
Microsoft integra il protocollo Model Context in Windows 11 per l’Agentic Computing
Con un’importante novità, Microsoft ha annunciato l’integrazione del Model Context Protocol (MCP) in Windows 11, sottolineando la sua visione di trasformare il sistema operativo in un ambiente di elaborazione “agentica”.Questa iniziativa mira a fornire un framework fondamentale per l’esecuzione di un’elaborazione agentica sicura e interoperabile.
Comprensione del protocollo di contesto del modello (MCP)
Per chi non lo sapesse, il Model Context Protocol (MCP) è uno standard universale introdotto da Anthropic, un’azienda di intelligenza artificiale. Il suo scopo principale è migliorare la connettività dei modelli di intelligenza artificiale con fonti di dati esterne, superando una limitazione critica dell’intelligenza artificiale: l’impossibilità di accedere a informazioni in tempo reale oltre ai dati di training.
L’MCP funge da ponte tra i modelli di intelligenza artificiale, in particolare i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), facilitando un accesso sicuro, efficiente e fluido a vari strumenti esterni e repository di dati. Questa capacità amplia significativamente l’utilità dei sistemi di intelligenza artificiale, consentendo loro di recuperare informazioni personalizzate e aggiornate, arricchendo l’esperienza utente.
Funzionalità e componenti MCP
Nell’ecosistema MCP, gli assistenti AI fungono da client, mentre diverse risorse dati fungono da server. Questi server possono comprendere una vasta gamma di tipi di dati, tra cui email, calendari, cloud storage, repository di codice e database. MCP standardizza i protocolli di comunicazione tra client e server, consentendo così ai modelli AI di ricevere dati in tempo reale in modo coerente.
Garantire la sicurezza con MCP
Sebbene MCP apra nuove strade per l’informatica potenziata dall’intelligenza artificiale, Microsoft ne riconosce i rischi per la sicurezza. Per affrontare queste problematiche, l’azienda ha sviluppato l’architettura di sicurezza MCP all’interno di Windows 11, che implementa diverse misure di protezione:
- Requisiti di sicurezza di base: Microsoft impone a tutti gli sviluppatori di server MCP di rispettare un set minimo di standard di sicurezza per salvaguardare le informazioni degli utenti.
- Controllo utente: gli utenti manterranno il pieno controllo su tutte le azioni sensibili alla sicurezza eseguite per loro conto, garantendo trasparenza e autonomia.
- Principio del privilegio minimo: Microsoft applicherà questo principio per ridurre al minimo il potenziale impatto delle violazioni della sicurezza che interessano i server MCP.
Accesso per sviluppatori e piani futuri
In seguito all’imminente evento Microsoft Build, l’azienda rilascerà un’anteprima delle funzionalità del server MCP, consentendo agli sviluppatori di fornire feedback preziosi.È importante notare che l’anteprima potrebbe includere funzionalità di sicurezza non ancora operative, ma che saranno attivate per l’uso generale una volta completato il lancio del sistema.
Gli sviluppatori interessati a testare questa funzionalità dovranno abilitare la modalità sviluppatore sui propri dispositivi, garantendo che solo gli sviluppatori autenticati possano accedervi. Una volta che la MCP sarà ampiamente disponibile, Microsoft prevede di implementare misure di sicurezza predefinite per proteggere ulteriormente gli utenti.
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