
Le sfide future per Siri: normative UE e concorrenti emergenti
Apple si trova in una fase critica, poiché il suo assistente vocale, Siri, deve affrontare la crescente concorrenza di innovazioni nell’intelligenza artificiale come ChatGPT e Gemini. Un recente rapporto di Bloomberg evidenzia le imminenti modifiche normative all’interno dell’Unione Europea, che potrebbero alterare significativamente la posizione di Siri come assistente vocale predefinito sugli iPhone.
Le normative UE aprono nuove possibilità
Le nuove normative dell’Unione Europea sono destinate a dare più potere agli utenti, consentendo loro di scegliere l’assistente vocale che preferiscono, potenzialmente soppiantando Siri. Questo cambiamento potrebbe creare opportunità per alternative, tra cui assistenti AI come Gemini, ChatGPT e DeepSeek, che diventino le principali interazioni vocali per gli utenti. Si prevede che i cambiamenti previsti non si estenderanno solo agli iPhone, ma interesseranno anche altri dispositivi Apple come MacBook e iPad.
Sviluppi dell’intelligenza artificiale di Apple e collaborazioni con terze parti
In risposta alla crescente concorrenza, lo scorso anno Apple ha presentato una suite di funzionalità di intelligenza artificiale che consente l’integrazione con ChatGPT per migliorare le capacità di Siri nella gestione di richieste complesse. Ci sono segnalazioni in corso che indicano che Apple potrebbe collaborare con Google per posizionare Gemini come una valida alternativa a Siri. Se le recenti modifiche normative entreranno in vigore, questo potrebbe eliminare il ruolo di intermediario di Siri, facilitando le interazioni dirette degli utenti con assistenti di terze parti.
Ritardi e problemi legali per Apple
Nonostante l’attesa per una Siri migliorata nell’ambito dell’iniziativa Apple Intelligence, gli sviluppi sono stati lenti. Apple è attualmente alle prese con una class action che la accusa di aver ingannato i consumatori riguardo a funzionalità della serie iPhone 16 inesistenti o in ritardo nel rilascio.
L’impatto della pressione normativa
Secondo Bloomberg, fonti interne rivelano che l’incapacità di Apple di semplificare Apple Intelligence mette a rischio la posizione dominante sul mercato dell’iPhone e altre ambizioni innovative. Lo scorso anno, la Commissione Europea ha avviato indagini volte a far rispettare le normative sull’interoperabilità delineate nel Digital Markets Act (DMA).Una delle preoccupazioni più significative sollevate riguardava le politiche restrittive di Apple in merito all’accesso alle sue funzionalità, come Siri e Apple Pay.
Cambiamenti nella politica di Apple sulle app predefinite
Mentre Apple si prepara ad affrontare le pressioni normative, è degno di nota che l’azienda abbia compiuto alcuni passi avanti nell’allentare il suo ecosistema rigidamente controllato. Quasi cinque anni fa, agli utenti è stata concessa la possibilità di selezionare diverse applicazioni predefinite per email e browser e, con il rilascio di iOS 18, sono state introdotte ulteriori categorie di app predefinite.
Mentre aspettiamo i prossimi passi di Apple, sarà interessante vedere come l’azienda affronterà queste sfide e se effettivamente consentirà agli utenti una maggiore libertà nella scelta degli assistenti vocali.
Fonte: Bloomberg tramite Apple Insider
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