Microsoft rimuove la funzionalità in Edge per migliorare la privacy dei dati degli utenti

Microsoft rimuove la funzionalità in Edge per migliorare la privacy dei dati degli utenti

Microsoft interrompe il metodo legacy per una maggiore privacy

In una mossa significativa volta a rafforzare la privacy degli utenti, Microsoft ha annunciato l’interruzione del window.external.getHostEnvironmentValue()metodo. Questa tecnica non standard esclusiva di Edge per accedere ai dati del dispositivo utente e del browser viene sostituita da una soluzione più incentrata sulla privacy: l’API User-Agent Client Hints.

Comprensione della transizione ai suggerimenti del client User-Agent

Nel suo annuncio, Microsoft ha sottolineato l’abbandono del metodo deprecato, affermando:

Il window.external.getHostEnvironmentValue()metodo è un modo Edge-only e non basato su standard per gli sviluppatori web di accedere alle informazioni sul browser e sulla piattaforma. Stiamo annunciando il nostro piano di eliminare questo metodo e stiamo chiedendo agli sviluppatori web di utilizzare al suo posto l’API standardizzata User-Agent Client Hints.

La logica alla base di questa decisione è chiara. Microsoft mira a migliorare la privacy del browser riducendo al minimo le pratiche di impronte digitali degli utenti. Come spiegato:

La nostra decisione di deprecare il getHostEnvironmentValue()metodo è guidata dal nostro obiettivo di migliorare la privacy del browser eliminando l’impronta digitale dell’utente. L’API UA Client Hints fornisce informazioni sul browser e sulla piattaforma in un modo molto più rispettoso della privacy, poiché i browser possono decidere cosa restituire quando vengono richiesti suggerimenti. I suggerimenti a bassa entropia sono accessibili con ogni richiesta, mentre i suggerimenti ad alta entropia che possono potenzialmente fornire più informazioni sull’impronta digitale possono essere protetti dalle preferenze dell’utente o dietro una richiesta di autorizzazione.

Utilizzando l’API User-Agent Client Hints, i siti Web possono comunque ottenere i dettagli necessari del browser e della piattaforma, ma con un’impronta di dati notevolmente ridotta lasciata dagli utenti durante le loro attività online. Ciò garantisce un’esperienza di navigazione più personalizzata, mantenendo al contempo gli standard di privacy.

Cronologia e fasi di deprecazione

Microsoft ha delineato un approccio sistematico per il processo di deprecazione, che avverrà in tre fasi che culmineranno in una rimozione completa entro ottobre 2025. Questa sequenza temporale è strategicamente allineata con la fine del supporto per Windows 10. I passaggi includono:

Per ridurre i problemi di interoperabilità e raccogliere feedback, intendiamo eliminare il getHostEnvironmentValue()metodo non standard seguendo questi passaggi:

Versione Edge Data di rilascio Fase di deprecazione
Bordo 135 3 aprile 2025 La console DevTools avvisa gli sviluppatori quando il loro codice usa il metodo. Gli sviluppatori possono usare un flag di funzionalità per testare i siti con il metodo disabilitato.
Bordo 137 23 maggio 2025 Il metodo verrà disattivato, ma sarà comunque possibile utilizzarlo richiedendo un’estensione temporanea per domini specifici.
Edge 141 (soggetto al feedback dello sviluppatore) Ottobre 2025 Il metodo verrà completamente eliminato da Edge.

Il futuro della privacy degli utenti

Per gli sviluppatori i cui siti web hanno storicamente fatto affidamento sul getHostEnvironmentValue()metodo, Microsoft ha indicato che le richieste di estensione saranno soddisfatte. Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’annuncio dettagliato sul loro post ufficiale del blog.

Questo cambiamento significativo riflette una tendenza più ampia del settore verso una maggiore privacy degli utenti, posizionando Microsoft in prima linea in questa importante iniziativa.

Fonte e immagini

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