
Gli SSD PCIe 5.0 sono destinati a rimanere un pilastro del mercato consumer nel prossimo futuro. Wallace Kou, CEO di Silicon Motion, ha fornito spunti sulla scarsa domanda di tecnologia PCIe 6.0, suggerendo che le offerte attuali siano più che adeguate per la maggior parte degli utenti.
Silicon Motion indica che gli SSD PCIe 6.0 sono improbabili prima del 2030
La longevità degli SSD PCIe 5.0 sul mercato è attribuibile sia alla loro maggiore velocità sia all’assenza di un’esigenza impellente di unità più veloci. Questo ultimo standard ha quasi raddoppiato la velocità di trasferimento dati rispetto a PCIe 4.0. Tuttavia, la maggior parte del segmento consumer mainstream non ha ancora adottato completamente questo nuovo standard.
Esperti come Kou ritengono che ci vorranno diversi anni prima che PCIe 6.0 diventi di uso comune, principalmente a causa dei vantaggi minimi che offre rispetto al suo predecessore. Kou osserva che la maggior parte dei produttori di apparecchiature originali (OEM) per PC non è attualmente interessata a PCIe 6.0 e che né AMD né Intel hanno dato priorità alle discussioni su questo nuovo standard. Per ulteriori dettagli, si rimanda alle osservazioni di Kou, condivise in un articolo di Tom’s Hardware.

Con le ottime prestazioni degli SSD PCIe 5.0 e la leadership di Silicon Motion nel settore, l’azienda ha pochi incentivi a investire nello sviluppo di controller SSD PCIe 6.0. Kou spiega che la concorrenza nel settore PCIe 5.0 è diminuita a causa dei costi significativamente più elevati associati alla produzione di componenti PCIe 5.0 rispetto alle controparti PCIe 4.0. Ad esempio, il costo associato a un singolo tape-out può raggiungere circa il doppio di quello dei controller PCIe 4.0, se si considerano anche i costi di progettazione e produzione per PCIe 5.0.
Il passaggio da PCIe 5.0 a PCIe 6.0 aumenterà ulteriormente i costi di produzione, con un aumento previsto del 25-30% del costo dei controller SSD Gen 6.0. Si prevede che questo controller di nuova generazione sarà dotato di 16 canali NAND, realizzati utilizzando un processo produttivo avanzato a 4 nm. Di conseguenza, un singolo tape-out per PCIe 6.0 potrebbe costare ai produttori tra i 30 e i 40 milioni di dollari, superando di gran lunga i 16-20 milioni di dollari per PCIe 5.0.

I primi SSD PCIe 6.0 potrebbero non essere disponibili prima della fine del 2027 o del 2028, e saranno destinati principalmente al mercato enterprise, soprattutto in vista del rilascio della tecnologia Rubin da parte di NVIDIA previsto per la fine del 2026. Per i consumatori medi, tuttavia, adottare PCIe 6.0 sembra ora poco pratico, poiché molti non utilizzano piattaforme che supportano PCIe Gen 5.0 e anche coloro che lo fanno non riscontrano vantaggi sostanziali dall’aggiornamento da SSD Gen 4.0.
Poiché l’adozione di PCIe 6.0 comporterebbe inevitabilmente un aumento dei costi generali (come dimostrato dalle già costose schede madri necessarie per PCIe Gen 5.0), si prevede che gli SSD PCIe 5.0 continueranno a dominare il mercato senza una concorrenza significativa per almeno i prossimi cinque anni.
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