Classifica dei 10 protagonisti più violenti negli anime shonen

Classifica dei 10 protagonisti più violenti negli anime shonen

Panoramica sulla violenza negli anime shōnen

Nel regno degli anime shōnen, la violenza spesso funge da meccanismo fondamentale attraverso cui i protagonisti si sforzano di raggiungere i propri obiettivi. Sebbene l’intenzione non sia sempre quella di uccidere, molti personaggi mostrano una prontezza a ricorrere alla brutalità per perseguire giustizia o obiettivi personali.

  • Personaggi come Kenshiro, Giorno Giovanna ed Eren Yeager ricorrono a metodi violenti per sostenere la loro versione di giustizia.
  • Altri protagonisti come Akira Fudo, Light Yagami e Denji affrontano le loro sfide con soluzioni altrettanto violente.

Nonostante l’idea che la violenza non risolva i problemi, gli anime shōnen spesso dimostrano esattamente il contrario, infrangendo i confini della risoluzione convenzionale dei conflitti. Molte serie incantano gli spettatori con battaglie feroci, che si manifestino in intense competizioni sportive o gravi minacce esistenziali. La natura grafica di alcuni spettacoli solleva interrogativi sulla loro idoneità per un pubblico più giovane, suscitando paragoni con il seinen, un genere solitamente rivolto a spettatori più anziani.

Questo ethos violento ha dato vita a una serie di protagonisti che non si tirano indietro di fronte a azioni dure. Alcuni incarnano ideali eroici, impiegando la loro inclinazione alla violenza come mezzo di punizione contro le malefatte, mentre altri fanno apparire le loro sinistre controparti quasi benigne al confronto. In entrambi i casi, una cosa è chiara: è consigliabile che gli astanti stiano alla larga da questi formidabili eroi shōnen.

10 Taro Sakamoto

Un assassino in pensione abbraccia la violenza non letale

Taro Sakamoto in azione

Taro Sakamoto è la dimostrazione che la violenza può manifestarsi in varie forme. Ex assassino mortale, la sua vita ha preso una svolta dopo aver incontrato Aoi, il cui atto di sacrificio lo ha portato a dare valore a ogni forma di vita. Dopo questo incontro, Sakamoto ha abbandonato la sua professione mortale, optando invece per un ruolo di commesso in un minimarket.

Anche negli anni della sua vecchiaia, nonostante gli obiettivi gli diano ancora la caccia, aderisce a una filosofia no-kill. Invece della forza letale, impiega tecniche non fatali che ricordano un vigilante anziano, neutralizzando le minacce con un’aggressività impressionante e assicurandosi che si riprendano dalle ferite, offrendo così un approccio unico alla violenza.

9 Promemoria

Combattere i demoni per vendetta

Fornitore di emergenza

Tanjiro Kamado è l’esempio di un guerriero riluttante. Perseguitato dal brutale omicidio della sua famiglia da parte dei demoni, intraprende un viaggio come cacciatore di demoni, anche se non per desiderio di violenza. La sua natura compassionevole viene messa alla prova mentre affronta la dualità di vendicare i suoi cari mentre cerca un modo per salvare il suo demone trasformato in sorella, Nezuko.

Sebbene nutra una rabbia immensa per gli assassini della sua famiglia, la sua moralità gli consente di usare pietà quando incontra nemici pentiti, temperata ma non meno feroce verso coloro che non si pentono, come il formidabile Muzan.

8 Goku

Un combattente trasformato dalla rabbia

Goku in azione

Nel contesto della violenza, Goku della serie Dragon Ball presenta un caso intrigante. Mentre spesso mostra un atteggiamento spensierato, sotto si nasconde un guerriero feroce alimentato dalla rabbia. Le sue trasformazioni vanno oltre i semplici cambiamenti fisici; ad esempio, il suo iconico cambiamento in Super Saiyan nasce da un momento di furia intensa, mostrando un lato più oscuro delle sue motivazioni.

Goku dirige diligentemente le battaglie lontano dalle aree popolate, ma la sua storia di annientamento di nemici e interi eserciti da bambino dipinge un quadro complesso. Il suo atteggiamento gioviale maschera uno spirito Saiyan turbolento, che si sforza di controllare piuttosto che lasciarsi dominare.

7 Giorno Giovanna

Un Jojo calcolato e spietato

Giorno Giovanna

Giorno Giovanna di Jojo’s Bizarre Adventure rappresenta un personaggio spietato ma sobrio. Nel corso della lunga serie, i protagonisti di Jojo sono stati coinvolti in battaglie intense ma spesso con una certa riluttanza a uccidere. Giorno, d’altro canto, utilizza mezzi letali senza esitazione, esemplificando la volontà di eliminare gli ostacoli nel perseguimento della sua visione di giustizia.

Le sue tattiche subdole includono la manipolazione dei nemici in situazioni pericolose, lasciando una scia di spargimento di sangue dietro di sé mentre persegue l’autorità suprema all’interno del mondo criminale. La complessa caratterizzazione di Giorno intreccia l’ambizione con una spietatezza agghiacciante, distinguendolo dai suoi predecessori.

6 Akame e Tatsumi

Abbracciare l’uccisione

Akame e Tatsumi

In Akame ga Kill!, sia Akame che Tatsumi ritraggono lo spettro della violenza. Nata in una vita di assassini, Akame brandisce la sua lama letale, Murasame, con efficienza mortale. Al contrario, Tatsumi intraprende un viaggio incline a un codice eroico, resistendo agli impulsi più oscuri dentro di sé.

Ciononostante, quando provocato dal raccapricciante omicidio dei suoi amici, Tatsumi soccombe al richiamo della vendetta, abbracciando pienamente la violenza che cercava di evitare. La loro dinamica racchiude la tensione tra la moralità e la natura spietata della sopravvivenza.

5 Degno

Antieroe armato di motosega

Degno

Denji, il protagonista di Chainsaw Man, incarna una circostanza sfortunata trasformata in un’esistenza mostruosa. Costretto a sradicare i diavoli per la yakuza per pagare i debiti derivanti dalla morte del padre, Denji forma un legame indissolubile con il diavolo Chainsaw, Pochita, reincarnandosi infine come un’entità ibrida capace di trasformazioni brutali.

Nonostante le sue aspirazioni a una vita normale, il percorso di Denji è rovinato dalla violenza; le sue abilità esercitano la distruzione contro varie minacce. L’interazione tra la sua tragica storia passata e le battaglie violente rivela la lotta incessante per l’agenzia in un mondo dettato dal pericolo.

4 Kenshiro

Giustizia vigilante in un mondo post-apocalittico

Kenshiro da Il guerriero della stella polare

Interpretato in Ken il Guerriero della Stella Polare, Kenshiro incarna l’archetipo dell’eroe violento. Dopo aver affrontato una tragedia personale, canalizza la sua rabbia in una crociata contro il male, impiegando una varietà di tecniche di digitopressione che possono sia guarire che uccidere in modo grottesco.

Kenshiro dimostra un feroce codice morale, cercando di proteggere gli innocenti mentre rende giustizia poetica a coloro che fanno del male agli indifesi. I suoi incontri spesso culminano in una raccapricciante punizione, dove i tormentatori si ritrovano a incontrare destini brutali quando incrociano il suo cammino.

3.Akira Fudo

Una duplice esistenza di violenza e umanità

Akira Fudo

Akira Fudo rappresenta una complessa stirpe di protagonisti di anime violenti. Come Devilman originale, unisce la sua essenza umana al demone Amon, manifestando poteri devastanti che usa contro entità malvagie. Il suo viaggio oscilla tra il gustare le sue nuove abilità e il confrontarsi con i resti della sua umanità.

Anche nella sua reincarnazione come Violence Jack, le sue scorribande sanguinose continuano. Mentre entrambe le storie sono classificate come shōnen, il contenuto grafico di Violence Jack ha portato alla sua riclassificazione come seinen man mano che il racconto diventava sempre più inquietante e adulto nel tema.

2 Yagami leggero

Il potere della penna è più potente

Yagami leggero

Light Yagami è uno dei protagonisti più cerebrali e violenti degli anime. Con il Death Note in mano, si trasforma da studente delle superiori in un dio autoproclamato, orchestrando una vasta eliminazione di coloro che ritiene indegni e cercando di creare una società “perfetta”.

Utilizzando manipolazione e intimidazione senza impegnarsi direttamente in scontri violenti, Light amplia la sua portata per includere non solo i criminali, ma anche coloro che minacciano il suo segreto. Il suo personaggio sollecita un discorso critico sulla moralità, il potere e il costo della giustizia.

1 Eren Yeager

Scelte catastrofiche per il bene della sopravvivenza

Eren Yeager

Eren Yeager di Attack on Titan si distingue come l’esempio più estremo di protagonista violento, le cui scelte culminano nella distruzione di massa. Inizialmente motivato dalla vendetta contro i Titani, il conflitto di Eren si trasforma in un genocidio dell’umanità mentre guida il Rumbling, un evento orchestrato che spazza via una parte significativa della popolazione umana.

Questa agghiacciante incursione nella violenza solleva profonde domande sulla libertà, il sacrificio e la natura ciclica della violenza. In definitiva, la saga di Eren illustra le distanze devastanti che si possono percorrere per proteggere una società dilaniata dalla guerra, oscurando al contempo il confine tra eroe e cattivo.

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