
Nonostante l’enorme successo dei franchise di Toy Story e Cars, molti fan della Pixar si chiedono perché non si sia mai concretizzato un sequel di WALL-E. Uscito nel 2008, WALL-E è una toccante storia d’amore fantascientifica incentrata su un robot solitario in cerca di compagnia su una Terra desolata. La storia si svolge mentre incontra un droide sonda di nome EVE, che lo conduce in uno straordinario viaggio che alla fine rivela la sua missione di riportare l’umanità a casa.
Acclamato dalla critica e di successo commerciale, WALL-E ha incassato oltre 521 milioni di dollari a livello globale, secondo Box Office Mojo, e ha ottenuto cinque nomination agli Academy Award, vincendo l’ambito premio come miglior film d’animazione. Data la sua popolarità, potrebbe sorprendere che la Pixar abbia scelto di non perseguire un sequel. Tuttavia, ci sono ragioni specifiche dietro questa decisione.
La Pixar considera WALL-E una narrazione completa
Non c’è bisogno di una continuazione forzata



Mentre lo studio ha prodotto sequel per altri franchise amati come Gli Incredibili, Cars e Monsters & Co., WALL-E rimane un’eccezione. Il presidente della Pixar, Jim Morris, ha indicato in una recente intervista che la decisione di rinunciare a WALL-E 2 era radicata nella loro convinzione che il film originale rappresentasse una narrazione completa con un inizio, una parte centrale e una fine chiari. Hanno lottato per concepire una trama che rendesse giustizia all’universo stabilito (tramite CinemaBlend ).Tuttavia, la porta rimane aperta per future riconsiderazioni.
La possibilità di rivisitare WALL-E
Uno spostamento verso i sequel



Sebbene l’intervista di Morris risalga a qualche anno fa, la possibilità che la Pixar riconsideri un sequel di WALL-E rimane. Di recente, la Pixar si è concentrata prevalentemente sui sequel, in parte in risposta al successo al botteghino di film come Inside Out 2, che ha seguito diverse uscite originali meno redditizie. Se lo studio vede un merito finanziario, potrebbe rivisitare amati classici.
Le idee per un potenziale sequel abbondano. Ad esempio, WALL-E 2 potrebbe esplorare se l’umanità è stata in grado di ripristinare la Terra, o potrebbe seguire EVE e altri droidi Axiom mentre si adattano alla loro nuova casa. Tuttavia, qualsiasi sequel deve mantenere l’integrità della narrazione originale per evitare di indebolirne i temi principali.
WALL-E: un capolavoro indipendente
La sfida di riconquistare la magia originale



In definitiva, per quanto allettante possa sembrare un sequel di WALL-E, il film originale si erge come un notevole pezzo di arte cinematografica che non richiede necessariamente un seguito. Di recente, la Pixar è stata sottoposta a esame per quanto riguarda la sua dipendenza dai sequel a scapito dell’originalità, in particolare all’interno della serie Toy Story. Mentre Toy Story 3 è stato percepito come una conclusione appropriata, il suo vasto universo di personaggi consente ulteriori esplorazioni.
WALL-E ha corso rischi artistici audaci, come l’introduzione di una narrazione quasi silenziosa nella prima metà, che ha enfatizzato il fascino e la profondità emotiva di WALL-E. Questo approccio narrativo distintivo ha coinvolto il pubblico in un modo unico che non può essere facilmente replicato. Tentare di ricreare questa esperienza in WALL-E 2 rischia di diluire l’impatto del film originale.
Consentire a WALL-E di rimanere un film autonomo serve a proteggere l’eredità del film e incoraggia la Pixar a continuare a perseguire narrazioni innovative anziché affidarsi esclusivamente ai sequel. Questa strategia è essenziale per preservare il valore della narrazione creativa nel cinema d’animazione.
Fonti: Box Office Mojo, CinemaBlend
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