I vantaggi di Kathleen Kennedy che continua a lavorare alla Lucasfilm

I vantaggi di Kathleen Kennedy che continua a lavorare alla Lucasfilm

Di recente, sono emerse delle speculazioni sul fatto che Kathleen Kennedy, Presidente della Lucasfilm, potrebbe andare in pensione nel 2025. Tuttavia, lei ha decisamente dissipato queste voci e la sua decisione di rimanere al timone della Lucasfilm è, senza dubbio, uno sviluppo positivo per l’iconico studio.

Con un’eredità impressionante come produttrice di classici come ET e il franchise di Indiana Jones, Kennedy porta un’esperienza inestimabile al suo ruolo. Le sue strette collaborazioni con registi influenti come George Lucas la posizionano in modo unico per portare avanti la ricca eredità della Lucasfilm, indipendentemente dalle critiche persistenti di alcune fazioni della comunità dei fan.

In una recente intervista, Kennedy ha affermato con enfasi: “La verità è, e voglio solo dirlo forte e chiaro, che non mi ritirerò. Non mi ritirerò mai dal cinema. Morirò facendo film”.Questa rivelazione ha scatenato l’entusiasmo tra i sostenitori, lasciando delusi i critici.

La controversia che circonda Kennedy è in parte alimentata dal suo impegno nel diversificare le narrazioni all’interno dell’universo di Star Wars. Sebbene la spinta verso l’inclusività non abbia sempre avuto successo, è sconfortante osservare il vetriolo online rivolto ad attori come John Boyega, Kelly Marie Tran e Daisy Ridley per il solo fatto di essere parte del franchise. Purtroppo, Lucasfilm non aveva precedentemente condannato le molestie subite da questi individui.

Tuttavia, nel caso di Moses Ingram durante la serie di Obi-Wan Kenobi, la Lucasfilm ha finalmente preso posizione contro la reazione negativa che ha sperimentato. Sfortunatamente, questa situazione si è trasformata in ulteriori critiche rivolte a Kennedy per aver promosso una narrazione più inclusiva. Frasi come “La Forza è Donna” non dovrebbero suscitare indignazione, eppure hanno portato a una significativa negatività rivolta a Kennedy e alle donne coinvolte nel franchise.

Le ricorrenti richieste di “sbarazzarsi di Kennedy” o le false affermazioni del suo imminente ritiro potrebbero riflettere una preoccupante vena di sessismo. L’insoddisfazione radicata nella presenza delle donne nei film di Star Wars è davvero giustificabile?

Mentre il futuro pensionamento di Kennedy resta incerto, è fondamentale riconoscere la sua eredità e il significato della sua presenza alla Lucasfilm. Cedere alla pressione tossica di una minoranza rumorosa renderebbe un disservizio a tutti i soggetti coinvolti.

Combattere la tossicità nel fandom di Star Wars

La reazione contro le proprietà della Lucasfilm spesso deriva da percezioni radicate dei suoi personaggi. Sulla scia di The Last Jedi, è chiaro che gran parte dell’indignazione riguardava meno il film in sé e più le interpretazioni individuali di personaggi affermati come Luke Skywalker.

Uno degli aspetti che apprezzo di Kennedy è la sua persistenza nel promuovere narrazioni che valorizzano il franchise, anche in mezzo alle reazioni negative di un gruppo relativamente piccolo di fan scontenti. Come sostenitore degli sforzi della Lucasfilm, mi ricordo che il loro malcontento non riflette i miei sentimenti.

Guardando al futuro, non vedo l’ora di vedere come Kennedy continuerà a dare forma al futuro del franchise.

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