Microsoft, Google e Apple sotto inchiesta per le misure di protezione dalle truffe online

Microsoft, Google e Apple sotto inchiesta per le misure di protezione dalle truffe online
Immagine tramite DepositPhotos

La crescente minaccia delle truffe online

Negli ultimi anni, le truffe online sono aumentate drasticamente, colpendo milioni di utenti su diverse piattaforme. Uno sviluppo preoccupante è la rivelazione dell’FBI secondo cui i criminali hanno iniziato a utilizzare voci generate dall’intelligenza artificiale per impersonare funzionari governativi, aggiungendo un livello di sofisticatezza alle loro tattiche ingannevoli. Inoltre, è stato scoperto che il Google Play Store ospita numerose applicazioni di phishing crittografico, insieme a uno strumento di terze parti per la reinstallazione di Windows che tiene in ostaggio i sistemi operativi degli utenti per una “commissione di servizio” di 13 dollari. In risposta a queste tendenze allarmanti, le autorità dell’Unione Europea (UE) stanno indagando sull’efficacia con cui i giganti della tecnologia tutelano i propri clienti da tali frodi finanziarie.

Inchiesta dell’UE sulle aziende tecnologiche

Come riportato dal Financial Times (paywall), l’UE ha avviato indagini formali nei confronti di quattro importanti aziende: Microsoft, Google, Apple e Booking.com. L’obiettivo principale è valutare le misure adottate da queste aziende per proteggere gli utenti dalle truffe. Ciascuna azienda sarà sottoposta a verifica in ambiti diversi; ad esempio, Apple sarà valutata in base alle sue policy sull’App Store, mentre Microsoft e Google saranno indagate per i rispettivi ruoli con Bing e Play Store. Inoltre, Booking.com sarà esaminata per la sua gestione di annunci fraudolenti.

Il costo finanziario delle frodi online

Henna Virkkunen, responsabile della tecnologia dell’UE, ha evidenziato le gravi ripercussioni finanziarie delle truffe online, che costano alla regione oltre 4 miliardi di euro all’anno. La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente diffusione dell’intelligenza artificiale in questi schemi. Virkkunen ha osservato:

Stiamo assistendo a un aumento delle azioni criminali online. Dobbiamo assicurarci che le piattaforme online si impegnino al massimo per individuare e prevenire questo tipo di contenuti illegali.

Potenziali conseguenze per le aziende non conformi

Le aziende tecnologiche che si ritiene non dispongano di protezioni sufficienti contro le truffe finanziarie online potrebbero incorrere in sanzioni legali significative. Tali conseguenze potrebbero deteriorare i rapporti tra l’UE e gli Stati Uniti, soprattutto mentre queste aziende si trovano a dover fronteggiare controlli normativi.

Sforzi in corso da parte delle principali aziende tecnologiche

È interessante notare che alcune delle aziende sotto inchiesta stanno già adottando misure per potenziare i propri sforzi di protezione dalle truffe. Ad esempio, Apple afferma di aver sventato circa 9 miliardi di dollari di transazioni fraudolente per i propri utenti negli ultimi cinque anni. Anche Google è attiva in questo ambito, in particolare nella regione Asia-Pacifico, dove le sue iniziative benefiche hanno recentemente contribuito con altri 5 milioni di dollari alla lotta alle truffe online.

In sintesi, man mano che le truffe online diventano sempre più sofisticate, cresce di conseguenza la responsabilità delle aziende tecnologiche. L’impegno dell’UE nell’indagare su queste aziende sottolinea l’urgente necessità di una solida tutela dei consumatori nel panorama digitale.

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