Techland pianifica la transizione a un ciclo di sviluppo di 3-4 anni per Dying Light: The Beast

Techland pianifica la transizione a un ciclo di sviluppo di 3-4 anni per Dying Light: The Beast

Sviluppi entusiasmanti per Dying Light: The Beast

In un recente annuncio in vista di una prossima intervista completa, Tymon Smektala ha condiviso alcuni interessanti spunti sull’approccio innovativo di Techland allo sviluppo di videogiochi, in particolare per quanto riguarda Dying Light: The Beast. Originariamente concepito come contenuto aggiuntivo per Dying Light 2: Stay Human, il gioco si è evoluto in un titolo standalone. Questo segna un cambiamento significativo nella filosofia di sviluppo dell’azienda.

Difendere una decisione coraggiosa

Smektala ha risposto alle potenziali preoccupazioni dei giocatori riguardo al passaggio da un modello di contenuti scaricabili (DLC) a un gioco a prezzo pieno. Ha rassicurato i fan sul fatto che quest’ultimo capitolo non è solo un modo per fare soldi, ma un ritorno significativo per il personaggio preferito dai fan, Kyle Crane. Ha sottolineato: “La campagna è alla pari con i titoli precedenti e credo sinceramente che Dying Light: The Beast sia il nostro capitolo più forte finora. Durante lo sviluppo, ci siamo resi conto di aver creato qualcosa di davvero speciale”.

Strategie di sviluppo futuro

Questa rivelazione è in linea con il desiderio di Techland di accelerare i tempi di sviluppo complessivi. Lo studio punta ad accorciare il ciclo di rilascio medio da sette anni – precedentemente richiesto per entrambi i capitoli di Dying Light – a un periodo più gestibile di tre o quattro anni. Smektala ha espresso fiducia nel fatto che questa nuova strategia consentirà una maggiore produttività e lanci di giochi più frequenti, a partire da Dying Light: The Beast.

Una cronologia di rilascio degna di nota

Per contestualizzare, Dying Light 2: Stay Human è stato lanciato a febbraio 2022, mentre l’atteso Dying Light: The Beast è previsto per la fine di agosto 2025, riducendo l’intervallo tra questi importanti titoli a circa tre anni e mezzo. Questo approccio è in netto contrasto con la tendenza più generale dell’industria videoludica, dove il tempo medio di sviluppo per un gioco tripla A è aumentato a cinque anni o più, spesso costellato di ritardi e difficoltà.

Guardando avanti

La strategia di Techland di lanciare giochi a un ritmo più rapido è senza dubbio ambiziosa. Tuttavia, la vera prova del nove sta nell’esecuzione, e i fan saranno sicuramente ansiosi di valutare Dying Light: The Beast al momento della sua uscita. Restate sintonizzati per la nostra intervista dettagliata con Tymon Smektala, dove presto sveleremo ulteriori dettagli.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti, consulta la fonte originale qui.

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