
L’impegno di Microsoft per il patrimonio culturale europeo nell’era dell’intelligenza artificiale
In un annuncio rivoluzionario fatto a Parigi, Microsoft ha introdotto due importanti iniziative volte a preservare il ricco patrimonio linguistico e culturale europeo, rafforzando al contempo la posizione del continente nel panorama dell’intelligenza artificiale in rapida evoluzione. Questi sforzi si basano sui precedenti impegni digitali europei dell’azienda, incentrati sull’espansione dell’intelligenza artificiale e dell’infrastruttura cloud, sul rafforzamento della privacy dei dati, sul miglioramento della resilienza informatica e sul rafforzamento della competitività digitale dell’Europa. Le nuove iniziative mirano a rendere le lingue e il patrimonio culturale europeo più accessibili online e a garantire che siano ben rappresentati nei grandi modelli linguistici (LLM).
L’importanza della diversità linguistica dell’Europa
L’Europa ospita oltre 200 lingue e vanta una storia culturale millenaria, che costituisce il fondamento dell’espressione creativa e delle attività economiche. Questa diversità linguistica non solo favorisce la comunicazione, ma stimola anche l’innovazione e il commercio. Tuttavia, con la crescente predominanza di contenuti in lingua inglese su Internet, che riflette in gran parte il punto di vista americano, cresce la preoccupazione che la ricchezza culturale e gli interessi commerciali dell’Europa vengano trascurati nei dataset utilizzati per la formazione dei moderni LLM. Il vicepresidente e presidente di Microsoft, Brad Smith, ha sottolineato questa preoccupazione affermando:
“Un’intelligenza artificiale che non comprende le lingue, la storia e i valori dell’Europa non può servire appieno i suoi cittadini, le sue imprese o il suo futuro.”
Evidenziare la disparità nei modelli linguistici dell’intelligenza artificiale
Un esempio lampante di questo squilibrio linguistico è rappresentato dalle prestazioni di Llama 3.1, un modello open source che mostra un divario di oltre 15 punti in greco e un deficit di oltre 25 punti in lettone rispetto all’inglese. Ciò indica una significativa disparità, in cui il modello eccelle in inglese ma risulta carente in molte lingue meno rappresentate, un problema che si riscontra in numerosi benchmark LLM di rilievo.
Strategia di Microsoft per lo sviluppo di set di dati multilingue
Per affrontare questa sfida, Microsoft prevede di potenziare i suoi centri di innovazione con sede a Strasburgo, in Francia. Questi centri si concentreranno sullo sviluppo e la cura di set di dati multilingue utilizzando Microsoft Azure. Le collaborazioni con istituzioni culturali, partner accademici e aziende tecnologiche in tutta Europa mireranno ad ampliare la disponibilità di dati di formazione per dieci lingue sottorappresentate, tra cui estone, alsaziano, slovacco, greco e maltese.
Microsoft ha inoltre avviato un bando per la raccolta di testi digitali, trascrizioni e altre risorse ideali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. A partire dal 1° settembre 2025, i candidati interessati potranno richiedere sovvenzioni che offrono crediti Azure, oltre a supporto ingegneristico e tecnico, tramite il sito web AI for Good Lab.
Rivitalizzare il patrimonio culturale con l’intelligenza artificiale culturale
Quest’autunno, Microsoft amplierà anche il suo programma Culture AI con un ambizioso progetto volto a creare una replica digitale precisa dell’iconica Cattedrale di Notre Dame a Parigi. In collaborazione con il Ministero della Cultura francese e l’esperto di digitalizzazione del patrimonio culturale Iconem, questa iniziativa mira a catturare meticolosamente i dettagli della storica struttura gotica, che si erge da 862 anni. Precedenti iniziative Culture AI hanno permesso di preservare digitalmente siti significativi come l’antica Olimpia in Grecia, Mont-Saint-Michel in Francia, la Basilica di San Pietro a Roma e le spiagge dello sbarco alleato in Normandia.
Empowerment attraverso la localizzazione
Queste iniziative si basano sulla vasta esperienza di Microsoft nella localizzazione, che dura da oltre quarant’anni. Attualmente, Windows supporta oltre 90 lingue, tra cui tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea e diversi dialetti regionali come basco, catalano, galiziano, lussemburghese e valenciano. Inoltre, Microsoft 365 offre interfacce di Office in oltre 30 lingue europee. Attraverso l’integrazione delle lingue e del patrimonio culturale europeo nei suoi servizi di intelligenza artificiale e cloud, Microsoft aspira a proteggere il patrimonio culturale del continente, supportando al contempo le sue aziende e i suoi cittadini nell’era digitale.
È importante sottolineare che l’azienda sostiene che queste iniziative sono di natura puramente di supporto e mirano a fornire dati, strumenti e competenze aperti, anziché risorse proprietarie.
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