natura umana. Con il progredire della serie, l’interazione tra le migliori e peggiori risposte dell’umanità alle minacce esistenziali è diventata un tema centrale. Riesaminando i pensieri di Kirkman del 2012 attraverso la lente della serie completa, si rivela un dialogo complesso sulla resilienza umana.

In definitiva, le indagini di Robert Kirkman sul potenziale collasso sociale servono da specchio che riflette sia gli aspetti più oscuri che quelli più speranzosi dell’umanità. Questa dualità è ciò che eleva The Walking Dead oltre il mero intrattenimento a un significativo commento sul comportamento umano in circostanze terribili, incarnando preziose critiche letterarie e culturali.

The Walking Dead Deluxe #105 è attualmente disponibile presso Image Comics.

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