
La potenziale introduzione di un dazio del 300% sui chip potrebbe rimodellare il panorama dell’industria dei semiconduttori negli Stati Uniti. Questa iniziativa, promossa dal Presidente Trump, mira a rafforzare la filiera nazionale dei semiconduttori e a garantire che l’America rimanga competitiva nel settore tecnologico.
L’amministrazione Trump si prepara ad applicare tariffe significative sui chip in attesa del completamento dell’indagine della Sezione 232
Recenti discussioni indicano che l’amministrazione Trump sta valutando l’imposizione di dazi sostanziali sui chip ai sensi della Sezione 232, potenzialmente fino al 300%.Questa cifra rappresenta un aumento monumentale rispetto alle stime precedenti e sottolinea la serietà dell’approccio del governo nell’affrontare le sfide del settore dei chip.
Durante un recente volo sull’Air Force One, il presidente Trump ha sottolineato l’urgenza della questione affermando:
La prossima settimana e quella successiva stabilirò le tariffe sull’acciaio e, direi, sui chip e sui semiconduttori. Le imposteremo la prossima settimana, o quella successiva. Avrò un’aliquota del 200%, 300%?
L’introduzione di tariffe così elevate avrebbe probabilmente un impatto profondo sul settore dei semiconduttori. Le aziende più piccole, in particolare, potrebbero avere difficoltà ad assorbire questi costi, con conseguenti potenziali perturbazioni significative del mercato. Inoltre, la logica alla base di queste tariffe affonda le sue radici in preoccupazioni di sicurezza nazionale, poiché l’amministrazione considera i semiconduttori componenti critici che necessitano di una valutazione approfondita.

Sebbene le aziende possano cercare strategie per aggirare questi dazi, tali alternative potrebbero richiedere investimenti nell’ordine di decine di miliardi. Alcuni rapporti suggeriscono che l’amministrazione Trump potrebbe offrire incentivi alle aziende disposte a delocalizzare la propria produzione negli Stati Uniti, alleviando così l’onere dei dazi.
Con l’avvicinarsi della conclusione dell’indagine ai sensi della Sezione 232, prevista per la fine di agosto, gli operatori del settore tecnologico devono prepararsi a potenziali cambiamenti nelle loro catene di fornitura e a un panorama influenzato da queste tariffe.
Lascia un commento