Classifica dei 10 giochi Soulslike più deludenti

Classifica dei 10 giochi Soulslike più deludenti

Il notevole impatto di FromSoftware sull’industria dei videogiochi ha dato origine al sottogenere Soulslike, ispirando un’ondata di sviluppatori desiderosi di catturare l’essenza dei loro iconici giochi Souls. Mentre alcuni di questi titoli sono andati vicini a replicare la brillantezza dei loro antenati FromSoftware, altri sono notevolmente carenti, portando a esperienze frustranti.

Questo articolo funge da guida cautelativa, evidenziando diversi giochi Soulslike che, nonostante le loro buone intenzioni, alla fine deludono. Dalle meccaniche di gioco abissali ai design poco ispirati, abbiamo compilato un elenco di titoli che fanno fatica a soddisfare gli elevati standard stabiliti dalla serie Souls.

Aspettatevi di vedere non solo giochi accolti male, ma anche quelli che, pur non essendo terribili, non sono riusciti a essere all’altezza del loro clamore o delle aspettative create dai loro predecessori. Ci terremo alla larga dagli esempi più evidenti di shovelware, concentrandoci invece su quelli che avevano il potenziale ma non hanno colto nel segno.

10 Star Wars: L’ordine caduto Jedi

Grezzo intorno ai bordi

Star Wars Jedi Fallen Order combatte gli stormtrooper

Affrontiamo l’elefante nella stanza: Jedi Fallen Order, pur essendo un’entrata sorprendentemente competente nel franchise di Star Wars, soffre di numerosi problemi. Nonostante la sua piacevole narrazione e i personaggi interessanti, il gameplay presenta un sistema di mappe goffo e percorsi di esplorazione frustrantemente lineari. I giocatori hanno spesso incontrato segmenti di platforming ingiusti e combattimenti privi di varietà, rendendo i livelli di difficoltà elevati inutilmente noiosi.

Sebbene abbia certamente gettato le basi per l’apprezzato sequel Jedi Survivor, il gioco originale alla fine non è riuscito a diventare il capolavoro a cui aspirava.

9 Sale e sacrificio

Un sequel mediocre

Schermata di Sale e Sacrificio

Dopo l’acclamato Salt and Sanctuary, i fan si aspettavano un degno seguito con Salt and Sacrifice. Sfortunatamente, il seguito ha barattato le meccaniche rifinite del suo predecessore con un contorto mix di idee non testate. L’integrazione multigiocatore difettosa è risultata un peso piuttosto che una caratteristica, e la maggior parte dei boss sembrava poco ispirata. Con un sistema di progressione inutilmente ripetitivo, questo titolo alla fine impallidisce in confronto al suo predecessore.

8 Stampino

Un Bloodborne sviluppato da Solo

Stencil del capo mostro lupo

Estencel emerge come un titolo con ambizioni significative ma alla fine offre un’esperienza disomogenea. Facendo eco allo stile e ai temi di Bloodborne, presenta immagini meravigliose e design dei boss intriganti. Tuttavia, problemi di bilanciamento portano a frustranti picchi di difficoltà che rendono l’impegno nel gioco un compito arduo. I giocatori spesso si ritrovano persi nel suo mondo a causa della mancanza di aiuti alla navigazione, il che sminuisce l’esperienza complessiva.

7 Morbid: I Signori dell’Ira

Noioso, monotono, deprimente

Santuario dei demoni in Morbid: Lords of Ire

Morbid: The Lords of Ire catturò l’attenzione iniziale, ma crollò rapidamente al momento dell’uscita. Con un design del mondo poco ispirato ed elementi narrativi dimenticabili, questo gioco non riesce a coinvolgere il giocatore. Il combattimento sembra superficiale e la facilità dei suoi boss mina la sfida prevista presente in un titolo Soulslike. In combinazione con problemi tecnici, i giocatori hanno pochi incentivi a sopportare il suo ambiente desolante.

6 Immortale: Scatenato

Fantascienza sciatta

Immortals Unchained - Gioco di tiro

Sebbene Immortal: Unchained abbia alcune idee uniche e un’estetica fantascientifica accattivante, diventa rapidamente una delusione. I giocatori si trovano di fronte a un’IA nemica semplicistica e a un gioco di armi goffo, che ricorda le meccaniche di gioco obsolete. Le configurazioni di combattimento sbilanciate portano a incontri frustranti, confondendo qualsiasi innovazione il gioco tenti di introdurre.

5 Chronos: prima delle ceneri

Residuo: questo non è

Combattimento con il boss Chronos

Chronos offre un interessante sistema di livellamento basato sull’età, ma è deludente nell’esecuzione. Mancando di profondità e complessità, sembra più una replica vuota dei suoi cugini Remnant che un’esperienza completamente realizzata. Combattimenti basilari e una narrazione banale portano a un gameplay deludente che può essere facilmente ignorato a favore di titoli più avvincenti.

4 Signori dei Caduti (2014)

Sconcertante che abbia avuto un reboot

Lords of the Fallen 2014 Combat

L’originale Lords of the Fallen offre un’esperienza sconcertante, poco allineata con ciò che i fan desiderano da un gioco Soulslike. La complessità viene sacrificata in favore di elementi di gioco superficiali, con il risultato di un viaggio frustrante rovinato da boss poco memorabili e sfide vuote.È sconcertante che un gioco di così basso calibro abbia giustificato un reboot, il che non fa che evidenziare i suoi difetti.

3 Dolmen

Preferirei baciare un necromorfo

Corridoio dei Dolmen

Dolmen tenta di fondere il lavoro di titoli horror iconici e le meccaniche di Souls, ma lo fa in modo inefficace. Controlli goffi e un ambiente poco stimolante affliggono il gameplay, trasformando quella che avrebbe potuto essere un’esperienza emozionante in una molto frustrante. Un arsenale limitato e nemici ripetitivi distraggono dal divertimento, consolidando Dolmen come un titolo da evitare.

2 Lama vagante

Dark Souls per principianti

Combattimento con la lama vagante

Stray Blade ha ricevuto recensioni contrastanti, con molti che lo hanno definito una versione semplicistica del formato Souls. Il gioco manca di profondità, con biomi generici e meccaniche poco ispirate. I sistemi di combattimento mal eseguiti frustrano ulteriormente, portando a una mancanza di coinvolgimento. I giocatori in cerca di sfide significative non troveranno altro che delusione in questa voce poco ispirata.

1 Mortale

La morte delle anime Combattimento

Combattere il nemico in Deathbound

Deathbound presenta una premessa narrativa accattivante ma non riesce a offrire un’esperienza di gioco piacevole. Con un sistema di classi incoerente, combattimenti ridicolmente scadenti e nemici mal progettati, emerge come un contendente per uno dei peggiori nel genere Soulslike. I giocatori farebbero meglio a cercare altri titoli che onorino l’eredità dei giochi Souls senza punire il loro tempo.

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