Grazie ad un successo medico, Paul Edmonds, un uomo californiano di 67 anni, è stato dichiarato libero sia dal cancro che dall’HIV a seguito di un trattamento pionieristico di trapianto di cellule staminali. Questa guarigione segna Edmonds come una delle sole cinque persone al mondo ad essere guarite dall’HIV, come annunciato in una sorprendente rivelazione da parte di City of Hope, un centro di cura del cancro negli Stati Uniti.
Il viaggio di Edmonds attraverso decenni di convivenza con l’HIV, lotta contro il cancro e, infine, superamento di entrambi funge da faro di speranza e testimonianza dei progressi della scienza medica.
Con la diagnosi di HIV-1 nel 1988, l’uomo californiano ha vissuto un’epoca in cui la diagnosi di HIV era considerata una condanna a morte.
“Le persone morivano nel giro di pochi anni dopo aver scoperto di essere positive”, ha condiviso Edmonds con il National Cancer Institute, ricordando la perdita di molti amici a causa di quello che fu poi identificato nel 1984 come AIDS.
La svolta nella vita del California Man
Il momento cruciale nella vita di Edmonds è emerso nel 2018 quando ha ricevuto una diagnosi di sindrome mielodisplastica. Si è evoluto in leucemia mieloide acuta (LMA), un rischio aumentato dal suo sistema immunitario compromesso a causa dell’HIV. Edmonds era determinato a reagire.
“Non ero pronto a morire”, ha dichiarato ad ABC News, riflettendo sulla sua determinazione a combattere per la sua esistenza.
L’intervento critico a cui è stato sottoposto l’uomo californiano a City of Hope ha coinvolto un trapianto di cellule staminali, una strategia spesso impiegata nelle ultime fasi della terapia del cancro del sangue. Questo metodo prevede l’eradicazione delle cellule staminali produttrici di sangue del paziente tramite radiazioni o chemioterapia prima di introdurre cellule staminali sane da un donatore.
In particolare, le cellule staminali del donatore possedevano un’anomalia genetica insolita legata alla resistenza all’HIV-1, riscontrata solo nell’1% circa della popolazione, come notato dalla dottoressa Jana Dickter, medico di Edmonds alla City of Hope. Questa anomalia ha facilitato la sostituzione del midollo osseo e delle cellule staminali del sangue dell’uomo californiano con cellule immunitarie all’HIV, liberandolo di fatto sia dalla leucemia mieloide acuta che dall’HIV.
Amico californiano, la storia di Edmonds è molto più di un semplice trionfo individuale; rappresenta un progresso significativo nella lotta continua contro l’HIV e il cancro. La sua terapia, documentata nel New England Journal of Medicine, evidenzia la promessa dei trapianti di cellule staminali nella gestione dell’HIV, soprattutto per coloro che necessitano anche di una terapia contro il cancro .
Essendo il più anziano tra i cinque individui al mondo in remissione dall’HIV e avendo convissuto con il virus più a lungo, la guarigione di Edmonds fa luce sulle possibilità della scienza medica di sconfiggere malattie una volta ritenute incurabili.
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