
Il mondo dei videogiochi ha visto storie e meccaniche di gioco straordinarie, e due titoli di spicco di PlayStation Studios sono The Last of Us e Days Gone. Entrambi hanno conquistato un seguito affezionato, offrendo esperienze uniche: dalle emozionanti avventure di Deacon attraverso l’Oregon ai contrasti emozionanti di Abby ed Ellie. Da fan di lunga data di entrambi, mi ritrovo attratto dai mondi intricati che presentano.
È importante riconoscere che questi giochi sono agli antipodi in termini di gameplay e stile. Questo netto contrasto è proprio ciò che mi spinge a fare paragoni tra loro. Unitevi a me mentre esploro vari aspetti di ogni titolo, offrendo spunti basati sul loro ampio appeal e sulle mie esperienze personali.
8 Esplorazione
Giorni andati

La serie The Last of Us è nota per la sua qualità cinematografica e il gameplay strutturato. Al contrario, Days Gone abbraccia un formato open-world che offre ai giocatori una maggiore libertà di esplorazione. Sebbene alcuni critici sostengano che lo scenario di Days Gone possa apparire generico, compensa con interazioni e incontri significativi in tutto il suo mondo.
Guidare la moto Drifter di Deacon, completamente personalizzabile, aggiunge un ulteriore livello di divertimento, soprattutto durante le intense battaglie dell’Orda: sono questi momenti esaltanti a rendere l’esplorazione di Days Gone un momento clou.
7 Narrativa
L’ultimo di noi

L’originale The Last of Us ha lasciato un segno indelebile nel panorama videoludico con la sua narrazione ricca di emozioni incentrata su Joel ed Ellie. Nonostante il suo controverso sequel, la profondità narrativa rimane un tratto distintivo della serie.
Al confronto, Days Gone presenta una storia interessante, ma il ritmo è incerto. Un certo colpo di scena – che rivela la sopravvivenza di Sarah – mi ha lasciato con sentimenti contrastanti a lungo dopo aver completato il gioco. Sebbene entrambe le serie abbiano i loro pregi, propendo per la narrazione profondamente coinvolgente e cinematografica di The Last of Us.
6 personaggi
L’ultimo di noi

Una narrazione forte è spesso sostenuta da personaggi avvincenti, e The Last of Us eccelle in questo. I personaggi non sono solo una parte della storia; ne sono il cuore, alimentando coinvolgimento e interesse.
Deacon di Days Gone possiede un fascino burbero e momenti di umorismo che risuonano, soprattutto durante le sue interazioni con Boozer. Tuttavia, la profondità emotiva e le interpretazioni vocali stellari di The Last of Us elevano i suoi personaggi a un livello di complessità raramente visto nei videogiochi, facendolo sembrare una produzione A24.
5 Combat
Cravatta
Entrambi i giochi offrono esperienze di combattimento distinte ma concrete, che mantengono i giocatori coinvolti. La possibilità di scegliere tra furtività o scontro diretto aggiunge profondità a ogni incontro, che si tratti di eliminare i nemici silenziosamente in The Last of Us o di usare la forza bruta contro orde di Freaker in Days Gone.
Gli elementi survival giocano un ruolo cruciale in entrambi i titoli, richiedendo ai giocatori di gestire le risorse con saggezza. Nonostante si sostenga che The Last of Us Part II migliori la formula di combattimento, è giusto apprezzare come entrambi i giochi mantengano la tensione nei loro sistemi di conflitto.
4 Colonna sonora
L’ultimo di noi

Sebbene Days Gone abbia brani eccezionali, la colonna sonora di The Last of Us, composta da Gustavo Santaolalla, è unica nel suo genere. Ogni traccia ha un suono profondo, riflettendo spesso le emozioni e i percorsi dei personaggi.
Questa abilità musicale accentua i momenti cruciali della storia e si imprime nella memoria del giocatore, creando un impatto duraturo che incarna l’essenza di entrambi i giochi.
3 Varietà e design dei nemici
Cravatta
Entrambi i titoli presentano una serie di nemici che presentano sfide uniche. Mentre i Clicker e i Bloater di The Last of Us sono iconici, Days Gone offre i suoi nemici memorabili, come lo Screamer e i Newt. Ogni gioco introduce incontri scriptati che imprimono momenti indimenticabili nell’esperienza del giocatore.
2 Immagini
L’ultimo di noi

La fedeltà visiva di The Last of Us è difficile da mettere in discussione. L’intricato design degli ambienti e la grafica mozzafiato rivaleggiano con alcuni dei migliori motori del settore. Vivere la sua bellezza su PS4 rimane un ricordo indelebile per molti.
La rigiocabilità è ulteriormente migliorata dalle animazioni dettagliate e dalle espressioni dei personaggi che danno davvero vita al mondo di gioco. Questa eccellenza grafica consolida The Last of Us come un’esperienza visivamente coinvolgente.
1 vincitore
L’ultimo di noi

In definitiva, entrambi i titoli sono eccezionali a modo loro. Tuttavia, considerando tutti i fattori, dalla narrativa al gameplay, The Last of Us rimane il campione indiscusso. Ho bei ricordi di Days Gone e credo che abbia ancora del potenziale per future espansioni, ma l’avvio difficile della serie con Sony potrebbe offuscarne le prospettive.
In ogni caso, entrambi i giochi sono esperienze degne di nota: uno è un celebre viaggio cinematografico, l’altro una perla sottovalutata del genere survival open-world. Assicuratevi di provarli entrambi!
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