Iron Man, un personaggio che ha navigato in circostanze complesse per tutta la sua esistenza, affronta sfide particolarmente intricate nella linea temporale alternativa presentata in Avengers: Twilight . La sua morte, così come le sue successive esperienze nell’aldilà, complicano ulteriormente la sua narrazione.
Nel momento critico, Tony Stark ha avuto l’opportunità di salvare il suo mondo per i suoi cari. Tuttavia, anziché essere ricompensato con la pace, si trova di fronte a un’eternità piena di tormento.
Ingresso al Valhalla di Iron Man: una ricompensa a doppio taglio
Tony Stark è stato a lungo definito dal suo intelletto eccezionale che ha alimentato il suo viaggio come inventore rivoluzionario. Tuttavia, le sue lotte, in particolare la sua battaglia ben documentata contro l’alcolismo, rivelano che i suoi momenti peggiori sono significativi tanto quanto i suoi più grandi trionfi. Questa lotta continua è raffigurata in modo toccante dopo il suo arrivo nel Valhalla, dove la sua richiesta di una bevanda analcolica viene accolta con scherno, sottolineando che questo presunto paradiso è, in sostanza, una trappola infernale di tentazione perpetua.
Tony spesso si comporta come il suo più grande avversario, destreggiandosi in una complessa rete di dipendenza, ego travolgente e impazienza che ostacola costantemente il suo successo. Nonostante queste battute d’arresto, la sua resilienza traspare e il suo viaggio verso la sobrietà rimane una delle narrazioni più avvincenti della Marvel. Pertanto, in una linea temporale in cui ha sopportato così tanta sofferenza, accogliere Iron Man nell’aldilà con una frecciatina alla sua sobrietà duramente combattuta sembra profondamente crudele.
L’eterna lotta di Iron Man nel Valhalla: un onore mal riposto
Nel contesto dell’universo Marvel, Valhalla funge da santuario per i valorosi guerrieri asgardiani. Sfortunatamente, ciò che costituisce gioia per loro contrasta nettamente con ciò che Iron Man percepisce come appagante. Come scienziato e innovatore rinomato, la ricerca di Stark per la scoperta è stata un aspetto fondamentale della sua identità. Tuttavia, in Valhalla, si ritrova privato della capacità di impegnarsi nelle attività che lo definiscono, privo sia di spazio per l’invenzione che di opportunità per la creatività.
Dopo il suo atto disinteressato per sconfiggere il Teschio Rosso, la vita terrena di Tony finisce, confinandolo di fatto in un regno privo di progresso e innovazione. Mentre l’atto di Thor di mandarlo nel Valhalla può derivare da un luogo di gentilezza, solleva questioni etiche riguardo all’idoneità di questa vita ultraterrena per qualcuno come Stark. Privo della libertà di esplorare nuove idee e innovazioni, affronta un’eternità priva di scopo.
Il paradosso dell’onore asgardiano di Iron Man
Non è la ricompensa che Tony merita
Nonostante le benedizioni che gli sono state concesse in Avengers: Twilight , tra cui una vita gioiosa con Wasp e la nascita di suo figlio, l’esistenza di Stark ha spesso rispecchiato quella di una pedina in un piano più grande. Non è così che dovrebbe vivere nessuno. Sebbene arrivare nel Valhalla, in particolare insieme a Bruce Banner, fornisca un minimo di sollievo, illustra un’ironia inquietante: Thor ha conferito a Iron Man il più alto riconoscimento che un Asgardiano possa ottenere, eppure questo onore non si adatta all’identità di Stark.
In definitiva, mentre Thor può aver onorato Iron Man invitandolo nel Valhalla, allo stesso tempo confina Tony all’interno degli stessi demoni contro cui ha combattuto per tutta la vita, senza alcuna via di fuga.
Considerando il tormento che Tony ha dovuto affrontare in questa linea temporale, l’atto più compassionevole sarebbe stato concedergli la pace che merita. Sfortunatamente, il Valhalla non offre tregua; al contrario, lo costringe ad affrontare le sue lotte più profonde all’interno di un dominio destinato alla celebrazione del guerriero. L’illusione dell’onore diventa una prigione, intrappolando Iron Man con le sue battaglie di una vita.
Avengers: Twilight #6 è ora disponibile presso la Marvel Comics.
Lascia un commento