L’influenza di un classico manga sul capolavoro a fumetti di Frank Miller

L’influenza di un classico manga sul capolavoro a fumetti di Frank Miller

Frank Miller, una figura monumentale nella storia del fumetto americano, ha creato un corpus di opere che non è solo eterogeneo e di impatto, ma anche radicato in una moltitudine di influenze artistiche. Mentre la maggior parte degli osservatori può concentrarsi sui suoi legami con la cultura occidentale e il film noir di metà secolo, la portata della sua ispirazione si estende ben oltre queste influenze.

I capolavori di Miller hanno innegabilmente rimodellato il genere dei supereroi, facendolo progredire nell’era contemporanea. Eppure, come lui stesso ammette candidamente, una delle ispirazioni più significative proviene da un regno inaspettato: i manga giapponesi. Questa miscela eclettica di influenze rivela un legame più profondo con le tradizioni narrative che si trovano nell’arte dei fumetti a livello globale.

Il significato del lupo solitario e del cucciolo nel viaggio di Miller

Miller: un otaku notevole

Copertina del volume 3 di Lone Wolf and Cub
Copertina del volume 5 di Lone Wolf and Cub
Copertina del volume 4 di Lone Wolf and Cub
Copertina del volume 1 di Lone Wolf and Cub
Copertina del volume 2 di Lone Wolf and Cub

I manga giapponesi, in particolare Lone Wolf and Cub, hanno profondamente influenzato la prospettiva artistica di Frank Miller. Nel libro Studio Space – The World’s Greatest Comic Illustrators at Work di Joel Matthews e Gary Marshall, Miller parla apertamente della sua ammirazione di lunga data per la cultura giapponese. Descrive la sua estetica come incredibilmente “iperrealistica”.Tuttavia, è stato il suo primo incontro con la serie rivoluzionaria di Kazuo Koike e Goseki Kojima *Lone Wolf and Cub* a stabilirne fermamente l’impatto sul suo percorso creativo:

“Adoro il modo in cui i giapponesi combinano così sfacciatamente sesso e violenza in un modo che gli occidentali rifuggono, creando un approccio mistico esagerato che sembra più vero del mondo reale.” – Frank Miller

La saga di *Lone Wolf and Cub* racconta il doloroso viaggio di Ogami Ittō, un ex boia shogun che, dopo essere stato incastrato e aver perso tutto, intraprende una missione vendicativa insieme al figlio neonato, Daigorō. Questa narrazione di resilienza di fronte al tradimento e alla perdita risuona potentemente in tutta l’opera di Miller.

Come il lupo solitario e il cucciolo hanno plasmato il Ronin di Miller

Echi di protagonisti e temi

Immagine del pannello di Ronin di Frank Miller

L’influenza di *Lone Wolf and Cub* è particolarmente pronunciata nel lavoro di Miller, specialmente in progetti come *Sin City* e *The Dark Knight Returns*, ma forse più esplicitamente in *Ronin*.Miller descrive *Ronin* come “il fumetto dei suoi sogni” e in una recente intervista con Zack Snyder per Inverse, riconosce il ruolo fondamentale che *Lone Wolf and Cub* ha avuto nel plasmare la sua visione creativa per questo titolo iconico.

*Ronin* è essenzialmente l’omaggio di Miller a *Lone Wolf and Cub*, con entrambe le narrazioni che presentano un samurai senza padrone in una ricerca incessante di vendetta. Si immergono in temi simili di solitudine, onore e complessità morali del codice del bushido. Inoltre, le illustrazioni di *Ronin* riflettono uno stile visivo fortemente influenzato dal manga, sottolineando quanto Miller abbia profondamente intrecciato queste ispirazioni nella cultura dei fumetti americani.

Questa convergenza tra narrazione occidentale e orientale dimostra non solo la versatilità di Miller come creatore, ma evidenzia anche la più ampia eredità dell’influenza dei manga sui fumetti americani, un’influenza che continua a risuonare ancora oggi.

Fonti: Studio Space – I più grandi illustratori di fumetti al lavoro, Inverse

Fonte e immagini

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