Gli amanti della musica e i fan di Beyoncé sono stati entusiasti di scoprire che l’ultimo album della cantante, Cowboy Carter, include la toccante apparizione come ospite della figlia di sei anni, Rumi Carter.
Il pezzo intitolato Protector inizia con la semplice supplica di Rumi,
“Mamma, posso sentire la ninna nanna, per favore?”
Ciò non solo evidenzia la commovente collaborazione di una famiglia, ma continua anche la tradizione di Beyoncé di coinvolgere i suoi figli nella sua musica, una pratica che aveva precedentemente iniziato con sua figlia Blue Ivy.
L’introduzione di Rumi Carter all’industria musicale attraverso la protezione di Beyoncé
Il brano Protector, presente nell’album Cowboy Carter, evidenzia una partnership unica e sentita tra la cantante e sua figlia Rumi Carter.
L’indagine iniziale dà il tono a una ballata acustica in cui la cantante trasmette il suo immenso amore e la sua natura protettiva nei confronti dei suoi figli, Rumi e Sir, così come della figlia dodicenne, Blue Ivy Carter.
Beyoncé è quella che canta.
“E ti condurrò lungo quella strada se perdi la strada / Nato per essere un protettore.”
È stata una sorpresa per molti quando la voce di Rumi è stata ascoltata nell’album, nonostante il fatto che il suo profilo artista fosse stato aggiunto ai servizi di streaming il giorno prima della sua uscita, suggerendo il suo coinvolgimento.
Questa apparizione pubblica segna il debutto ufficiale di Rumi nell’industria musicale, seguendo le orme di sua sorella, Blue Ivy.
L’eredità Knowles-Carter: la musica di Beyoncé come affare di famiglia
Blue Ivy Carter, la figlia maggiore di Beyoncé, è apparsa nel brano Blue del 2013 ed è stata anche presente nel tour Renaissance di Beyoncé l’anno scorso.
A soli nove anni, l’incredibile talento di Blue Ivy veniva già riconosciuto, ricevendo il suo primo Grammy per il suo contributo al brano Brown Skin Girl nella colonna sonora di The Lion King: The Gift. Questa canzone non solo ha messo in mostra la sua voce potente, ma ha anche consolidato l’influente presenza della famiglia Carter nel mondo della musica.
Due brani, Texas Hold ‘Em e 16 Carriages, dall’album Cowboy Carter furono pubblicati durante il Super Bowl. Il cantante, che definisce l’album come la seconda parte di un “progetto in tre atti”, ha pubblicato anche questi due brani.
L’album include una varietà di artisti ospiti, come Willie Nelson e Post Malone, e rende omaggio all’iconica canzone di Dolly Parton, Jolene. L’ispirazione per l’album deriva in parte dalle esperienze personali dell’artista di sentirsi “non accolta”, forse in riferimento alla sua controversa performance con le Dixie Chicks ai Country Music Association Awards 2016.
La collaborazione su Protector non solo evidenzia il ruolo della cantante come madre, ma dimostra anche il suo talento nell’incorporare esperienze personali e legami familiari nella sua musica.
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