
My Hero Academia si distingue come una delle serie anime shonen più amate a livello mondiale, ottenendo consensi per i suoi personaggi dinamici e brillantemente realizzati. Mentre abbondano numerose narrazioni nel genere dei supereroi, poche risuonano in modo così profondo e ampio come My Hero Academia, che ha affascinato il pubblico nell’ultimo decennio.
Sebbene la progressione dei personaggi durante la serie sia eccezionale, è un luogo comune pensare che gli eroi siano gli unici responsabili del successo della serie. In verità, la serie si guadagna i suoi elogi principalmente grazie ai suoi cattivi. Eroi come All Might incarnano qualità ammirevoli di speranza e forza, ma sono i viaggi avvincenti di tre cattivi in particolare a rubare davvero la scena con i loro intricati archi narrativi.
Scopriamo i migliori cattivi: Shigaraki, Dabi e Toga
Personaggi coinvolgenti che riflettono le preoccupazioni della società









Il trio di Shigaraki Tomura, Toga Himiko e Toya Todoroki (Dabi) incarna la profondità che spesso manca nei tipici antagonisti degli anime. La tragica storia passata di ogni cattivo illumina le loro azioni, motivazioni e caratteristiche uniche. Nonostante siano cattivi, suscitano simpatia negli spettatori a causa del rifiuto del mondo che hanno dovuto affrontare, spingendoli a formare la League of Villains per disperazione e sete di accettazione.
Un utente su X, @shiggisshot, nota giustamente che questi cattivi creano una cornice in cui gli eroi possono prosperare, fornendo loro uno scopo per proteggere la società. Senza le minacce poste da queste figure oscure, eroi iconici come All Might non avrebbero alcun ruolo da svolgere. Tuttavia, My Hero Academia assicura che questi cattivi non sono solo forze malevole, ma piuttosto personaggi significativi che accrescono il peso emotivo della serie, esponendo i difetti all’interno della società degli eroi, come la disparità di trattamento verso coloro che hanno Quirk insoliti o temuti rispetto a quelli più socialmente accettabili come quello di Bakugo.
Shigaraki: il prodotto del tradimento
Il trauma dà profondità a Shigaraki

Shigaraki presenta una narrazione intricata che supera persino quella di All For One, la figura oscura che lo ha manipolato. Un tempo Tenko Shimura, Shigaraki è stato abbandonato dagli eroi quando ne aveva più bisogno, il che ha alimentato il suo odio nei loro confronti. Il tragico malfunzionamento del suo Quirk ha portato alla perdita della sua famiglia, costringendolo a una vita di rabbia e vendetta contro una società che lo ha deluso.
La narrazione di Shigaraki si evolve in un’esplorazione dei difetti della società, illustrati dal suo graduale passaggio da vittima a cattivo. Persino Deku, il protagonista della serie, inizia a immedesimarsi in Shigaraki, rivelando le sue paure e il suo dolore più intimi. Questa trasformazione sottolinea l’importanza di affrontare le carenze della società e di garantire che le vittime di traumi ricevano l’aiuto di cui hanno bisogno invece di essere lasciate a soffrire da sole.
La ricerca di Dabi per la chiusura
Una relazione dolorosa alimenta la sua rabbia

La trama di Dabi è parallela a quella di Shigaraki in complessità, ma diverge significativamente in origine. Cresciuto sotto la mano oppressiva del padre Endeavor, Dabi si sentiva un emarginato, il che lo spingeva verso la ribellione. La sua tragica storia di abbandono e abuso non gli ha lasciato solo cicatrici fisiche, ma anche ferite emotive che hanno perpetuato il suo desiderio di vendetta contro la famiglia che lo aveva tradito.
Nella sua ricerca di vendetta, Dabi vive un momento di redenzione. Alla fine trova il perdono con Shoto, ma la sua tragica fine funge da toccante testimonianza delle conseguenze distruttive degli abusi familiari. La storia di Dabi lo posiziona come un personaggio che sfida l’idealizzazione dell’eroismo, rivelando le verità spesso nascoste dietro personaggi celebrati.
Il viaggio straziante di Toga
Un appello urgente al cambiamento

La narrazione di Toga è forse la più tragica. Continuamente fraintesa e scartata a causa del suo Quirk, Transform, cerca l’accettazione solo per trovare l’abbandono quando il suo vero sé viene rivelato. La sua affiliazione con la League of Villains deriva da un disperato tentativo di appartenenza, fungendo da agghiacciante promemoria delle conseguenze del rifiuto sociale.
L’atto di eroismo estremo di Toga, il sacrificio di sé stessa per Ochaco, riassume la sua lotta e sottolinea il disperato bisogno di sistemi di supporto sociale per coloro che lottano con abilità stigmatizzate. La sua tragica scomparsa spinge Ochaco a fondare un’organizzazione dedicata ad aiutare i bambini che affrontano sfide simili, offrendo un raggio di speranza in mezzo all’oscurità.
Lezioni dai cattivi di My Hero Academia
Narrazioni trasformative che ispirano il cambiamento

Ognuno di questi cattivi condivide un profondo arco narrativo che trascende il semplice antagonismo. Con design indimenticabili e abilità uniche, Shigaraki, Dabi e Toga insegnano lezioni essenziali attraverso le loro storie. Mentre i loro percorsi comportano danni e caos, i cambiamenti sociali provocati dalle loro lotte sottolineano il bisogno cruciale di empatia e intervento di fronte alle avversità.
Le loro complesse rappresentazioni non solo arricchiscono il panorama narrativo di My Hero Academia, ma ci ricordano anche quanto sia importante affrontare le problematiche sociali che danno vita a tali personaggi.
Fonte: @shiggisshot su X
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