Con la recente aggiunta di Sue Storm come personaggio giocabile nel videogioco Marvel Rivals, i fan hanno riacceso il loro interesse per il suo oscuro alter ego, Malice. In seguito a un traumatico confronto con uno dei suoi nemici, la psiche di Sue Storm si è frammentata, dando origine a una personalità minacciosa che ha infranto i suoi vincoli morali. Ciò ha scatenato Malice, che, libera dai vincoli dell’etica, ora poteva regnare libera nel potere e nel dominio.
Sebbene spesso messa in ombra dai membri maschili del suo team, la Donna Invisibile possiede abilità straordinarie che la rendono senza dubbio il membro più formidabile dei Fantastici Quattro. Reed Richards ipotizza che i suoi poteri derivino dall’energia vibrazionale che emana dalle dimensioni superiori abitate dai Celestiali.
Durante il suo viaggio, Sue ha sempre agito con cautela, temendo di esplorare appieno la vastità dei suoi poteri. Tuttavia, in Fantastic Four #280 , scritto da John Byrne e Jerry Ordway, le emozioni più dannose di Sue si sono fuse in Malice, liberando una versione di sé stessa che ha abbracciato le sue capacità oscure senza riserve.
Malice: la manifestazione della rabbia interiore di Sue Storm
Durante un periodo tumultuoso segnato da preoccupazioni dilaganti per le rivolte dei mutanti, le minacce militari e l’instabilità geopolitica, il sentimento pubblico divenne sempre più ostile. Dopo la distruzione del Baxter Building, la fiducia nei Fantastici Quattro crollò, anche se gli sforzi protettivi di Sue miravano a sedare il caos.
Mentre le tensioni si trasformavano in violenza, orchestrate dall’antagonista Psycho-Man e dal suo complice mutaforma Hate-Monger III, la città esplose in rivolte alimentate da una rabbia manipolata. Durante questo caos, She-Hulk affrontò la Malice appena potenziata, ignara che si trattasse di Sue travestita. Con una raffica inarrestabile di attacchi energetici, Malice mostrò la sua forza devastante, rimodellando il campo di battaglia.”}}
Il confronto: Malice contro Sue Storm
In un momento di ingannevole vittoria, Malice credeva di aver sconfitto She-Hulk prima di smascherarsi e di crogiolarsi nella sua vera identità di Sue Storm. Divenne evidente che il suo obiettivo ossessivo era quello di eliminare Reed Richards. Sfruttando le animosità e le insicurezze nascoste di Sue, Hate-Monger la trasformò in un’avversaria quasi imbattibile, liberando il suo pieno potenziale cosmico. Le restrizioni autoimposte che Sue aveva mantenuto furono cancellate, consentendo ai suoi poteri di crescere senza freni.
Nonostante avesse avuto la possibilità di sconfiggere Psycho-Man, Sue si identificava come la Donna Invisibile, lottando contro il terrore dell’influenza sempre presente di Malice dentro di lei.
New York City era in rovina mentre Malice si vendicava degli ex alleati, la sua ira letale stava quasi per reclamare la vita di Johnny. Tuttavia, Reed, attingendo alla repulsione repressa di Sue nei suoi confronti, destabilizzò momentaneamente il suo odio, portandola alla riscoperta di sé. Questo momento cruciale permise a Sue di reindirizzare la sua furia verso Psycho-Man e Hate-Monger, riaffermando la sua identità mentre temeva i resti di Malice che ancora risiedevano dentro di lei.
Il trionfo di Sue Storm sul suo lato oscuro
L’intuizione di Sue si rivelò corretta, poiché Malice persisteva nella sua psiche, costringendo lei e Reed a fare un passo indietro dai loro doveri di supereroi e a dare priorità al loro benessere. Questa pausa autoimposta fu interrotta quando incontrarono le Gemme dell’Infinito , portando a una rinascita dell’influenza di Malice durante la Guerra dell’Infinito. Quando Galactus avviò una scansione cerebrale, invadendo il subconscio di Sue, la Malice dormiente riemerse e si affrontarono. Alla fine Sue emerse vittoriosa, riprendendo il controllo sul suo sé più oscuro ancora una volta.
Sebbene Malice non rappresentasse più un pericolo immediato, la sua essenza continuava a scatenare conflitti in Sue. In un colpo di scena notevole, un Reed Richards alternativo tentò di distruggere la Terra-616, spingendo Sue a collaborare con una versione futura di Franklin Richards, evocando Malice con intenti eroici. Franklin alla fine assorbì Malice nella sua psiche, consentendo a Sue di staccarsi dal peso del suo riflesso più oscuro, liberandola dal peso di un odio ingestibile.
La malizia può essere sconfitta, ma il suo potere permane
La forza della donna invisibile oltre l’odio
Ciò che è iniziato come una narrazione in tre parti volta ad approfondire lo sviluppo del personaggio di Susan Storm si è trasformato in una saga a più livelli che esplora le lotte interiori del membro più forte dei Fantastici Quattro . Mentre Sue ha costantemente dimostrato equilibrio in mezzo al caos, a differenza di Reed, Johnny e Ben, Malice rappresentava la versione senza filtri di Sue, liberata da fardelli personali e restrizioni sociali. Questo equilibrio di autocontrollo è fondamentale per Sue, poiché non solo governa le sue risposte emotive, ma regola anche i suoi immensi poteri.
I personaggi che hanno familiarità con la dimensione iperspaziale da cui Sue trae le sue abilità ipotizzano che lei possa, nel profondo, possedere la capacità divinamente potente di creare o distruggere. Mentre Malice era una manifestazione del desiderio subconscio di Sue di incanalare queste abilità, quell’attitudine non svanisce con il suo alter ego. Oggi, Malice rimane un vivido promemoria dello straordinario potenziale cosmico che Susan Storm può raggiungere se abbraccia pienamente la sua forza intrinseca.
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