Il franchise di Terrifier ha avuto un impatto notevole sul genere horror slasher, in gran parte a causa del suo impegno sfacciato per la violenza grafica e il gore. In un panorama in cui icone come Freddy Krueger e Jason Voorhees sono state in gran parte assenti per anni, Art the Clown emerge come un nuovo volto del terrore, ridefinendo le aspettative per i moderni cattivi dell’horror. Mentre le classiche figure degli slasher un tempo suscitavano proteste pubbliche per le loro buffonate violente, il pubblico attuale mostra una maggiore tolleranza per la brutalità sullo schermo, consentendo ai creatori dell’horror di spingersi oltre i confini. Tuttavia, l’enigma di Art the Clown rimane: cos’è esattamente?
In molti franchise horror, rivelare la mitologia dietro un personaggio può sminuire il suo fattore spavento. Tuttavia, l’appetito per la tradizione persiste tra i fan. Il film inaugurale Terrifier fornisce un’esposizione minima, concentrandosi invece su spaventi viscerali. Le puntate successive, in particolare il terzo film tanto atteso, iniziano ad approfondire l’origine misteriosa e le implicazioni di Art, suggerendo un mondo più ricco in agguato sotto la superficie.
Art, il clown della serie Terrifier, è un essere umano?
La trasformazione di Art the Clown da umano a qualcosa di ultraterreno è un aspetto cruciale del suo arco narrativo. Inizialmente raffigurato come un serial killer umano nel primo film di Terrifier , le sue abilità erano difficilmente sovrumane, esibendo un mix di abilità e vulnerabilità. La resilienza di Art viene messa alla prova in varie scene, in particolare quando ricorre alla sparatoria durante uno scontro con la presunta ragazza finale, che allude sia alla disperazione che a un certo livello di astuzia.
Quando arriviamo ai sequel, Art ha subito un cambiamento sorprendente: diventa un’entità demoniaca. David Howard Thornton, che interpreta Art, spiega in un’intervista che Art ha probabilmente mantenuto una certa umanità per un po’ di tempo, ma da allora è passato a qualcosa che va oltre la natura umana. Attraverso gli eventi dei film, in particolare dopo essere morto nel primo capitolo, viene resuscitato da una figura misteriosa nota come Little Pale Girl, che lo posiziona come un avatar di forze più oscure.
Art the Clown: un burattinaio demoniaco
La scomparsa di Art nel film iniziale non conclude il suo regno del terrore; al contrario, funge da preludio alla sua resurrezione. La Little Pale Girl, una potente bambina demoniaca che può essere percepita solo da Art e da coloro che sono invischiati nella sua contorta saga, lo riporta in vita, sigillando di fatto il suo ruolo sotto la sua influenza. Attraverso questo oscuro patto, Art ottiene non solo l’immortalità, ma anche abilità potenziate, consolidando la sua posizione di temibile slasher.
Terrifier 2 introduce una spada benedetta che rappresenta una rara minaccia per Art, indicando che persino il personaggio apparentemente invincibile ha delle vulnerabilità. Nell’ultima puntata, Terrifier 3 , la Little Pale Girl prende il controllo di Vicky Heyes, un personaggio precedentemente vittima di Art, usandola come mezzo per promuovere il suo sinistro programma. Nel frattempo, Sienna Shaw, introdotta come nuova protagonista, scopre il suo ruolo fondamentale nel combattere Art e le forze demoniache in gioco attraverso le note di suo fratello che descrivono in dettaglio l’assistenza angelica nella selezione di un guerriero come lei.
Mentre la saga si dipana, Sienna affronta il demone e alla fine riesce a scacciarlo, anche se a costo di perdere la spada sacra. Questo sviluppo consente ad Art di scappare, lasciando il suo destino incerto mentre scompare, potenzialmente ferito a morte. L’imminente quarta puntata è pronta ad affrontare queste persistenti domande sullo stato di Art.
Svelare le origini dell’arte del clown
Per quanto intrigante sia la trasformazione demoniaca di Art, molto della sua prima vita resta avvolto nel mistero. I registri esistenti indicano che le sue attività omicide sono antecedenti agli eventi del primo Terrifier , ma i dettagli del suo passato restano ambigui. Un notevole riferimento alla sua prima vittima, Emily Crane, allude a una narrazione più profonda: il suo personaggio appare nella storia passata di Art come uno dei suoi primi assassini.
Ulteriori approfondimenti sulla storia di Art sono offerti in Terrifier 3 , dove un operaio addetto alle demolizioni racconta storie di un assassino che ha rapito bambini in relazione all’oscura eredità di Art. Sebbene questo possa essere interpretato come mero folklore all’interno del film, suggerisce una lunga tradizione di terrore associata ad Art. Il terzo film rafforza l’idea che Art si sia evoluto da umano squilibrato a essere demoniaco, i suoi occhi luminosi servono come un duro promemoria delle sue origini infernali.
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