Una delle carenze più significative di The Godfather Part III è la notevole assenza di Tom Hagen, un personaggio fondamentale interpretato da Robert DuVall. Come membro adottivo della famiglia Corleone, Hagen ha avuto un ruolo cruciale nel film originale del 1972 e la sua presenza ha continuato a incombere in The Godfather Part II , dove ha sostituito temporaneamente Michael come don della famiglia dopo la morte di Vito e Sonny.
Nonostante il ruolo fondamentale di Tom Hagen nella serie, DuVall non ha ripreso il suo personaggio nel terzo capitolo. La sua assenza è stata spiegata tramite un dialogo che indicava che Hagen era morto per malattia nella linea temporale tra il secondo e il terzo film, piuttosto che tramite un violento evento legato alla mafia. La vera ragione della mancata apparizione di DuVall, tuttavia, derivava da una situazione dietro le quinte più complessa.
La controversia contrattuale dietro l’assenza di DuVall
Una decisione aziendale, non un reclamo personale
La decisione di Francis Ford Coppola di escludere Tom Hagen da The Godfather Part III non era radicata in preoccupazioni creative; piuttosto, derivava da disaccordi finanziari. Coppola aveva immaginato un ruolo sostanziale per DuVall, ma le due parti alla fine non riuscirono ad allinearsi su una struttura di compensazione adeguata. Sia Coppola che DuVall hanno riconosciuto la rottura delle trattative, che ha portato all’eliminazione completa del personaggio.
Titolo del film |
Punteggio di Rotten Tomatoes |
---|---|
Il Padrino |
97% |
Il Padrino – Parte II |
96% |
Il Padrino – Parte III |
67% |
Secondo il commento di Coppola sull’edizione DVD di The Godfather Part III , DuVall stava cercando uno stipendio che superasse quello offerto, creando una tensione che alla fine ha ostacolato il suo ritorno. DuVall ha discusso di questo problema in un’intervista del 2004 a 60 Minutes , dove ha evidenziato la sostanziale disparità di stipendio tra il suo compenso e quello del co-protagonista Al Pacino come un fattore che ha contribuito al disaccordo.
Il ruolo di BJ Harrison come sostituto
Non posso credere che non sia Tom Hagen!
Dopo l’uscita di scena di DuVall, George Hamilton è subentrato per interpretare BJ Harrison, il consulente legale di Michael Corleone durante The Godfather Part III . Sebbene Harrison abbia svolto una funzione simile a quella di Tom Hagen, il suo personaggio mancava di profondità e sviluppo. Mentre Hagen era un personaggio ben delineato che forniva equilibrio emotivo e morale all’interno della famiglia Corleone, Harrison sembrava più un espediente espositivo piuttosto che una parte integrante della storia.
La caratterizzazione di BJ Harrison era limitata . A differenza di Hagen, che è stato esaminato attraverso la lente della lealtà, dei dilemmi morali e della sua complessa relazione con Michael, Harrison ha offerto una presenza un po’ vuota, priva di un arco narrativo personale, fallendo in definitiva nel catturare le dinamiche intricate dei film originali.
L’impatto dell’assenza di Tom Hagen in Il Padrino – Parte III
Un problema che il montaggio alternativo di Coppola non riesce a risolvere
Il sentimento critico prevalente che circonda Il Padrino – Parte III è che è carente rispetto ai suoi stimati predecessori. Mentre il re-edit di Coppola, La morte di Michael Corleone , migliora alcuni aspetti, l’assenza di Tom Hagen rimane un difetto evidente. Sebbene Hagen possa non essere stato il personaggio centrale, ha fornito l’equilibrio necessario tra le altre figure dinamiche, colmando i contrastanti personaggi di Michael e Fredo.
La presenza concreta del suo personaggio avrebbe aggiunto un peso molto necessario alla narrazione del film, rendendo la trama meno estrema, soprattutto considerando i temi del film che coinvolgono la Chiesa cattolica. I veri legami familiari e i dilemmi morali per cui la serie era nota ne hanno sofferto, con conseguente rappresentazione meno coinvolgente delle dinamiche familiari di Michael.
In assenza di Tom Hagen, The Godfather Part III presenta in gran parte una rappresentazione distorta della famiglia. Con personaggi minimi e sfumati, a parte alcuni già affermati come Kay e Connie, il film perde la profondità che il personaggio di DuVall avrebbe potuto offrire. La trama risultante non riesce a esplorare il profondo legame che avrebbe potuto esistere tra Michael e Tom, se quest’ultimo fosse tornato. Senza di lui, molte delle tensioni relazionali che avrebbero potuto arricchire la trama sono andate effettivamente perse.
In definitiva, la mancanza di Tom Hagen ha creato un vuoto nel panorama emotivo di The Godfather Part III, un vuoto che nemmeno la rivisitazione di Coppola riesce a ripristinare completamente. L’assenza del personaggio di DuVall rappresenta non solo un’opportunità narrativa mancata, ma anche un sintomo delle sfide più ampie che il film ha incontrato.
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