
Stephen King, famoso per i suoi avvincenti romanzi e i suoi agghiaccianti racconti, si è avventurato nel cinema con un solo lungometraggio. Sebbene questa impresa, Maximum Overdrive, non possa essere considerata il suo capolavoro, vanta un elemento che ha resistito in modo straordinario alla prova del tempo.
Nel 1986, King assunse il doppio ruolo di sceneggiatore e regista per il film horror Maximum Overdrive, basato sul suo racconto “Trucks” dall’antologia Night Shift. Il film presenta uno scenario spaventoso in cui la Terra attraversa la coda di una cometa vagante, con il risultato che le macchine di tutti i giorni acquisiscono sensibilità e lanciano una guerra mortale contro l’umanità. Nonostante la sua premessa, Maximum Overdrive fu accolto con recensioni negative e un pessimo rendimento al botteghino, spingendo King a rinnegare il film. Tuttavia, tra i suoi difetti, un aspetto rimane innegabilmente stellare.
Una colonna sonora stellare: il contributo degli AC/DC a Maximum Overdrive
Come AC/DC ha aumentato l’overdrive massimo

In mezzo al caos di macchine come tosaerba e bancomat che si rivoltano contro i loro operatori umani, la musica elettrizzante degli AC/DC energizza Maximum Overdrive. Fondata nel 1973, l’iconica rock band australiana, con membri come il chitarrista solista Angus Young e il cantante Brian Johnson, ha lasciato un segno significativo negli anni ’80. La loro uscita del 1980, Back in Black, includeva classici come “You Shook Me All Night Long” e “Hells Bells”, consolidando il loro status nella storia del rock.
Nello stesso filone, gli AC/DC hanno prodotto l’album Who Made Who nel 1986, che è servito come colonna sonora per Maximum Overdrive. Questo album presentava un mix di nuove tracce e successi pubblicati in precedenza, in particolare la traccia del titolo “Who Made Who”, che si allinea tematicamente con la narrazione del film sulla sottomissione dell’umanità alle macchine.
Sebbene i pesanti riff di chitarra degli AC/DC possano non essere un perfetto complemento agli elementi kitsch di Maximum Overdrive, la colonna sonora è emersa come un momento clou. Contrariamente all’accoglienza del film, l’album ha raccolto elogi e rimane uno dei progetti più celebrati della band, offrendo in definitiva un’eredità che eclissa il film stesso.
Analisi delle carenze del Maximum Overdrive
Esplorare il potenziale inutilizzato del film




Sin dal suo inizio, Maximum Overdrive ha dovuto affrontare una miriade di sfide. Durante le riprese, King ha dovuto combattere contro problemi di abuso di sostanze, rivelando persino in un’intervista del 2002 di essere “fatto di cocaina” e di avere difficoltà a mantenere la concentrazione (fonte: Stephen King di Hollywood ).I resoconti indicano che le sue abitudini di consumo di alcol durante la produzione hanno avuto effetti negativi anche sul film, aggravati dalla sua limitata esperienza di regista.
Il tono incoerente di Maximum Overdrive ne ha ulteriormente diluito l’impatto, poiché il tentativo di miscelare humor nero e horror non è riuscito a offrire un’esperienza coesa. Inoltre, le performance e i dialoghi hanno ricevuto notevoli critiche, portando a una mancanza di coinvolgimento degli spettatori. Sebbene questo film possa essere inciso nell’eredità di King come un fallimento, ha lasciato dietro di sé un’impressionante colonna sonora che continua a risuonare tra i fan.
Fonte: Stephen King di Hollywood.
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