Sebbene il primo capitolo di Den of Thieves abbia riscosso un successo impressionante e abbia suscitato una notevole attesa per un sequel, ci sono voluti ben sette anni prima che Den of Thieves 2: Pantera raggiungesse finalmente il pubblico. Questo ritardo è attribuito a una serie di sfide del mondo reale. Christian Gudegast, lo sceneggiatore e regista del film originale, torna per guidare questo entusiasmante sequel, che segue il personaggio di Gerard Butler, Big Nick, mentre insegue Donnie Wilson di O’Shea Jackson Jr. Questa volta, Wilson sta pianificando un’audace rapina ispirata alla famigerata rapina di diamanti di Anversa del 2003, ora ambientata sullo sfondo dell’Europa.
Il cast di Den of Thieves 2 è impressionante, con non solo Butler e Jackson ma anche Antonio Bustorff, Cristian Solimeno e Dino Kelly. Il film originale è stato presentato in anteprima il 19 gennaio 2018 e il sequel dovrebbe debuttare quasi esattamente sette anni dopo, il 10 gennaio 2025. Aspettatevi che il sequel mantenga il ritmo emozionante dell’originale, con una conclusione che promette di superare persino il sorprendente colpo di scena del suo predecessore.
Den of Thieves 2: un viaggio segnato dai ritardi
Un sequel che affronta sfide impreviste
L’andamento al botteghino di Den of Thieves ha creato un interesse immediato per un sequel, ma il percorso per creare Den of Thieves 2 è stato irto di ostacoli. Gudegast ha discusso apertamente di queste battute d’arresto, citando “lo stato del mondo” come fattore principale dietro lo sviluppo prolungato del film. In particolare, l’inizio della pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’industria cinematografica, con conseguenti numerosi ritardi nella produzione.
Una volta placata la pandemia, un infortunio a uno degli attori principali ha ritardato la produzione di altri nove mesi. Dopo la ripresa, i piani per le riprese a Belgrado e in Croazia sono stati ostacolati quando il conflitto in Ucraina ha creato carenze di alloggi a causa di un afflusso di rifugiati. Di conseguenza, la produzione ha dovuto modificare i propri piani per le riprese in Francia, solo per incontrare ostacoli economici legati alle fluttuazioni dei tassi di cambio, spingendo a ulteriori aggiustamenti.
Resilienza nella produzione: perché è nato Den of Thieves 2
Un impegno continuo per un franchising di successo
Nonostante i numerosi ritardi, tra cui eventi geopolitici, problemi di salute e una crisi sanitaria globale, i registi non hanno mai perso di vista il loro obiettivo di condividere Den of Thieves 2: Pantera con il pubblico. La solida performance del primo film ha avuto un ruolo cruciale in questo impegno incrollabile. I produttori hanno riconosciuto che c’erano ancora storie avvincenti da raccontare in questo universo e Gudegast è rimasto motivato a dare vita alla sua visione dopo tutto questo tempo.
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