
Jensen Huang, CEO di NVIDIA, si starebbe preparando per un’importante visita in Cina. Si prevede che questo viaggio coinciderà con uno degli eventi più importanti del Paese, offrendo a Huang l’opportunità di entrare in contatto con importanti leader locali.
Il CEO di NVIDIA pronto a discutere le prospettive commerciali in Cina
Il rapporto tra NVIDIA e il mercato cinese è stato notevolmente teso a causa dell’inasprimento dei controlli sulle esportazioni da parte degli Stati Uniti. Di recente, l’azienda ha dovuto affrontare notevoli difficoltà nell’adattarsi alle nuove normative che influenzano la sua strategia nel settore dell’intelligenza artificiale cinese. Nonostante i mesi di restrizioni subiti a seguito del divieto di H2O, NVIDIA non ha ancora sviluppato un acceleratore su misura per Pechino. Secondo un rapporto di Bloomberg, la prossima partecipazione di Huang all’International Supply Chain Expo di Pechino potrebbe facilitare le conversazioni con i rappresentanti del governo, sebbene gli obiettivi precisi di queste discussioni rimangano al momento poco chiari.
Negli ultimi mesi, Huang ha espresso sempre più apertamente l’impatto delle restrizioni statunitensi sulla Cina, ritenendole ampiamente inefficaci. Sostiene che tali misure potrebbero inavvertitamente stimolare la crescita di alternative nazionali, rappresentando così un rischio significativo per la posizione di mercato di NVIDIA. Huang ha accennato a un potenziale allentamento dei controlli sulle esportazioni, che ricorda la precedente posizione dell’amministrazione Trump, ma gli attuali segnali provenienti da Washington indicano un interesse minimo a modificare queste normative, citando principalmente la sicurezza nazionale come preoccupazione chiave.

Mentre l’amministrazione Trump, a quanto pare, lavora a nuovi quadri normativi per l’intelligenza artificiale, potrebbero essere all’orizzonte cambiamenti nell’accesso ai chip all’avanguardia di NVIDIA. Recenti rapporti indicano che il governo prevede di imporre restrizioni a Malesia e Thailandia, sostenendo che vi siano collegamenti con intermediari che potrebbero aver fornito chip di intelligenza artificiale alla Cina. Ad aggravare queste sfide, NVIDIA ha già registrato una perdita di ben 8 miliardi di dollari di fatturato previsto dal mercato cinese dell’intelligenza artificiale a causa delle recenti limitazioni all’esportazione imposte dagli Stati Uniti, il che suggerisce notevoli ripercussioni finanziarie nel prossimo futuro.
Attualmente, si vocifera che NVIDIA sia nelle fasi iniziali di sviluppo di un chip di intelligenza artificiale a basso consumo progettato specificamente per il mercato cinese, che potrebbe sfruttare moduli di memoria GDDR7 avanzati. Tuttavia, questa informazione non è ancora stata confermata. La visita di Huang potrebbe essere finalizzata a promuovere la fiducia e la collaborazione con le autorità e le aziende locali in merito ai futuri sistemi di intelligenza artificiale di NVIDIA, ma finché non emergeranno dettagli più concreti, le implicazioni per la partnership NVIDIA-Cina rimangono speculative.
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