
In una recente discussione, il Senior X-Men Editor della Marvel, Tom Brevoort, ha allertato i fan sulla necessità essenziale che il franchise rimanga incentrato sui mutanti. Ha sottolineato che, mentre alcuni personaggi iconici associati agli X-Men non sono mutanti, introdurre troppi non mutanti potrebbe mettere a repentaglio l’essenza che definisce la serie.
Sulla sua pagina Substack, Brevoort ha risposto alle richieste dei fan riguardo all’inclusione di personaggi non mutanti nei team degli X-Men. Nonostante riconosca che storicamente si sono verificate delle eccezioni, la sua preferenza propende a limitare i loro ruoli all’interno dei team.



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Brevoort e il fan curioso hanno riconosciuto la tradizione di lunga data di personaggi non mutanti nella narrazione degli X-Men, tra cui personaggi popolari come Deadpool e Juggernaut, che hanno avuto ruoli significativi in tutta la serie. Tuttavia, Brevoort ha sostenuto che il loro successo non dovrebbe servire come giustificazione per diluire l’attenzione incentrata sui mutanti che è al centro del franchise.
Il caporedattore ha affermato: “Non è propriamente un team di X-Men se i membri non sono principalmente, se non esclusivamente, mutanti”. Ciò indica una chiara direttiva del Marvel X-Office sulla preservazione dell’identità fondamentale del franchise.
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Brevoort ha chiarito che, sebbene non ci sia una politica formale contro l’inclusione di personaggi non mutanti nelle narrazioni degli X-Men, la loro partecipazione dovrebbe idealmente contribuire a una narrazione avvincente. Personaggi come Juggernaut, Deadpool e Longshot rappresentano eccezioni all’interno della serie, a significare l’impegno del franchise nei confronti della sua identità di base incentrata sui personaggi mutanti.
Questa distinzione serve a riaffermare la dedizione della Marvel nel coltivare la sua ricca tradizione mutante, che costituisce un elemento caratterizzante dell’Universo Marvel. Nonostante condividano somiglianze narrative con gli archi narrativi dei personaggi mutanti, i non mutanti rimangono anomalie nella saga degli X-Men, rafforzando l’attrattiva e il significato unici dell’identità mutante come articolato da Tom Brevoort.
Fonte: Tom Brevoort, Substack
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