Milioni di fan di Katy Perry in tutto il mondo sono rimasti sbalorditi quando alla pop star è stato impedito di esibirsi al Victoria’s Secret Fashion Show del 2017 a Shanghai, in Cina.
La cantante di “Firework” ha dovuto affrontare un divieto a tempo indeterminato dalla Cina, insieme ad altre star come Gigi Hadid, che avrebbero dovuto apparire all’evento. Un rapporto esclusivo di Page Six del novembre 2017 ha rivelato che Katy Perry ha fatto domanda per un visto cinese, ma le autorità cinesi le hanno negato l’ingresso.
Secondo Page Six, il divieto deriva da un concerto del 2015 a Taipei, Taiwan, dove Katy Perry indossava un abito a girasole scintillante. Questo vestito ha scatenato polemiche, poiché il girasole era stato adottato come simbolo di protesta dai sostenitori anti-Cina l’anno precedente.
Inoltre, durante il concerto, Katy Perry ha sventolato una bandiera taiwanese per esprimere il suo sostegno alla nazione, che da anni lotta per la propria indipendenza.
Secondo quanto riferito, i funzionari cinesi esaminano attentamente gli account sui social media delle celebrità che cercano di entrare nel loro paese. L’accesso viene negato se viene scoperto qualsiasi contenuto offensivo. Ad esempio, il visto di Gigi Hadid è stato rifiutato a causa di un video di Instagram in cui imitava Buddha mentre teneva in mano un biscotto a forma di Buddha.
Tra le altre celebrità a cui è stato vietato di partecipare al Victoria’s Secret Fashion Show in Cina ci sono Kate Grigorieva, Irina Sharipova e Julia Belyakova. Katy Perry è stata sostituita da Harry Styles per l’evento.
Anche ai Maroon 5, come a Katy Perry, è stato negato l’ingresso in Cina nel 2015
I Maroon 5 avrebbero dovuto esibirsi alla Mercedes-Benz Arena di Shanghai il 12 settembre 2015. Tuttavia, l’evento è stato rimosso dal loro sito web a luglio. Mentre gli organizzatori non hanno rivelato il motivo della cancellazione, i fan hanno ipotizzato che potesse essere correlato ai legami della band con il Dalai Lama.
Il 4 luglio, Jesse Carmichael, membro dei Maroon 5, ha partecipato a una festa di compleanno per il Dalai Lama, un leader spirituale considerato un separatista dal governo cinese. Dopo aver augurato buon compleanno al Dalai Lama in un tweet ora cancellato, l’evento è stato rimosso dal loro sito web, scatenando ulteriori speculazioni tra i fan.
La cancellazione è costata alla band milioni di potenziali entrate da quello che era già uno spettacolo sold-out. Non sono stati gli unici musicisti ad affrontare divieti in Cina a causa di azioni politicamente cariche.
In particolare, alla cantante islandese Bjork è stata negata la possibilità di esibirsi in Cina dopo aver espresso sostegno alla causa del Tibet durante un concerto a Shanghai nel 2008. Anche altri artisti rinomati come Bob Dylan, Linkin Park e Kenny G hanno dovuto affrontare restrizioni simili.
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