
AMD si sta preparando a lanciare i suoi processori EPYC di nuova generazione, sfruttando la nuova architettura socket SP7. In particolare, le imminenti CPU Venice “Zen 6” potrebbero richiedere livelli di potenza significativi, arrivando potenzialmente fino a 1400 W.
Prossime CPU EPYC Venice “Zen 6” di AMD sul socket SP7: potenza da 700 W a 1400 W
Durante una recente presentazione all’OCP APAC Summit, Taiwan Microloops Corp. ha presentato i suoi innovativi sistemi di raffreddamento a liquido progettati per applicazioni server di nuova generazione. La piattaforma SP7 fungerà da aggiornamento dell’attuale SP5, basata sulle architetture di Genova e Torino, supportando le CPU AMD Venice “Zen 6”, che dovrebbero disporre di ben 256 core.

Sebbene i nuovi chip EPYC promettano specifiche migliorate, tra cui un numero maggiore di core e capacità di I/O più ampie, si prevede anche un consumo energetico considerevole. Tuttavia, è essenziale notare che un consumo energetico più elevato non è direttamente sinonimo di inefficienza. AMD ha costantemente dimostrato che ogni generazione di processori EPYC offre miglioramenti sostanziali delle prestazioni, con un aumento dell’efficienza energetica parallelamente all’aumento dei consumi.

Microloops ha introdotto una piastra di raffreddamento avanzata, specificamente progettata per il raffreddamento a livello di kW, in risposta agli elevati requisiti termici del socket SP7 di AMD. Questa nuova soluzione di raffreddamento è dotata di una porta di ingresso e di uscita, oltre a un robusto design della copertura in acrilico e rinforzi in metallo. Il meccanismo di montaggio rispecchia quello della precedente configurazione SP5, utilizzando sei viti di montaggio per garantire la stabilità.

L’analisi del produttore indica che il power scaling per la serie EPYC SP7 di AMD parte da 700 W, arrivando fino a ben 1400 W. Si tratta di un aumento notevole, considerando che gli attuali processori EPYC Turin raggiungono in genere un picco di 500 W. Con SP7, la soglia iniziale rappresenta già un aumento sostanziale del 40%.
Sebbene i chip EPYC Turin possano superare i 500 W in condizioni specifiche e alcuni modelli Threadripper abbiano superato 1 kW con Precision Boost Overdrive abilitato, i processori EPYC non sono progettati principalmente per l’overclocking. Ciononostante, questi sviluppi lasciano intravedere il notevole potenziale energetico che i Threadripper di prossima generazione potrebbero raggiungere, arrivando probabilmente a 1000-1500 W a piena ottimizzazione.




In una discussione correlata alla conferenza Hot Chips 2025, FABRIC8LABS ha proposto una soluzione all’avanguardia che supera le tradizionali piastre fredde raffreddate a liquido. Hanno evidenziato i limiti associati agli attuali design a canale dritto e hanno presentato il loro processo di produzione additiva elettrochimica (ECAM), che può potenzialmente migliorare le prestazioni termiche di un impressionante 20-85%.







L’utilizzo della tecnologia ECAM consente la progettazione di canali di raffreddamento innovativi sia per CPU che per GPU, riducendo al contempo la resistenza termica e aprendo la strada a chip con TDP elevato e costi operativi ridotti. I processori EPYC Venice, basati sull’architettura Zen 6, saranno i primi a sfruttare la piattaforma SP7, con l’introduzione di un socket SP8 pensato anche per configurazioni entry-level.
Si prevede che questi processori saranno lanciati nel prossimo futuro, posizionandosi in modo da competere agguerritamente con le linee di prodotti Clearwater Forest Xeon E-Core e Diamond Rapids Xeon P-Core di Intel.
Fonte della notizia: HXL (@9550pro)
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